Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] di avvicinarsi alla normalizzazione fonetica modellata sul fiorentino dal Cinquecento in poi.
Per chiarire questi del 1524) e portata avanti da Claudio Tolomei, da PierFrancesco Giambullari e da Daniello Bartoli. Ecco qualche accenno alle originali ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] XV secolo in seguito alle riforme grafiche dell’umanista fiorentino Niccolò Niccoli.
Nella seconda metà del secolo inizia a se non mancano tentativi di riforma come quello di PierFrancesco Giambullari, del 1544, che proponeva il circonflesso come ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] qualche dubbio. Nel 1321 D. morì. Fu sepolto in un'arca presso il tempio di San Pier Maggiore, che poi si disse di San Francesco: i Fiorentini richiesero più volte invano le ceneri del loro poeta, e dovettero contentarsi d'un cenotafio. Il sepolcro ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] Francesco Sforza da Cristoforo Landino, che scrive: «fu prudentissimo [...] consiglio [...] che le medesime cose fussino celebrate nella fiorentina rafforzate della negazione («non c’è mica Piero?») e verbi polirematici come i sintagmatici (metter ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] ambiente.
La vicenda attraverso cui il fiorentino è assurto a varietà di riferimento s. 4a, 4, pp. 305-322.
Bertinetto, Pier Marco & Loporcaro, Michele (2005), The sound » 35, 2, pp. 131-151.
Bruni, Francesco (a cura di) (1992), L’italiano nelle ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] ebbe a scrivere nel 1516 il mercante fiorentino Andrea Corsali (Ramusio 1979: 29). dominava il persiano e il turco) e Francesco Carletti (che si interessa della grafia cinese (di autori come Guido Gozzano, ➔ Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, e, ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] sempre conforme al modello fiorentino, ma non lascia neppure 3-7 luglio 2002), Padova, Unipress.
Mengaldo, Pier Vincenzo (1994), Il Novecento, in Storia della , 3 voll. (2a ed. 2001).
Sabatini, Francesco (1985), ‘L’italiano dell’uso medio’: una realtà ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] esempio univoco e preciso – il fiorentino dei parlanti colti (Dardi 2008; poscia la gola», «sabato sera la meretrice Francesca Guadagnini riceveva una coltellata»: Masini 1977: e articolato il programma di Pier Gabriele Goidànich, fondatore nel 1910 ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] appello nel De vulgari eloquentia, quale il fiorentinismo popolare introcque per «intanto», sia poi spazio alla poesia volgare di ➔ san Francesco d’Assisi, nel quadro della caccia agli lavori di Terracini, Devoto, Pier Vincenzo Mengaldo, Gian Luigi ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] Castellani, Piero Fiorelli, Giuseppe Malagoli, Ornella Castellani Pollidori, Carlo Tagliavini, Francesco Alfonso di Toscana» (p. VII): esse sono desunte «dall’uso vivo fiorentino», che si riferisce «non alla pronunzia dell’infimo popolo di Firenze ...
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