Coppia di tavolette, unite da una cerniera, per lo più di legno o di avorio, che nell’antichità erano usate nella parte interna come superficie per scrivere. Dalla tarda età imperiale i d. furono usati [...] , per es., recanti doppi ritratti, come quelli di coppie di sposi (I duchi di Urbino Federico da Montefeltro e Battista Sforza, di PierodellaFrancesca, Firenze, Uffizi; Ritratti del re Renato e di Jeanne di Laval, di N. Froment, Parigi, Louvre). ...
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Comune della prov. di Arezzo (91,5 km2 con 16.161 ab. nel 2008, detti Borghesi o Biturgensi). Industrie alimentari (pastificio), dei manufatti per l’edilizia, delle confezioni e del mobilio.
Sorse nell’alta [...] opere notevolissime, tra cui la Resurrezione, il polittico della Madonna della Misericordia e un S. Ludovico di PierodellaFrancesca, nativo di S.; terrecotte smaltate dei Della Robbia, dipinti toscani e veneti del Quattrocento, del Cinquecento ...
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Pittore fiammingo (n. tra 1435 e 1440 - m. dopo il 1475), riconosciuto maestro ad Anversa nel 1460, entrò nella gilda di S. Luca di Gand nel 1464 e per la cattedrale dipinse una Crocefissione (1465) che, [...] ) dove, se è difficile misurare il grado di collaborazione di Pedro Berruguete e di Melozzo, rimane evidente l'influsso di PierodellaFrancesca. L'opera di G. costituisce il più notevole punto d'incontro, nel sec. 15º, tra la pittura fiamminga e ...
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Pittore (attivo a Napoli tra il 1440 e il 1470). Il suo nome, che compare nella lettera sulla storia dell'arte napoletana di P. Summonte (1524), è legato al polittico per la chiesa di S. Lorenzo Maggiore, [...] Messina (poco dopo il 1450) a Napoli e forse proprio nella bottega di Colantonio. Nel polittico di S. Vincenzo Ferreri (eseguito fra il 1456 e il 1465) C. sembra sensibile alle novità rinascimentali italiane e in particolare a PierodellaFrancesca. ...
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Nome con cui è noto il pittore romano Antonio Aquili (m. dopo il 1508). Nella Madonna col Bambino del Museo civico di Rieti (firmata e datata 1464), che - insieme agli affreschi coevi nella chiesa dei [...] de' Specchi a Roma (1468). Più tardi, mostra di aver risentito di PierodellaFrancesca, del Ghirlandaio (con il quale collaborava nel 1475 nella perduta decorazione della Biblioteca Vaticana), di Melozzo da Forlì, fondendo questi influssi in un suo ...
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Tra le più importanti gallerie italiane, documenta con grande ricchezza la pittura lombarda e veneta tra il 15° e il 18° secolo. Il nucleo portante della raccolta si costituì a Milano durante il regno [...] grazie a scambi e donazioni di capolavori quali il Cristo morto di A. Mantegna, la Sacra conversazione di PierodellaFrancesca e la Cena in Emmaus di Caravaggio, e nel secondo dopoguerra ricevette notevoli lasciti di opere di maestri contemporanei ...
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Pittore (n. Paredes de Nava, Palencia, verso la metà del sec. 15º - m. prima del 1504). Studiò in una bottega di tradizione fiamminga, e passò poi in Italia ove su lui influirono, a Urbino (1477), Piero [...] dellaFrancesca e Melozzo da Forlì. Con Giusto di Gand collaborò alla decorazione dello Studiolo e della Biblioteca di Federico di Montefeltro (Uomini Illustri e Arti liberali, ora nella Gall. Naz. di Urbino, nella Nat. Gall. di Londra e al Louvre). ...
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Pittore (sec. 15º), forse nativo di Lecce ne' Marsi (L'Aquila), attivo a partire dalla seconda metà del secolo. Sulla base della sua unica opera firmata e datata (S. Cristoforo, 1473, duomo di Guardiagrele) [...] e naturalistico di eco ancor gotica, si nota una formazione avvenuta sui pittori fiorentini attorno al 1440. In un gruppo di opere, conservate nel Museo naz. dell'Abruzzo a L'Aquila, si nota anche la conoscenza dell'arte di PierodellaFrancesca. ...
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Storico dell'arte (Londra 1903 - Hythe, Kent, 1983). Formatosi soprattutto sulle opere del Berenson, ha pubblicato brillanti saggi sul Rinascimento gotico (The Gothic Revival, 1929), sulla pittura di paesaggio [...] (Landscape into art, 1949), su Leonardo da Vinci (1939, 2a ed. 1952), su PierodellaFrancesca (1951), ecc. È stato direttore della Galleria Nazionale di Londra (1934-45), ispettore dei King's Pictures (1934-44), la più grande collezione privata del ...
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Pittore (n. 1450 circa - m. forse Chivasso tra il 1525 e il 1528), attivo in Piemonte. La sua opera, non ancora sufficientemente studiata, inizialmente risentì di F. del Cossa e PierodellaFrancesca, [...] partic. a V. Foppa; nel 1502 si trasferì a Chivasso, dove ebbe come allievi il Sodoma e D. Ferrari, suo stretto collaboratore (Battesimo di Cristo, 1508-10, Torino, duomo). Tra le opere, Sposalizio della Vergine, prima del 1513, Torino, Museo civico. ...
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biodigestore s. m. Dispositivo o impianto di riciclaggio che decompone i rifiuti organici tramite batteri anaerobi, generando biogas. ◆ È possibile infatti utilizzare le deiezioni animali per la produzione di biogas e riciclare i residui come...
luminismo
s. m. [der. del lat. lumen -mĭnis «lume»]. – Termine della critica d’arte per designare un indirizzo pittorico che ricerca effetti di illuminazione particolare, basata sul forte contrasto tra luce e ombra; è riferito soprattutto...