Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] . Ficino si muoverà fra il mondo di Lucrezio, deserto di Dio, e la torbida teurgia di Proclo, mentre G. PicodellaMirandola al fasto del Magnifico preferisce l’ascesi e gli annunci apocalittici di G. Savonarola. Tra raffinatezze decadenti e profezie ...
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Frate domenicano (Ferrara 1452 - Firenze 1498), di famiglia originaria di Padova, figlio di Niccolò Savonarola e di Elena Bonaccorsi. Fu educato fin dalla sua prima giovinezza dal nonno Michele (v.), un [...] poi a Brescia, a Genova e ancora a Brescia, ritornò a Firenze (1490) richiamatovi per l'insistenza di G. PicodellaMirandola presso Lorenzo de' Medici. Qui, ispirandosi all'Apocalisse e ai libri profetici, denunciò nella sua predicazione i vizî del ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] rivolta all’astrologia da G. PicodellaMirandola e da P. Pomponazzi, la considerazione della regolarità matematica della n. (L. Pacioli) e della dinamicità dei fenomeni naturali, il progressivo abbandono della fisica aristotelica e il tentativo di ...
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Riformatore religioso (Figline 1543 - Roma 1597). Le sue idee lo avvicinavano al pensiero dei platonizzanti propensi a una larga tolleranza religiosa sulla base d'una semplificazione e riduzione dei dogmi. Contro [...] , al Petrarca e a Dante, che sin da giovane erano stati la sua lettura preferita, al Savonarola, a PicodellaMirandola. Nella lettera italiana di accompagnamento esponeva piani di accordi generali e unioni di tutte le Chiese, di conversioni generali ...
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Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg, 1522). Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo [...] Eberardo il Barbuto del Württemberg in Italia (1482), dove entrò in contatto con Lorenzo il Magnifico e la sua corte. Influenzato dalle idee di G. PicodellaMirandola sulla cabala e la tradizione ebraica, si perfezionò poi nello studio del greco e ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] che si vedeva incarnato nell’aristotelismo, e come premessa a una nuova teoria della ragione. Espressione della prima posizione può essere considerato lo s. di G.F. PicodellaMirandola (il primo a utilizzare l’opera di Sesto Empirico conosciuta nell ...
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Teologi italiani del sec. 16º che hanno dato il nome alla dottrina teologico-morale del socinianesimo, diffusa negli ambienti colti d'Europa nei secc. 16º, 17º e 18º e conservata ancora a fondamento delle [...] i più fedeli seguaci di Zwingli, H. Bullinger, le cui idee, improntate in gran parte all'umanesimo di Ficino e PicodellaMirandola, erano più vicine che non quelle di Zwingli alle idee di Lelio S. e di altri italiani ivi presenti, che applicavano ...
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Uomo politico e umanista inglese (Londra 1477 o 1478 - ivi 1535). Compiuti gli studî letterarî e giuridici a Oxford, fu membro del parlamento (1504); ricoprì poi varie cariche politiche e (1529) divenne [...] rivelano i suoi legami con la tradizione umanistica (dalla traduzione dei Dialoghi di Luciano alla vita di PicodellaMirandola) e i suoi sentimenti religiosi (Dialogue of comfort against tribulation, scritto in carcere); notevole l'Apology, redatta ...
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Nella filosofia antica e nel Rinascimento, l’uomo in quanto tipo e rappresentazione dell’universo (macrocosmo), che egli riassume in sé.
Se l’uso del termine sembra fissarsi in Democrito ed è poi attestato [...] sarà ampiamente sviluppato nell’Umanesimo e nel Rinascimento; allora, accanto alla tradizionale dottrina dell’uomo m., si verrà definendo, come avviene per es. in PicodellaMirandola (in rapporto anche alla ripresa di motivi ermetici), la concezione ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] . Accolto familiarmente nella casa di Lorenzo de' Medici, ebbe modo di ascoltare le dotte conversazioni di M. Ficino, PicodellaMirandola, A. Poliziano. Frequentò allo stesso tempo il priore di S. Spirito, avendo la possibilità di esercitarsi nel ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...