. Porzione del territorio della Campania settentrionale celebrata nell'antichità per i suoi prodotti, soprattutto per il vino che gli antichi scrittori, specialmente Orazio, Virgilio, Properzio, Silio [...] città di Capua e dopo la battaglia del 340 a. C. ai piedi del Vesuvio fu annessa al territorio di Roma, che vi istituì la tribù Le caratteristiche dell'antico vino di Falerno (che i Romani consideravano di primissimo merito, subito dopo il Cecubo) non ...
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Antica città situata nel luogo dell'odierna San Vittorino, nell'alta valle del fiume Aterno, in territorio sabino, ai piedi del Gran Sasso, non molto lontano da Aquila (Abruzzo).
Città d'origine antichissima, [...] in cui venne diviso il territorio sabino-vestino. Vi nacque Sallustio. Fiorente municipio della tribù Quirina, vantò in età romana imperiale un proprio teatro, anfiteatro, acquedotti e sontuosi mausolei. Ancora in età costantiniana è ricordato l'ordo ...
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GLEYRE, Marc-Charles-Gabriel
Paul GANZ
Pittore, nato a Chevilly (Cantone di Vaud) il 2 maggio 1806, morto a Parigi il 5 maggio 1874. S'iniziò all'arte a Lione, nello studio di Cl. Bonnefond; poi, nel [...] una delle sue opere migliori, Gli Elvezî che fanno passare i Romani sotto il giogo (Losanna), commessagli dal governo di Vaud. Nei dalla poesia e dalle leggende antiche: Ercole ai piedi di Onfale (Neuchâtel), L'incantatrice (Basilea), Penteo ...
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Antica città nella regione di Emathia, ai piedi del Bermio. Il suo nome compare sicuramente in iscrizioni della fine del sec. IV a. C. In essa, nel 288 a. C., Demetrio, vinto da Pirro, perdette il trono. [...] Dopo Pidna (168 a. C.), fu una delle prime città macedoniche che si arresero ai Romani, e fu poi, dal 146, soggetta a Roma, con tutta la Macedonia, ridotta allora a provincia. Nell'inverno 49-48 a. C. fu il quartiere generale di Pompeo. Al sorgere ...
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È un albero che si riteneva sorgesse un tempo ai piedi del Palatino verso il Velabro, presso il quale le acque del Tevere avrebbero deposto la cesta con i gemelli Romolo e Remo; lì presso era la grotta [...] antichi storici che per prodigio divino l'albero venne trasportato dal Palatino nel mezzo del Foro, dove rimase venerato con cura dai Romani per tutto l'Impero. Nel 58 d. C. il vecchio tronco, che dopo 840 anni (Plin., Nat. Hist., XV, 77; Tac., Ann ...
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Sono così denominate quelle divinità latine che a tenore della parola (da cum e sens, participio del verbo esse, piuttosto che da consentio) stanno insieme (o vanno insieme d'accordo). Esse formano un [...] così riconosciute le dodici massime divinità della religione romana: gli dei noti secondo la dottrina etrusca, praefectus Vettio Pretestato. Questo portico fu riconosciuto nel 1834 ai piedi del colle Capitolino (Clivus Capitolinus), verso il Foro, di ...
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Calzatura usata dagli attori, specie dai tragici, consistente in una specie di sandalo di legno dalla spessa suola, allacciato al piede o alla parte inferiore della gamba. La forma di questa suola, la [...] 'ingrosso, sì che la calzatura poteva adattarsi ai due piedi: di qui venne l'uso d'indicare con la voce calzatura muliebre d'origine orientale, chiusa e allacciata sul davanti. I Romani chiamarono con lo stesso nome un altro tipo di stivale, alto sino ...
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Antica città della Tessaglia, situata sulla costa orientale della regione di Ftiotide, di fronte all'estremità dell'Eubea, ai piedi dell'odierno monte Tragovúni, che possedeva un celebre santuario di Demetra. [...] metà del sec. III a. C., insieme con tutta la Ftiotide, fu incorporata nella lega etolica. Confermata possesso etolico dai Romani dopo la vittoria su Filippo V, venne ricuperata da Filippo durante la guerra di Siria e fu conservata dai Macedoni fino ...
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. Presso i Romani, il nome camillus, in origine sinonimo di fanciullo di condizione libera, denotò per lungo tempo il fanciullo che assisteva il sacerdote, di cui era generalmente figlio, nei sacrifizî [...] che si vedono ritratti in scene religiose dell'arte romana. Hanno questi fanciulli i capelli acconciati con cura e il sacrifizio. Le fanciulle son vestite di una stola che scende fino ai piedi.
Bibl.: G. Wissowa, Religion u. Kultus der Römer, 2ª ed ...
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Città della Siria, ai piedi dell'Antilibano, a 1170 m. sul mare, a 34°10 N. e 36° 10′ È. Ha circa 6000 abitanti, la metà musulmani sciiti, un quarto musulmani sunniti e un quarto cristiani. E capoluogo [...] varî alberghi.
Antica città fenicia dedita al culto di Baal, chiamata Heliopolis dai Seleucidi e Colonia Julia Augusta dai Romani, seguì, dopo la conquista musulmana, le sorti di Damasco. Dalla conquista ottomana (1516) al 1850 fu governata da emiri ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...