NISA in Caria (Νῦσα, Νῦσαι; Nysa)
N. Bonacasa
Città della Caria (1 km a N-O dell'odierna Sultanhissar), sul Meandro (Plin., Nat. hist., v, 29, 108; Ptol., Geogr., v, 2, 15; Steph. Byz., s. v. Πυϑόπολις, [...] si chiamò Nisa.
Quasi nulla sappiamo della dominazione degli Attalidi. Con i Romani, nel 133-132 e nel 111-110, è certo che la città Tolomeo Il.
N. sorgeva tra Magnesia e Tralles, ai piedi del monte Mesogide, molto prossima alla grande strada O-E, ...
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Vedi TOLEMAIDE dell'anno: 1966 - 1997
TOLEMAIDE (Πτολεμαΐς, Ptolemais)
G. Pesce
Centro della Cirenaica; sorto già in epoca arcaica presso una rada della costa come centro dello scalo marittimo di Barce, [...] la casa italica, quale in Pompei e in Ercolano.
In età romana nell'agorà ellenistica sorse il Foro, con un grande piazzale pavimentato porticato che lo cingeva nulla sussiste, ma restano in piedi due grandi colonne ioniche di un tempio, forse dedicato ...
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Vedi ARGO dell'anno: 1958 - 1958 - 1973 - 1994
ARGO (῎Αργος)
L. Laurenzi
Città del Peloponneso che i Greci consideravano la più antica dell'Ellade. Per la sua importanza come capitale del maggiore regno [...] muro poligonale. I Romani vi costruirono una fontana monumentale. Il tempio di Afrodite era sotto il teatro, ai piedi della collina in si accedeva da un'ampia scalinata. Nell'età romana furono costruite terme. Nello Heràion sono state trovate ...
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SUSA (Segusio)
C. Carducci
B. M. Felletti Maj
2°. - Città romana posta sulla destra della Dora nel punto dove questa incontra il torrente Cenischia, in una posizione di particolare importanza strategica, [...] 'altra fanno l'atto di abbracciare un terzo personaggio che è in piedi fra i due, dietro l'ara. Si tratta di Cozio e VII, 1941, p. 75 ss.; J. Scott Ryberg, Rites of the State Religion in Roman Art, in Mem. Am. Acad. in Rome, XXII, 1955, p. 105 ss.; ...
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MACHILONE
Cristina Ranucci
Non sono note le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Spoleto e attivo almeno a partire dal 1230, anno in cui appose la sua firma subito dopo quella [...] per la figura di devoto ritratto ai piedi del Cristo, probabilmente modellata sull'altro eseguito . 485, 204 s. n. 531, 231 n. 641; S. Nessi, La basilica romanica di S. Gregorio e le sue vicende artistiche, in La basilica di S. Gregorio Maggiore ...
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Vedi BENEVENTO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BENEVENTO (Benevēntum)
G. Bendinelli
R. Bianchi Bandinelli
Città di origine sannitica, conosciuta nel IV sec. a. C. col nome di Maleventum, nota poi come [...] soggetti: 1. Adventus di T. dinanzi alla Curia, ricevuto dal Genius Populi Romani, da un senatore e da un cavaliere; altri cittadini offrono l'oro coronario (è l'adventus a piedi, celebrato dal panegirico di Plinio il Giovane). - 2. T. con scorta di ...
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LAMBESI (Lambaesis)
P. Romanelli
Località dell'Algeria nord-occidentale (antica Numidia), ai piedi delle pendici settentrionali del monte Aurès (ant. Aurasius); non sembra fosse abitata prima che Tito [...] porte a doppio passaggio fiancheggiate pur esse da torri. La sua disposizione interna ripete quella degli accampamenti stabili romani, con ampie caserme per la truppa, stendentisi ai lati di lunghi cortili, alloggi per ufficiali, scuderie, magazzini ...
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SILVANO (Silvanus)
C. Saletti
Dio del bosco e dei pastori, che non appare nel culto ufficiale romano. S. è infatti l'interpretazione privata del pubblico Faunus (v.). Al pari di questo si presenta (August., [...] , nel cui seno sono pigne, grappoli e frutta. Ai piedi salvo i pochi casi in cui è scalzo, porta le Calza, Il Museo ostiense, Roma 1947, p. 31, n. 156; M. Borda, La pittura romana, Milano 1958, p. 303, fig. p. 302; Pompei, Casa di Giuseppe II: K. ...
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FRANCO (Franchi), Giuseppe (conosciuto anche come Giuseppe Monti, o de' Monti, o dalle Lodole)
Olga Melasecchi
Figlio di Domenico, nacque a Roma nel 1565. Nulla si conosce della sua formazione iniziale, [...] Maria in Via vi erano un "S. Andrea apostolo in piedi… con gran diligenza et amore fatto" e un "S. Lodole nella chiesa di S. Liberato a Bracciano, in Antichità tardo-romane e medievali nel territorio di Bracciano, Atti del Convegno… Bracciano 1991, ...
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GIUNONE (Iuno)
G. Ambrosetti
La dea Iuno italica non ha in origine alcun rapporto con Hera (v.). È oggi rifiutata la identificazione con Διώνη, ed è negato lo stesso nesso linguistico che, attraverso [...] Ciò era già avvenuto per la dea veiente chiamata dai Romani I. Regina (secondo il Ferri calco linguistico di Uni turan è secondaria rispetto a quella di Iuppiter: G. appare in piedi su un cervide, avendo nelle mani uno specchio e lo scettro ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...