Medico e filosofo ebreo (Candia 1460 circa - ivi dopo il 1491), noto anche come Helias Cretensis; studiò e insegnò a Padova, dove ebbe (1480-82) come discepolo G. Pico della Mirandola (per il quale compose [...] molti dei suoi scritti, per lo più parafrasi e commenti di Averroè), che egli seguì poi a Firenze e a Perugia. Nella sua opera principale, Bĕḥīnath ha-Dāth ("Esame della religione", pubbl. 1629), egli ...
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LEONI (Lioni), Piero (Pier Leone, Pierleone da Spoleto)
Franco Bacchelli
Nacque a Spoleto, probabilmente verso il 1445, da Leonardo, appartenente a una famiglia del ceto professionale spoletino, che [...] Lasciata Pisa nella prima metà del 1487, il L. si recò a Firenze. Una lettera datata 10 ag. 1487 di Ficino a Pico, che era allora a Roma, lo descrive mentre difende il mirandolano presso il Magnifico dalle accuse che per lettera arrivavano da Roma in ...
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MANARDI (Manardo), Giovanni
Margherita Palumbo
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 da Francesco, notaio di famiglia nobile.
Allievo nello Studio cittadino di B. Guarini, F. Benzi e Niccolò da Lonigo [...] del Manardo, ibid., pp. 156-159; P. Zambelli, G. Mainardi e la polemica sull'astrologia, in L'opera e il pensiero di Pico della Mirandola nella storia dell'Umanesimo. Atti del Convegno, Mirandola, 1963, Firenze 1965, II, pp. 205-279; Ch.B. Schmitt, G ...
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MAINARDI (Manardi), Giovanni
Daniela Mugnai Carrara
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 e fu battezzato col nome di Giovanni Giacomo, come egli stesso informa (Epistolarum medicinalium libri XX, Venetiis, [...] -140; P. Zambelli, G. M. e la polemica sull'astrologia, in Atti del Convegno internazionale sull'opera e il pensiero di Giovanni Pico della Mirandola, II, Firenze 1965, pp. 205-279 (rist., in Id., L'ambigua natura della magia, Milano 1991, pp. 76-118 ...
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CARRESIO, Lodovico
Claudio Mutini
Nacque a Padova nel 1463, probabilmente da famiglia di umilissime condizioni. Conseguita la laurea in filosofia e in medicina, riuscì a guadagnarsi presto una notevole [...] e a Girolamo Accorambono. In data imprecisabile seguì a Venezia i corsi di Domenico Biancolelli, medico e logico faentino amico di Pico della Mirandola e in rapporti con la corte fiorentina di Lorenzo de' Medici; dopodiché il C. avrebbe tentato la ...
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MANFREDI, Girolamo
Anna Laura Trombetti
Nacque a Bologna, verosimilmente intorno al 1430 considerando che conseguì la prima laurea nel 1455; del padre è noto solo il nome, Antonio.
Anche se Giovanni [...] da un codice bolognese del sec. XIV e volgarizzata nel XV, a cura di L. Sighinolfi, Bologna 1930, p. 21; G. Pico della Mirandola, Disputationes adversus astrologiam divinatricem, a cura di E. Garin, II, cap. IX, Firenze 1952; A. Carré - L. Cifuentes ...
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Nome con cui è noto il medico e filosofo ebreo Yĕhūdāh Abrabanel o Abravanel (n. Lisbona tra il 1460 e il 1465 - m. in Italia prima del 1535). Nel 1484, essendo il padre, già ministro e tesoriere di re [...] cosmogonico, si riallaccia alle teorie platoniche, aristoteliche e neoplatoniche, e svolge motivi fondamentali della filosofia umanistica. Un suo trattato De coeli harmonia, scritto forse su suggerimento di G. Pico della Mirandola, è andato perduto. ...
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Cecità
Luciano Cerulli
Gianni Carchia
Il termine cecità indica l'assenza del potere visivo, definitiva o temporanea, assoluta o relativa, a seconda che manchi, rispettivamente, ogni traccia di percezione [...] Cusano). Richiamandosi ai Salmi e alle lettere di s. Paolo, Pico della Mirandola elabora, nel De ente et uno, una teoria relativa di Nettesheim nel De occulta philosophia. In sintonia con Pico, anche Marsilio Ficino, commentando Proclo, finisce con il ...
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BIANCHELLI, Domenico (Menghus Blanchellus)
Cesare Vasoli
Medico e filosofo, nacque a Faenza intorno al 1440. Non possediamo una precisa documentazione sulla sua formazione e sulla sua carriera accademica, [...] fiorentino e con alcuni dei suoi maggiori rappresentanti. Il 20 giugno 1489 era infatti presente a Firenze, ove insieme con Giovanni Pico e con altri, prendeva parte a una disputa su di una "proposizione" discussa pochi giorni prima nella chiesa di S ...
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CHIAVRIE, Ignazio Somis conte di
Ugo Baldini
Nacque a Torino l'8 (o 10) luglio 1718 da Giovanni Battista Somis e da Maria Elisabetta Bertolino.
Il padre era violinista di fama, uno dei musicisti italiani [...] del periodo, come L. M. A. Caldani e A. von Haller e rapporti con figure come M. V. Malacarne, A. Matani, V. Pico, il Giobert ed altri.
Tuttavia l'aspetto forse più noto, anche se quantitativamente esiguo, della sua presenza nella vita culturale del ...
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pico-
[dallo spagn. pico, propr. «punta» (e da qui, fig., «piccola quantità», «frazione di qualche cosa»)]. – Prefisso che, anteposto al nome di una unità di misura, ne divide il valore per 1012; si indica simbolicamente con la lettera p (per...
pico
s. m. [dal lat. picus] (pl. -chi). – Latinismo raro per picchio2 (uccello): Strilla invano il furfante, e si dibatte Come pico nell’ugne allo sparviero (Grossi).