CERRI, Facino
Gaspare De Caro
Nacque a Torino intorno al 1500, in una famiglia che godeva della cittadinanza torinese. Nel 1534 il C. si trovava a Roma, come risulta da documenti della Camera apostolica [...] , "il Magnifico signor Carlo Grosso di Riva apresso Cuneo". Le modalità dell'imbarco dei pellegrini, illustrate dal viaggiatore piemontese, sono quelle tipiche di simili viaggi: attesa di un congruo numero di pellegrini che permettesse il noleggio di ...
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ANSALDI, Guglielmo
Livia Bargilli Moscone
Nacque a Cervere (Cuneo) il 4 sett. 1776 da Andrea e Clara Marino. Nel 1793 entrò nell'esercito sardo partecipando alle sue campagne sino a che, annesso il [...] dei moti del '21 e sull'occupazione austriaca in Piemonte, Roma-Milano 1907, pp. 53 s., 59 s., 99; C. Torta, La rivoluzione piemontese del 1821, Roma 1908, pp. 88, 95-97, 99, 189; A. Segre, I profughi sardi del '21 in Ispagna. Appunti e documenti ...
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ABBENE, Angelo
Elsa Fubini
Figlio di Giovanni notaio e di Teresa De Bernardi, nacque il 5nov. 1799 a Lesegno (Mondovì). Rimasto orfano e privo di mezzi, dopo esser stato "decottista e tisaniere" presso [...] dopo cambiò nome in R. Accademia d'agricoltura), e fu tra i firmatari dell'atto di costituzione dell'Associazione agraria piemontese, sorta nell'agosto 1842, che ebbe carattere più popolare e più deciso orientamento politico e al cui organo, Gazzetta ...
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CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] dal quasi unanime Parlamento sardo.
Garibaldi e il C., di fronte ai pericoli d'interventi stranieri ed all'avanzata delle truppe piemontesi attraverso le Marche, finiscono con l'approvare l'8 ottobre la fissazione del plebiscito per il 21, ma con la ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] a consuetudini austere, che concedevano al costume di vita l’essenziale, ma non il superfluo, proprie di una borghesia piemontese divenuta classe dirigente nazionale.
Fece gli studi al Collegio S. Giuseppe de Merode di Roma, dove la famiglia lo ...
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CARANTI, Biagio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sezzè Monferrato, oggi Sezzadio (prov. di Alessandria), nel 1839 da Giuseppe, magistrato, e da Emilia Groppello. Dopo aver compiuto i primi studi a Castelnuovo [...] p. 176; L. Galliano, Un deputato e amministratore cuneese: Carlo Brunet(1809-1893), in Figure e gruppi della classe dirigente piemontese nel Risorgimento, Torino 1968, pp. 258 s.; A. Confalonieri, Banca e industria in Italia 1894-1906, I, Milano 1974 ...
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LEINÌ (Leynì), Andrea Provana signore di
Andrea Merlotti
Figlio di Giacomo di Leinì, importante figura della corte del duca Carlo II di Savoia, e di Filiberta de la Ravoire, nacque intorno al 1520, [...] , Torino 1890; F. Gabotto, A. P. di Leynì secondo gli studi di Gaudenzio Claretta, Torino 1890; A. Segre, Un gentiluomo piemontese della prima metà del secolo XVI Giacomo Provana di Leynì, in Giornale ligustico, XXII (1897), pp. 56-67, 81-115; Id ...
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CARA (di Cara, Kara), Pietro
Angela Dillon Bussi
Nacque a San Germano Vercellese, figlio di Giovanni, intorno al 1440, da una famiglia che prima di lui non aveva mai avuto componenti illustri e che [...] gli valse l'anno successivo una serie di incarichi e trattative con la corte di Milano. Nella confusa situazione politica piemontese seguita alla prigionia della duchessa ad opera del duca di Borgogna Carlo il Temerario (28 giugno 1476) fu infatti il ...
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BIXIO, Giacomo Alessandro
Bertrand Gille
Nacque da Tommaso e da Colomba Caffarelli il 20 nov. 1808 a Chiavari, allora parte del dipartimento francese degli Appennini; il padre, battiloro, successivamente [...] , il trattato d'alleanza e la guerra".
Scoppiato il conflitto in Italia, due figli del B. si arruolarono nell'esercito piemontese; e quando, concluso l'armistizio di Villafranca, Cavour da Torino sì recò al campo del re, lo accompagnarono Nigra e ...
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DONI, Agostino
Antonio Rotondò
Nacque a Cosenza intorno alla metà del sec. XVI: "Consentimis, medicus et philosophus" si dice egli stesso nel frontespizio dell'unica sua opera nota.
Le informazioni [...] delle più intense persecuzioni in Calabria, culminate nel 1561 con la nota strage dei valdesi di San Sisto e di Guardia Piemontese. Compì gli studi di filosofia e medicina probabilmente a Padova o a Ferrara. Fu, comunque, a Ferrara che il D. incontrò ...
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piemontese
piemontése agg. e s. m. e f. – Del Piemonte, regione storica e geografica dell’Italia settentr.; appartenente o relativo al Piemonte: la popolazione p.; le colline p.; i vini p.; dialetto p. (o, come s. m., il p.), quello parlato...
piemontesismo
s. m. [der. di piemontese]. – 1. Parola, locuzione, modo di dire tipico del dialetto piemontese. 2. Insieme di usanze e consuetudini tipiche dei piemontesi, o anche di caratteri e modi che vengono loro tradizionalmente attribuiti....