GIACCHI, Nicolò
Nicola Labanca
Nacque a Novara il 6 febbr. 1877 da Alfonso, di famiglia di proprietari e professionisti originaria di Sepino (Campobasso), e da Pierina Torelli.
Il padre (Napoli 1845 [...] , ottenne il titolo comitale nel 1890. La madre Piera (o Pierina) era figlia di Giuseppe Torelli, patriota e parlamentare piemontese.
Non imprevedibilmente, il G. scelse la carriera militare. Dopo aver frequentato la scuola militare di Modena, il 6 ...
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MURATTI, Giusto
Luca Giuseppe Manenti
– Nacque a Trieste il 3 febbraio 1846 da Giuseppe, avvocato di origini lombarde, e da Giuseppina Peroch, friulana di Romans.
Ultimo di quattro figli, frequentò [...] di Trieste. Venne poi iscritto in un collegio viennese, da dove tentò la fuga per partecipare alla campagna franco-piemontese del 1859 contro l’Austria. Ritornato a Trieste, condivise il senso di appartenenza culturale e spirituale all’Italia dei ...
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SACCO, Federico
Pietro Corsi
– Nacque a Fossano (Cuneo) il 5 febbraio 1864 da Giuseppe, medico condotto, e da Faustina Quaglia, di nobile famiglia torinese.
Dopo gli studi secondari a Fossano, Federico [...] di Torino; fu discepolo di Martino Baretti, collaboratore e amico di Quintino Sella e di Luigi Bellardi, illustre paleontologo piemontese. Già dal 1883, e sino al 1886, fu assistente al Museo di zoologia e anatomia comparata; libero docente in ...
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BIANDRATE, Guido di
Sofia Boesch Gajano
Figlio di Guido, compare sulla scena politica al momento in cui Federico Barbarossa decide di eleggerlo arcivescovo di Ravenna, quale successore di Anselmo di [...] riponeva nei conti di Biandrate, ma anche abile atto politico per legare sempre, più a sé il potente feudatario piemontese. L'elezione, tuttavia, avvenuta probabilmente poco dopo la dieta di Roncaglia del novembre 1158, in un momento di crescente ...
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Geologo e paleontologo (Torino 1853 - ivi 1931); prof. di geologia e mineralogia alla Scuola degli ingegneri di Roma (dal 1886), successe poi (1888) a G. Ponzi nella cattedra di geologia e paleontologia [...] paleontologiche in varie località fossilifere italiane, con particolare riguardo ai Cetacei e altri grossi Vertebrati del Terziario ligure-piemontese, in studî geologici sul suolo di Roma, sui terreni dell'Argentera e sulle colline di Torino. ...
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Pittore, nativo di Pinerolo, operava nell'ultimo quarto del sec. XV. Se a lui si riferisce una carta del 1450 nell'archivio di Pinerolo, bisogna crederlo nato nel 1420-25. È incerta la data della morte: [...] (1491) e di Verderio Superiore in Brianza (1498).
Ingenuo seguace di quel goticismo nordico del quale s'improntava tutta l'arte piemontese sulla metà del sec. XV, il C. ebbe contatti, visibili specialmente nelle tavole, con l'arte ligure e nizzarda e ...
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VERRUA, Giovanna-Battista d'Albert di Luynes, contessa di
Rosario Russo
Figlia di Luigi Carlo d'Albert, duca di Luynes, pari di Francia, e di Anna di Rohan Montbazon, nacque il 18 gennaio 1670 a Parigi, [...] più belle e intelligenti donne del suo tempo: a tredici anni sposò il conte di Verrua, appartenente all'antica nobiltà piemontese. Nella corte sabauda la giovanissima contessa ebbe presto un posto invidiato. Nel 1686 Vittorio Amedeo II s'invaghì di ...
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Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] (1918-1925), Milano 1986, p. 148.
30 Cit. in P. Cafaro, L’area lombarda, cit., p. 104.
31 C. Bermond, L’area piemontese e valdostana: un progetto di modernizzazione, in Mezzo secolo di ricerca, I, 1, a cura di S. Zaninelli, cit., pp. 32-33.
32 S ...
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Il Sud e i conflitti sociali
Lucy Riall
Nella straordinaria successione di eventi che portò all’unificazione della penisola italiana fra il 1859 e il 1861, nessuna vicenda fu più spettacolare di quella [...] dal nuovo regime che si instaurò dopo l’incontro di Teano fra il re e Garibaldi.
Allo stesso tempo, i moderati piemontesi che presero il posto di Garibaldi nell’Italia meridionale mostravano in gran parte uno scarso interesse per l’ex Regno che ora ...
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CAVALLINI, Ernesto
Sergio Martinotti
Nato a Milano il 30 ag. 1807 da Gerolamo e Felicita Bonetti, studiò clarinetto al conservatorio milanese con Benedetto Carulli, professore d'orchestra al teatro [...] fonti), fu chiamato a Venezia in qualità di clarinettista al teatro La Fenice; quindi fu strumentista in un reggimento piemontese. Cominciòa pubblicare le prime composizioni e a presentarsi in tournées in varie città italiane: risulta dall'Allgemeine ...
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piemontese
piemontése agg. e s. m. e f. – Del Piemonte, regione storica e geografica dell’Italia settentr.; appartenente o relativo al Piemonte: la popolazione p.; le colline p.; i vini p.; dialetto p. (o, come s. m., il p.), quello parlato...
piemontesismo
s. m. [der. di piemontese]. – 1. Parola, locuzione, modo di dire tipico del dialetto piemontese. 2. Insieme di usanze e consuetudini tipiche dei piemontesi, o anche di caratteri e modi che vengono loro tradizionalmente attribuiti....