Ecclesiastico (Venezia 1461 circa - Roma 1523), figlio del doge Antonio e di Caterina Loredan; patriarca di Aquileia (1497-1517). Amico di Giulio II, di Pico della Mirandola, del Poliziano e di Lorenzo [...] dei Medici, magnifico mecenate, raccolse una ricca biblioteca che donò alla chiesa di S. Antonio di Castello a Venezia e che fu distrutta poi da un incendio; costituì anche una raccolta di sculture antiche ...
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GIOANNETTI, Marsilio
Dario Busolini
Nacque a Mirandola, nel Modenese, il 17 febbr. 1616, figlio del conte Marsilio, un nobile bolognese al servizio della famiglia ducale Pico e della principessa Violante [...] Papazzoni di Canossa. Il G. fu educato dallo zio materno, Fabio Papazzoni, segretario del duca di Mirandola Alessandro (I) Pico, e dalla duchessa Laura d'Este che lo inviò, ancora giovanissimo, alla corte del padre, il duca di Modena Cesare, perché ...
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Filosofo e matematico (n. Sancourt, Amiens, 1470 o 1475 - m. 1553 circa). Nel più importante dei suoi numerosi scritti, il De sapiente (1510), riconnettendosi a Pico della Mirandola e al Cusano svolge [...] il tema della centralità dell'uomo nel mondo, articolando il tradizionale motivo del microcosmo attraverso la dualitȧ tra l'uomo come substantia (parte della natura) e l'uomo come scientia (che ingloba ...
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MALASPINA, Alberico
Patrizia Meli
Nacque verosimilmente verso la metà del sec. XV, figlio primogenito di Giacomo, marchese di Massa e Carrara, e di Taddea Pico della Mirandola; successe al padre nel [...] maggio 1481 insieme con il fratello Francesco. Ben presto nacquero fra i due forti dissidi, acuiti dalla madre che mirava alla successione del solo primogenito, in contrasto con la consuetudine familiare ...
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Poeta ed erudito francese (castello della Boderie 1541 - ivi 1598), autore di La Galliade (1578); Hymnes ecclésiastiques, Cantiques spirituels (1578); Mélanges poétiques (1582). Tradusse alcuni trattati [...] di Pico della Mirandola e Marsilio Ficino; svolse e divulgò motivi della cabala cristianizzata rinascimentale. Collaborò all'edizione della Bibbia poliglotta di Anversa, per quanto riguarda la versione siriaca. ...
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GONZAGA, Luigi
Raffaele Tamalio
Nacque a Luzzara il 20 apr. 1494, secondogenito di Rodolfo, signore di Luzzara e Castiglione delle Stiviere, e della sua seconda moglie, Caterina Pico della Mirandola. [...] . Il G. era cresciuto in una famiglia sensibile al gusto delle arti, e ancor più a quello delle lettere: Giovanni Pico della Mirandola era fratello di sua madre; sua nonna materna Giulia, figlia di Feltrino Boiardo conte di Scandiano, era zia di ...
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CITTADINI, Antonio
Cesare Vasoli
Nacque a Faenza da Girolamo; le prime notizie documentate su di lui risalgono probabilmente all'anno 1465-66, se è esatta l'indicazione del Sorbelli che segnala nei [...] , Firenze 1937, ad Ind.; A. Sorbelli, Storia dell'univers. di Bologna, I, Il Medioevo, Bologna 1940, p. 256; E. Garin, Intr. a G. Pico, De homine dignitatis,Heptaplus,De ente et uno, Firenze 1942, pp. 3840; Id., A. C. da Faenza e lo Studio pisano, in ...
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PIO
Anna Maria Ori
– I Pio, signori di Carpi dal 1329 al 1529, emersero con una propria identità familiare nel XII secolo – assieme ad altre nobili casate, tra cui i Pico della Mirandola – dal folto [...] neonato di pochi giorni, entrambi figli di Caterina Pico della Mirandola, sposata nel 1474.
Marco II fu XII, 5, Bologna 1941; A. Morselli, Il corredo nuziale di Caterina Pico (1474), in Atti e memorie della Deputazione di storia patria per le antiche ...
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Storico della filosofia italiano (Rieti 1909 - Firenze 2004). Nucleo prevalente dei suoi interessi fu la cultura umanistica e rinascimentale, di cui ha messo in luce gli elementi caratterizzanti, ponendo [...] delle arti, sulle humanae litterae e la retorica, sull'astrologia, sulla "nuova scienza" oltre a figure centrali, da G. Pico della Mirandola a L. B. Alberti e N. Machiavelli, a G. Galilei. Parallelamente discusse il problema della filosofia e della ...
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LEONI (Lioni), Piero (Pier Leone, Pierleone da Spoleto)
Franco Bacchelli
Nacque a Spoleto, probabilmente verso il 1445, da Leonardo, appartenente a una famiglia del ceto professionale spoletino, che [...] Lasciata Pisa nella prima metà del 1487, il L. si recò a Firenze. Una lettera datata 10 ag. 1487 di Ficino a Pico, che era allora a Roma, lo descrive mentre difende il mirandolano presso il Magnifico dalle accuse che per lettera arrivavano da Roma in ...
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pico-
[dallo spagn. pico, propr. «punta» (e da qui, fig., «piccola quantità», «frazione di qualche cosa»)]. – Prefisso che, anteposto al nome di una unità di misura, ne divide il valore per 1012; si indica simbolicamente con la lettera p (per...
pico
s. m. [dal lat. picus] (pl. -chi). – Latinismo raro per picchio2 (uccello): Strilla invano il furfante, e si dibatte Come pico nell’ugne allo sparviero (Grossi).