EMILI, Paolo
Raffaella Zaccaria
Di famiglia patrizia, nacque a Verona intorno alla metà del sec. XV.
Non si conoscono avvenimenti e circostanze della sua vita giovanile (si sa, comunque, che ebbe due [...] stato anche precettore (il Le Fèvre, due anni prima della discesa in Italia di Carlo VIII, aveva conosciuto a Firenze Pico e Ficino, a Roma Ermolao Barbaro, a Padova il Pomponazzi), Guillaume Budé, che ebbe una parte rilevante nella diffusione dell ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Gigliola Fragnito
Nacque nel 1484 a Firenze da Simone di Marco e da Fiammetta di Francesco del Nente, abitanti nella parrocchia di S. Lorenzo in una casa che Simone divideva con lo [...] da una lettera di dedica a Girolamo Benivieni - il tenace seguace del Savonarola che nell'ambiente del Ficino e del Pico si era nutrito di dottrine platoniche - il quale dalla lettura dell'opera ciceroniana avrebbe dovuto trarre forza per sopportare ...
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FLAMINIO, Giovanni Antonio
Valeria De Matteis
Discendente da una famiglia di cui alcuni componenti svolsero ambascerie per conto di Francesco Sforza, nacque nel 1464 ad Imola dal cavaliere Lodovico [...] e fu sepolto nel chiostro di S. Domenico.
La sua corrispondenza lo pone in relazione, appena ventiduenne, con Giovanni Pico della Mirandola; con lui egli cercò di instaurare rapporti d'amicizia e di studio domandandogli, fra l'altro, di collazionare ...
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DAL POZZO, Zaccaria (Zacharias de Feltre, Zacharias de Puteo)
Concetta Bianca
Nacque a Feltre (Belluno) intorno al 1425, come si deduce dal suo curriculum studii, da "ser Zaniacobus".
Il padre si trasferì [...] un figlio, Giovanni Iacopo, il quale divenne professore presso lo Studio di Padova e nel 1480-82 ebbe come discepolo Giovanni Pico della Mirandola (G. Biasuz, Il filosofo G. J. Dal Pozzo, in Arch. stor. di Belluno, Feltre e Cadore, XXXVI [1965], pp ...
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DELLA TORRE, Giovanni Francesco
Franca Petrucci
Nacque da Giacomo e da Dorotea Trivulzio, molto probabilmente in Friuli, dove risedeva il ramo di Valsassina della famiglia (Litta). Abbandonata la regione [...] 1483, ove compare in forma dubitativa l'ipotesi che i libri dell'umanista e copista greco fossero arrivati in possesso di Giovanni Pico della Mirandola (E Barbaro, Epistolae, orationes et carmina, a cura di V. Branca, I, Firenze 1943, p. 44). Si può ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] Mirandola. Nel suo mirabile discorso, la libertà è dono divino all’uomo, che così viene radicalmente distinto dagli animali. Pico stabilisce un’antitesi fra humanitas e ferinitas, precisando che la libertà umana, se male usata, può precipitare l’uomo ...
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GROSSI, Lodovico (Lodovico da Viadana)
Augusto Petacchi
Nacque nel 1564 a Viadana, all'epoca borgo del Ducato di Mantova, da un'antica e illustre famiglia locale. Entrato a far parte dell'Ordine dei [...] a otto di ninfe e pastori, & un'aria di canzon francese (Venezia, Ricciardo Amadino, 1590, dedicato a Alessandro Pico della Mirandola), che avendogli procurato una certa notorietà potrebbero avergli valso di lì a poco il suo primo incarico ...
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BERTI, Domenico
Gian Paolo Nitti
Nacque a Cumiana (Torino) il 17 dic. 1820 da Francesco e da Margherita Fontana e, dopo aver studiato nel collegio di Carmagnola, s'iscrisse all'università di Torino, [...] - della libertà di coscienza, saranno le biografie scritte su Giordano Bruno (Torino 1858) e Intorno a Giovanni Pico della Mirandola. Cenni e documenti inediti (Torino 1859). Continuava, comunque, ad interessarsi ai problemi scolastici ed educativi ...
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MAGNANI, Andrea
Paolo Pontari
Nacque a Bologna intorno alla metà del XV secolo. Da una lettera inviata al M. da Antonio Cortesi Urceo, detto Codro, in occasione della morte del padre, si ricava che [...] 1491 i due si incontrarono a Bologna: Poliziano, infatti, si trovava di passaggio nella città in compagnia di Giovanni Pico della Mirandola, entrambi inviati da Lorenzo de' Medici in cerca di manoscritti greci. In quella occasione, proprio grazie all ...
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CASTELLANI, Giulio
Charles B. Schmitt
Nacque a Faenza nel 1528 da Sebastiano e Lucrezia Bongarzoni. Discendeva da una famiglia dell'antica nobiltà faentina che faceva parte del Consiglio cittadino. [...] diversi. Il C. prende anche posizione contro alcune tendenze scettiche dei moderni, particolarmente quelle di Gianfrancesco Pico della Mirandola, che si era opposto all'aristotelismo difendendo uno scetticismo fideistico nel suo Examen vanitatis ...
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pico-
[dallo spagn. pico, propr. «punta» (e da qui, fig., «piccola quantità», «frazione di qualche cosa»)]. – Prefisso che, anteposto al nome di una unità di misura, ne divide il valore per 1012; si indica simbolicamente con la lettera p (per...
pico
s. m. [dal lat. picus] (pl. -chi). – Latinismo raro per picchio2 (uccello): Strilla invano il furfante, e si dibatte Come pico nell’ugne allo sparviero (Grossi).