Dicesi adorazione l'atto di riverenza verso la divinità, col quale si riconosce la superiorità sua e la propria dipendenza da essa.
Atto esteriore. - In tutte le antiche religioni del mondo classico e [...] a chiudere infine la preghiera con una nuova prostrazione. I Romani usavano, nell'adorazione, tenere la testa coperta, tranne nei ovvero non era alla portata dell'adorante, questi, levatosi in piedi, portava la destra alla bocca con le tre prime dita ...
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Il mito di Adone è relativamente recente e del tutto greco. Il più antico poeta che ne fa menzione è, a testimonianza dello pseudo-Apollodoro, Esiodo, secondo il quale Adone sarebbe nato da Fenice e da [...] presso il morente Adone, si punse a una spina il piede; e dell'anemone si favoleggiò che nascesse dalle lacrime di (specchi etruschi, vasi, pitture parietali, bassorilievi su sarcofagi romani). Diamo qui riprodotto un tardo sarcofago romano (Louvre) ...
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La valle di Dodona si stende per circa 12 km. tra la Molossia e la Tesprozia nel centro dell'Epiro, a una ventina di km. da Giannina, ed è percorsa da un affluente del fiume Thyamis. Le rovine sono situate [...] nel 219 saccheggia Dodona. Lo stesso fecero con ogni probabilita i Romani dopo Pidna, e i Traci alleati di Mitridate nell'89 a 403; Iliade, XVI, 233) che mai si lavavano i piedi, e dormivano sulla nuda terra, trasmettendosi la carica per discendenza ...
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Comune della provincia di Foggia. L'appellativo di Satriano fu aggiunto al nome Ascoli dal 1860 (forse da una vicina località, Satricum, che sarebbe stata distrutta durante le guerre sannitiche), per distinguerlo [...] , a 410 m. sul mare, su di un'altura, ai cui piedi scorre il Carapelle, e che si prolunga ancora più a sud a dividere - Nel 279 Pirro avanzò da Taranto nell'Apulia, e i Romani gli opposero ambedue gli eserciti consolari (4 legioni e gli alleati), ...
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MONREALE (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Luigi BIAGI
Giuseppe LA MANTIA
Città della provincia di Palermo, da cui dista 7 km., con 14.119 ab. (1931). È situata dove il pendio sudorientale del [...] nel sottosuolo da varie grotte, ricche di acque, che sgorgano ai piedi della collina. Monreale, del cui abitato le origini si confondono adornate di capitelli che provengono da antichi monumenti romani, le pareti rivestite sino a una certa altezza ...
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LUCILIO, Gaio (C. Lucilius)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Poeta latino. Nacque a Sessa Aurunca nell'anno 180 a. C. da famiglia equestre molto facoltosa. Militò nella guerra numantina (134-33 a. C.) [...] di Antioco III re di Siria, tenuto in ostaggio dai Romani. L. ebbe familiarità con molti uomini illustri e in specie fecondo, non andava tanto per il sottile e spesso, così su due piedi, dettava in un'ora duecento versi. Perciò, dichiara Orazio (Sat., ...
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Città del Galles, situata sulla costa della contea di Glamorgan, alla foce dei fiumi Rhymney, Taff ed Ely, che attraversano la ricca regione mineraria del Galles meridionale. Pur non essendo situata nel [...] bacini a chiuse (la marea nel canale di Bristol ha dislivelli di 50 piedi) sviluppa km. 111/2 di lunghezza lineare di banchine m2 90.886 di cui esistono tuttora alcuni resti. Dopo la partenza dei Romani, i Sassoni costruirono il rialzo su cui fu poi ...
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NORCIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Paolino MINGAZZINI
Cittadina dell'Umbria, in provincia di Perugia (da cui dista 108 km.), sede vescovile, [...] del 1703, del 1730, del 1859. Nondimeno rimangono in piedi, più o meno trasformati alcuni edifici meritevoli di ricordo. nell'interno, conserva accanto alla cripta i ruderi di una casa romana dei bassi tempi, nei quali la tradizione vuol ricordare la ...
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. Fu detta dagli antichi la regina viarum per lo splendore dei monumenti sepolcrali che ne ornavano i bordi, lungo quasi tutto il percorso, come ancora oggi si vede dalle rovine, e per la cura che le autorità [...] sistema fino a Capua, cioè per 132 miglia.
Dopo che i Romani spinsero la loro colonizzazione fino a Benevento, cioè dopo il 268 a , dove due alte colonne di cipollino, l'una ancora in piedi, l'altra conservata in parte, stanno ad indicare il limite ...
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Il vocabolo calamarius designò la teca dei calami per scrivere; passò poi a significare anche il recipiente per l'inchiostro, che i Romani chiamavano atramentarium, e finì anzi col conservare solo quest'ultimo [...] era l'acqua che serviva a stemperare i colori. I calamai romani, dei quali Pompei ci ha dato numerosi esemplari, erano vasetti, ageminature, di forma cilindrica, globulare, a campana, con piede o senza. Molto spesso i recipienti per il liquido erano ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...