TOMMASO DA CAPUA
BBenoît Grévin
Se si è potuto parlare, con qualche esagerazione, di una "scuola di Capua" per qualificare la retorica fiorita alla corte imperiale e nella Curia nella prima metà del [...] del nome sotto il quale è stata raccolta, questa collezione di lettere presenta quindi strette analogie con quella di PierdellaVigna. Il parallelo è ribadito nei manoscritti, dove talvolta le due collezioni sono state ricopiate una di seguito all ...
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Retorica
Benoît Grévin
L'elaborazione e l'uso di una retorica latina raffinata è una componente fondamentale della cultura della corte di Federico II almeno per tre motivi. La pratica della retorica [...] ascoltatori coevi che i lettori successivi per la sua perfezione formale e la sua complessità.
fonti e bibliografia
PierdellaVigna, Friderici II imperatoris epistolarum libri VI, I, a cura di J.R. Iselins, Basileae 1740 (riprod. anast. Hildesheim ...
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ACAMPORA, Giovanni Lorenzo
Fausto Nicolini
Nacque nella seconda metà del sec. XVII. Oltre poche poesie, sparse in miscellanee del tempo, pubblicò nel 1701, a Napoli, un'antologia dal titolo Raccolta [...] straordinario del Santo Officio,già pubblicate nel 1692 da Niccolò Caravita. Una sua iniziata riedizione delle epistole di PierdellaVigna non fu portata a compimento. Anticurialista (quantunque abate) e grande amico di Pietro Giannone con ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] grammaticali o retorici (Boncompagno da Signa, G. Fava, Pietro dellaVigna ecc.) e si tenta la poesia d’arte nei metri classici . del Castagno, P. Uccello, Pierodella Francesca: rappresentante massimo delle istanze umanistiche fu A. Mantegna, ...
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Lodovico Antonio Muratori: Opere - Introduzione
Giorgio Falco
Raccogliere in un paio di migliaia di pagine e in maniera per quanto è possibile organica quanto di più significativo offre al lettore moderno [...] Iddio mi ha voluto un poco a lavorare nella sua vigna. Se ho vanamente spesi finora tanti anni, almeno mi consolerò Pier Daniello Huet, vescovo d'Avranches; l'altro traeva occasione dallo studio della Fantasia umana per riprendere i motivi della ...
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DAZZI, Andrea
Carlo Vivoli
Nacque a Firenze l'8 nov. 1473 da Giovanni di Dino e da Taddea di Giuliano Zati.
Famiglia di cittadini fiorentini, i Dazzi, in origine lanaiuoli forse di provenienza germanica, [...] Piero di Dainello, di un ramo della famiglia diverso da quello del D., priore nel 1528, fu confinato dai Medici dopo la capitolazione della prese in moglie Lucrezia di Alessandro di Giuliano del Vigna, dalla quale ebbe il figlio Giovanni, che doveva, ...
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ufficio
uffìcio (meno com. uffìzio; raro offìcio, offìzio; ant. ufìzio, ufìcio, ofìcio, ofìzio) s. m. [dal lat. officium «dovere, cortesia, servigio; carica, funzione» (comp. di opus -ĕris «lavoro, opera» e -ficium «-ficio», con la stessa...
spera3
spèra3 s. f. [der. di speranza, esemplato sul provenz. ant. espera], letter. ant. – Speranza: Guardate ch’io non mora in vostra s. (Pier delle Vigne).