PANSIOTTI, Ermenegilda
Francesco Santaniello
PANSIOTTI (Pansiotti Cambon, Pansiotti D’Amico), Ermenegilda (Gilda). – Nacque a Milano il 16 febbraio 1891 da Giuseppe e da Matilde Suzzara Verdi.
Il padre [...] era un possidente di origine piemontese, e la madre, esponente dell’aristocrazia milanese, apparteneva a un casato di antico lignaggio che poteva vantare una discendenza dai Gonzaga di Mantova.
Dalla madre fu indirizzata verso l’arte e, appena ...
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VIASSOLO, Giovanni Battista
Giovanni D'Agostino
VIASSOLO, Giovanni Battista (Camillo Federici). – Nacque il 9 aprile 1749 nel quartiere Borgo Poggiolo di Garessio (Cuneo), che al tempo apparteneva alla [...] provincia di Mondovì della Liguria piemontese, da Giovanni Pietro e da Agnese Viassolo, o forse Liassolo, come attestato in Liber baptisatorum ab anno 1654 ad 1765 della chiesa parrocchiale del Poggiolo.
Ancora ragazzino si trasferì a Torino dove si ...
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BISCARETTI, Roberto, conte di Ruffia
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Nacque a Torino il 26 apr. 1845 dal generale Carlo e da Laura Le Tonnellier de Breteuil. Il padre (1796-1889), dopo aver ricoperto fra il 1852 e il 1857 alti [...] cominciato a importare dalla Francia e dalla Germania alcune vetture da corsa e nel 1898, con altri due pionieri dell'automobilismo piemontese, C. Goria Gatti e M. Lanza, era stato il promotore dell'Automobil Club d'Italia (ne terrà poi la presidenza ...
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Generale (Canale, Gorizia, 1804 - Milano 1877). Ufficiale dell'esercito austriaco di guarnigione a Cremona, dopo le Cinque giornate di Milano passò nei battaglioni del governo provvisorio della Lombardia, [...] partecipando al blocco di Mantova (1848). Entrato nell'esercito piemontese, terminò la carriera come maggiore generale (1868). ...
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DE ROSSI, Giovan Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 6 dic. 1796 da Giovanni Gherardo, noto letterato ed erudito discendente da una famiglia di mercanti di stoffe e banchieri d'origine [...] piemontese, e da Clementina Ingami, romana. Ebbe la prima educazione in casa, compiendo poi il consueto corso di studi. Poiché manifestava attitudine alle belle arti, venne dal padre affidato a V. Camuccini, allora al massimo della fama, ottenendo ...
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VERRUA, Filiberto Amedeo Scaglia
Andrea Pennini
di. – Nacque attorno al 1610 dal conte Augusto Manfredo (1587-1637), cavaliere dell’Ordine della Santissima Annunziata, e da Margherita Biandrate di San [...] tempi di Carlo Emanuele II duca di Savoia, Genova 1877, pp. 55-69; M. Cassetti, L’archivio S. Martino Scaglia, in Studi piemontesi, X (1981), 1, pp. 198-202; F. Avogadro di Vigliano, Pagine di Storia vercellese e biellese, Vercelli 1989, pp. 194, 305 ...
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Musicista (Torino 1686 - ivi 1763), allievo del padre, Francesco Lorenzo (1663-1736) poi di A. Corelli a Roma; dal 1707 violino solista e maestro di cappella alla corte torinese. Fu celebre violinista [...] e capostipite della scuola piemontese di violino, i cui principî tecnico-stilistici furono diffusi all'estero, e soprattutto in Francia, tramite il suo allievo G. Pugnani e l'allievo di questo G. B. Viotti. Alla sua abbondante produzione appartengono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lazzaro Papi
Gian Paolo Romagnani
Coetaneo di Carlo Botta è il toscano Lazzaro Papi (Pontito 1763-Lucca 1834) il cui itinerario di vita e storiografico può essere, per certi versi, affiancato a quello [...] del piemontese. Entrambi medici, entrambi interessati ai mondi extraeuropei (uno all’America e l’altro all’India), entrambi vissuti negli anni delle rivoluzioni per farsene poi storici disincantati in età matura.
Di origini modeste, educato nel ...
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VISO, Monte (più comunemente Monviso; A. T., 24-25-26)
Piero Landini
Il Vesulus dei Romani, è la più alta cima delle Alpi Cozie (m. 3841), dominante con la sua piramide ardita tutta la pianura piemontese. [...] La catena del Viso, limitata a ovest dal Vallone di Vallanta (Varaita), dagli alti bacini del Guil (Francia,) e del Pellice, a sud dal solco della Varaita, a nord da quello del Pellice, a oriente dai Colli ...
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TOSATTI, Vieri
Sandro Marrocu
– Nacque il 2 novembre 1920 a Roma, unico figlio di Alfredo, avvocato modenese, e di Vittoria Morozzo della Rocca, insegnante di lettere, discendente di una famiglia dell’aristocrazia [...] di spada piemontese tra i cui illustri antenati sono da annoverare il generale Enrico Morozzo della Rocca, Carlo Filippo, gran cancelliere di Savoia, Luigi Ludovico, primo presidente del senato di Piemonte, nonché il cardinale Giuseppe. Risaltano ...
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piemontese
piemontése agg. e s. m. e f. – Del Piemonte, regione storica e geografica dell’Italia settentr.; appartenente o relativo al Piemonte: la popolazione p.; le colline p.; i vini p.; dialetto p. (o, come s. m., il p.), quello parlato...
piemontesismo
s. m. [der. di piemontese]. – 1. Parola, locuzione, modo di dire tipico del dialetto piemontese. 2. Insieme di usanze e consuetudini tipiche dei piemontesi, o anche di caratteri e modi che vengono loro tradizionalmente attribuiti....