D'AMATO, Giovanni Antonio, detto il Giovane
Angela Catello
Documentato a Napoli come pittore tra il 1594 e il 1635 è detto "il Giovane" per distinguerlo da un omonimo pittore che era vissuto in epoca [...] su valori plastico-disegnativi si fa sentire: le parti disegnate sono le più deboli, le fisionomie dei santi improntate ad un pietismo generico.
Negli stessi anni il D. dette il suo contributo per la coloritura di figure da presepe. Nel presepe ...
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CRESPI, Andrea
Graziella Martinelli
Di origine modenese, secondo l'attendibile testimonianza di fonti storiografiche coeve, nacque presumibilmente agli inizi del secolo XVIII; l'attività pittorica è [...] contingente di un apparato celebrativo (Garuti, 1982).
Simile carenza qualitativa, che si appoggia ad un lezioso pietismo - deteriore interpretazione del suadente garbo rococò che informa gli esempi più cospicui del Consetti, suo maestro -, verrebbe ...
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GUGLIELMO I imperatore germanico e re di Prussia
Lello BONIN-LONGARE
Nato a Berlino il 22 marzo 1797, morto ivi il 9 marzo 1888. Figlio secondogenito del re Federico Guglielmo III di Prussia e della [...] . G. infatti fu sempre immune da quel misticismo che fuorviò talvolta il suo predecessore, rendendolo troppo ossequiente al pietismo luterano dei partiti di destra; e pur essendo religiosissimo, non fu mai bigotto. Nel campo della politica estera ...
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Con la creazione della Camera dei fasci e delle corporazioni (1938-39) ebbe compimento la "fascistizzazione" dello stato italiano: struttura e organi del partito coincisero con struttura e organi dello [...] fusione di spiriti. L'antigermanesimo rimase sempre vivo in Italia anche nel fascismo; ed è altresì noto come il "pietismo" filosemitico fosse anche nei ranghi del partito, e fin nelle sommità (Balbo, per esempio), largamente diffuso.
Al carattere ...
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LAVATER, Johann Kaspar
Carlo GRUNANGER
Arturo CASTIGLIONI
Scrittore religioso, nato a Zurigo il 15 novembre 1741, morto ivi il 2 gennaio 1801. Educato nella fede zwingliana ed avviato agli studî [...] germanica un momento importante, in quanto accoglie dal passato e trasmette alla generazione romantica i fecondi germi del pietismo e del neoplatonismo cristiano, ai quali infonde il palpito d'una esperienza etica e religiosa provata al contatto ...
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DALL'OCA BIANCA, Angelo Carlo
Marina Miraglia
Figlio di Giuseppe e di Beatrice Resi, nacque il 31 marzo 1858 a Verona ove fu battezzato nella parrocchia di S. Anastasia. Il padre, verniciatore, aveva [...] " e copie varie dall'antico, accanto ad esercitazioni dal vero. In essa è impossibile non notare un vibrante ed insistito pietismo che, come in molti dipinti di D. di impronta vernacolare, stempera il discorso sul versante dell'idillio e del bozzetto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dalla seconda metà del Settecento si avvia il processo di medicalizzazione dell’intera [...] simile a quello di Boerhaave, insegna e opera anche Georg Ernst Stahl, un medico e chimico che aveva aderito al pietismo, una nuova corrente mistica del protestantesimo tedesco. Questi, nella Theoria medica vera, oppone alla spiegazione meccanica e ...
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Sciuscià
Mino Argentieri
(Italia 1946, bianco e nero, 93m); regia: Vittorio De Sica; produzione: Paolo William Tamburella per Alfa Cinematografica; sceneggiatura: Sergio Amidei, Adolfo Franci, Cesare [...] dopo Luis Buñuel in Los olvidados. Un De Sica, quello di Sciuscià, immune da qualsiasi forma di 'buonismo' e di pietismo, quale si vedrà anche nei successivi Ladri di biciclette, Miracolo a Milano (1951), Umberto D.. Disadorna, la regia poggia sulla ...
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Isabella Menichini
Disabilità
"Il nostro errore più grave è quello
di cercare di destare in ognuno proprio quelle
qualità che non possiede, trascurando di
coltivare quelle che ha"
(Marguerite Yourcenar)
L'Italia [...] dei diritti fondamentali e il riconoscimento del rispetto dei doveri alla pari con tutti i cittadini. Non assistenzialismo o pietismo, quindi, ma uguaglianza di diritti e di doveri. Il raggiungimento di questi obiettivi presuppone l'elaborazione di ...
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Movimenti non-violenti
Anna Anfossi
La non-violenza: cenni storici
I movimenti non-violenti e lo stesso dibattito sul concetto di non-violenza sono fenomeni che hanno un rilievo sociopolitico nel mondo [...] riconoscimenti del diritto all'obiezione di coscienza in Gran Bretagna e negli Stati Uniti).
L'illuminismo e il pietismo misero l'accento non tanto sulla non-violenza quanto sulla tolleranza. La non-violenza torna esplicitamente alla ribalta verso ...
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pietismo
s. m. [der. di pietà]. – 1. Movimento di riforma religiosa formatosi in seno al protestantesimo nel sec. 17° (soprattutto per l’attività del teologo evangelico ted. Ph. J. Spener) e largamente diffusosi nel secolo successivo; riprendendo...
pietistico
pietìstico agg. (pl. m. -ci). – 1. Relativo al movimento del pietismo, ai pietisti: spiritualità p.; influssi pietistici. 2. Nel linguaggio com., improntato a pietismo, caratterizzato da pietismo: atteggiamenti pietistici. ◆ Avv....