EREDE, Michele
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 21 ag. 1806, primogenito di Pietro e di Maria Vassallo, fu avviato agli studi classici, ma la morte del padre, negoziante di modeste fortune, lo costrinse [...] Città (21luglio e 16 ag. 1848). Il 24 agosto, sul Corriere mercantile, prese le difese di L. Pareto attaccato dai conservatori piemontesi, tra i quali lo stesso Petitti, ed usò contro di loro toni durissimi; anche se poi ricorse all'espediente di non ...
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BASTOGI, Pietro
Luciano Coppini
Gian Paolo Nitti
Nacque a Livorno il 15 marzo 1808 da Michelangelo, appartenente a una famiglia di commercianti originaria di Civitavecchia; fece i suoi primi studi [...] va venti milioni trattando direttamente con i Rothschild. L'operazione veniva quindi effettuata con la garanzia del governo piemontese, il quale, mediante l'alienazione di due milioni di titoli della rendita pubblica, si faceva garante del pagamento ...
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FLORIO, Ignazio, senior
Simone Candela
Figlio di Vincenzo - l'artefice dello sviluppo della Casa di commercio - e di Giulia Portalupi, nacque a Palermo il 17 dic. 1838. Alla morte del padre, nel 1868, [...] in misura ridotta. Per ottenere il beneficio la gradazione media del marsala doveva essere di 15 gradi, mentre per il vermut piemontese ne era richiesta una più bassa. Se ne lagnò con F. Crispi, allora presidente del Consiglio e suo amico personale ...
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JANNACCONE, Pasquale
Simone Misiani
Nacque a Napoli, il 18 maggio 1872, da Nicola e da Elisa Winspeare.
Il padre, direttore del Banco di Napoli, fu inviato in Italia settentrionale per aprire le filiali [...] intervento in suo sostegno di Einaudi presso gli organi responsabili del Comitato di liberazione nazionale (CNL) piemontese.
Nel secondo dopoguerra partecipò alla discussione sui criteri di applicazione degli aiuti internazionali e del piano Marshall ...
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FERRERO, Giovanni
Giancarlo Subbrero
Nacque il 17 maggio 1905 a Farigliano, in provincia di Cuneo, da Michele e da Clara Devalle, in una famiglia di contadini. Si trasferì in giovane età ad Alba, dove [...] (nel 1961 la metà degli addetti all'industria lavorava nell'azienda dolciaria), favorendone la crescita demografica (gli abitanti della cittadina piemontese salirono da poco più di 16.200 nel 1951 a 28.800 nel 1971), ma contribuì a rallentare l'esodo ...
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BERTOLONE, Pietro
Adolfo Pepe
Nacque a Torino il 6 sett. 1899 da Giovanni e Marietta Uberti, da famiglia operaia. Portati a termine gli studi preparatori, si iscrisse al politecnico di Torino dove conseguì [...] il B., nominato cavaliere del lavoro, divenne uno dei personaggi più influenti del mondo industriale e finanziario piemontese e nazionale. Oltre ad occuparsi delle numerose aziende collaterali del gruppo Riv - dalla CIMAT alla Fratelli Morando ...
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DUCROT, Vittorio
Ettore Sessa
Figlio dell'ingegnere ferroviario Victor e di Marie Roche, nacque a Palermo il 3 genn. 1867. 1 genitori, francesi, si erano stabiliti in Sicilia dopo un temporaneo soggiorno [...] italiana decorativa e industriale, XII (1903), 2, pp. 13 ss.; A. Melani, L'arte decorativa all'Esposizionedi Venezia: la sala piemontese, la sala meridionale, ibid., 7, pp. 53-56; R. Savarese, L'arte decorativamoderna in Sicilia, in L'Arte decorativa ...
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I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono [...] pubblico, attraverso lo studio endogeno delle variabili istituzionali. La teoria della tassazione ottimale ha il suo iniziatore nel piemontese J. Dupuit, che nel 1844 pose i fondamenti della teoria dell’utilità marginale e introdusse il concetto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] del San Giorgio nel 1531, diffondendosi nelle capitali e nelle piazze più importanti, con la sola eccezione dello Stato piemontese. I banchi potevano sorgere dall’evoluzione di un Monte di Pietà già esistente, oppure venivano istituiti per affiancare ...
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GUALINO, Riccardo
Francesco Chiapparino
Nacque a Biella, il 25 marzo 1879, da Giuseppe, titolare di una piccola azienda di oreficeria destinata ad avere un certo sviluppo nei primi decenni del nuovo [...] del G., con l'irrisorio capitale di 7,5 milioni di lire nel 1910, e la pesante esposizione delle piccole banche piemontesi, dalla Sella all'Agricola, che infatti dovettero far fronte al panico della clientela e a un corsa agli sportelli quando nel ...
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piemontese
piemontése agg. e s. m. e f. – Del Piemonte, regione storica e geografica dell’Italia settentr.; appartenente o relativo al Piemonte: la popolazione p.; le colline p.; i vini p.; dialetto p. (o, come s. m., il p.), quello parlato...
piemontesismo
s. m. [der. di piemontese]. – 1. Parola, locuzione, modo di dire tipico del dialetto piemontese. 2. Insieme di usanze e consuetudini tipiche dei piemontesi, o anche di caratteri e modi che vengono loro tradizionalmente attribuiti....