BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] allo sfacelo sociale, il B. in effetti non solo seppe bravamente trar partito dai vari incentivi consentitigli dalle variegate pieghe di burocrazie cortigiane fra le più oziose e dilapidatrici o dai privilegi della più vasta schiera di legulei o di ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] 'abbia commissionata. L'opera comunque persegue obiettivi ben diversi da quelli soliti di stretta osservanza cortigiana: tra le pieghe del discorso, che sembra aderire con la consueta disinvoltura al codice della ragion di Stato, lo scrittore gioca ...
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GRITTI, Andrea
Gino Benzoni
Nato il 17 apr. del 1455 a Bardolino, nel Veronese, da Francesco di Triadano e Vienna di Paolo Zane e ben presto orfano di padre, di lui - mentre la madre si risposa, nel [...] di impiantare sulle macerie dello Stato repubblicano una personale signoria-dinastia. Estraneo un vagheggiamento del genere anche alle pieghe più riposte della mente del Gritti. Il "tyran" scagliatogli addosso con roboante veemenza da Pasqualigo va ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] non appare più come l'arca che custodisce le memorie dell'ethnos, o come la "comunità di destino" nelle cui pieghe millenarie si annidano i geni della futura felicità di massa, è perché ormai viene annunciata come modo di produzione diventato sistema ...
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DE MARCHI, Emilio
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la [...] degradazione, e infine la scelta della partenza definitiva e del rifugio alla corte dell'imperatore giapponese. Nelle pieghe delle avventurose vicende del protagonista ricompare il tema caro al D., come a tanta letteratura ottocentesca, del dominio ...
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MERISI, Michelangelo (detto il Caravaggio). – Figlio di Fermo e di Lucia Aratori, nacque verosimilmente il 25 sett. 1571 a Milano, dove fu battezzato il 30 dello stesso mese, e non a Caravaggio, dove i [...] argomento sacro. S’è già ricordato come una sorgente importante della visione artistico-iconografica caravaggesca si trovasse fra le pieghe delle dottrine di Erasmo da Rotterdam. Ebbene, quando il M. si trovò a dare corpo pittorico al nuovissimo tema ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] giornalistiche e pamphletistiche e al dibattito politico-diplomatico, pur significativo, finendo col lasciare in ombra le pieghe più riposte e sotterranee di un movimento che investiva ormai non solo larghissimi settori dell'opinione pubblica ...
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piega
pièga s. f. [der. di piegare]. – 1. a. L’effetto del piegare o del piegarsi, il punto in cui qualcosa si piega: una p. ad angolo acuto; una p. a U; la p. del braccio, del ginocchio; meno com.: la p. di un ramo, di un tubo; la p. della...
piegamento
piegaménto s. m. [der. di piegare]. – L’operazione, il fatto di piegare o di piegarsi, nelle varie accezioni del verbo: eseguire il p. di un tubo, di una sbarra di ferro; p. della testa, della schiena, dell’avambraccio; p. a destra,...