La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] : quello di Davide Lazzeretti, il Messia di Arcidosso. L’umile figlio di un barrocciaio, arruolatosi volontario nella cavalleria piemontese nella campagna del 1860, cercò poi e ottenne nel 1868 un incontro con Pio IX sulla cui benedizione fondò le ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] -Wien et al. 1990, pp. 163-176.
4 Più in generale afferma G.G. Merlo, Eretici e inquisitori nella società piemontese del Trecento, Torino 1977, p. 41: «Gli eretici subalpini non sono né filosofi né teologi di professione: sono semplicemente degli ...
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Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta [...] chiesa è sepolto s. Giovanni Gualberto. Nello stesso anno i monaci cistercensi di Lérins (Francia) accolsero l’invito della Chiesa piemontese ad aprire un nuovo monastero. La scelta cadde su Pra ΄d Mill (Bagnolo Piemonte, CN) e nel 1995 due fratelli ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] ingente intorno al 1890, quando fra gli altri si distinsero due avvocati entrambi massoni, il bolognese Giuseppe Ceneri e il piemontese Tommaso Villa, quest’ultimo già ministro dell’Interno e poi della Giustizia con Cairoli dal 1879 al 1881 e più ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] pontificio. Riparato a Ginevra, fu rapito da agenti di Carlo Emanuele III il 24 marzo 1736 e consegnato all’inquisizione piemontese che lo condannò ad abiura e carcere. E come era accaduto già a Tommaso Campanella, l’esperienza del carcere segnò ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] di don Bosco. Durante il Ventennio, molti e molti giovani sembravano ancora quelli folgorati dal sacerdote piemontese, quando gareggiavano nell’onorarlo con canti popolari; questi stessi avrebbero prefigurato la volgarizzazione del repertorio, il ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] esso uniti, Torino 1862; cfr. anche F. Traniello, Cattolicesimo conciliatorista. Religione e cultura nella tradizione rosminiana lombardo-piemontese (1825-1870), Milano 1970.
5 A. Giovagnoli, Dalla teologia alla politica, cit., p. 209, pp. 165-209 ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] 2008, pp. 165-166.
47 M. Forno, La stampa cattolica, cit., pp. 626-628; ma anche F. Traniello, L’episcopato piemontese in epoca fascista, in Chiesa, Azione cattolica e fascismo nell’Italia settentrionale durante il pontificato di Pio XI (1922/39), a ...
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Le eredita/1: i rosminiani
Paolo Marangon
Antonio Rosmini (Rovereto 1797-Stresa 1855) si presenta come una personalità geniale e poliedrica, il cui influsso nell’Ottocento e nel Novecento si estende [...] rosminiana», 56, 1962, pp. 97-109; F. Traniello, Cattolicesimo conciliatorista. Religione e cultura nella tradizione rosminiana lombardo-piemontese (1825-1870), Milano 1970.
5 L. Pazzaglia, Le «Cinque piaghe» e la cultura milanese: la lettura di ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] 39, 1943-1951, pp. 99-101, tavv. XXXI, XXXVIII-XXXIX; V. Viale, Catini figurati del duomo di Vercelli, Bollettino della Società Piemontese di archeologia e di belle arti, n.s., 2, 1948, pp. 10-19; P. de Palol Salellas, Museo Arquelógico de Gerona ...
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piemontese
piemontése agg. e s. m. e f. – Del Piemonte, regione storica e geografica dell’Italia settentr.; appartenente o relativo al Piemonte: la popolazione p.; le colline p.; i vini p.; dialetto p. (o, come s. m., il p.), quello parlato...
piemontesismo
s. m. [der. di piemontese]. – 1. Parola, locuzione, modo di dire tipico del dialetto piemontese. 2. Insieme di usanze e consuetudini tipiche dei piemontesi, o anche di caratteri e modi che vengono loro tradizionalmente attribuiti....