LARIVEY, Pierre de
Natale Addamiano
Autore drammatico e traduttore francese, di famiglia fiorentina, Giunti, stabilitasi, non si sa quando, a Troyes, dove egli nacque verso il 1540; morì dopo il 1611. [...] retour imprévu (cfr. Les Esprits). Importante anche è il L. per aver voluto, adducendo l'esempio del Dovizi, del Piccolomini, dell'Aretino, tradurre in prosa, aprendo una nuova via ai successori, fra i quali il Molière. Naturalmente questa commedia ...
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BAGLIONI, Lelio (al secolo Ottaviano)
Boris Ulianich
Nacque nel 1550 quasi certamente a Firenze: "florentinus" viene in genere designato nei documenti. Non conosciamo il nome di sua madre; sappiamo invece [...] teologici.
Nel 1577 usciva in Firenze un Tractatus de praedestinatione, dedicato all'arcivescovo coadiutore di Siena Alessandro Piccolomini. Nella prefazione il B. spiegava di aver affrontato l'argomento con la massima chiarezza, facilità e brevità ...
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LAPPOLI (Pollio Lappoli, Pollastra, Pollastrino, Pollio Pollastrino), Giovanni
Giovanna Checchi
Nacque ad Arezzo, da Giuliano di Bernardo, nel 1465. Al cognome Pollastra, con cui fu noto e che era usato [...] si riferisce il titolo, sul modello degli staziani Thebaidos e Achilleidos (Siena, Andrea da Piacenza, 1505; la dedica a Piero Piccolomini, in data 25 nov. 1505, è di sei mesi posteriore a quella della Catharina).
Il L. riferisce con drammaticità gli ...
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SESSA, Melchiorre
Franco Pignatti
SESSA, Melchiorre (Marchionne, Marchiò). – Nacque da Giovanni Battista, probabilmente a Venezia, dopo che il padre si era stabilito nella città per esercitare l’arte [...] edizione di Ermolao Barbaro, 1501) e in traduzione (le Epistole di Ovidio in ottava rima, 1502), umanisti (Pio II Piccolomini, De duobus amantibus, 1497 e 1504), lessici (Vocabularius italo-tedesco, 1498 e 1500), grammatiche (Donato, Ianua, 1496?, ca ...
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NERONI, Matteo
Stefano De Mieri
(Matteo da Siena). – Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo pittore senese, documentato dal 1567 al 1592.
A causa di una certa genericità delle fonti, la sua [...] dei senesi a Roma, come di «quel bel paese» che fungeva da fondale a un Presepe in terracotta plasmato da «Bandin Piccolomini». Baglione (1642, p. 44), invece, ricorda che Matteo fu «assai prattico e buono in far paesi e prospettive», e ne rammenta ...
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GALLETTI, Gustavo Camillo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Firenze il 20 genn. 1805 da Marco, patrizio fiorentino e medico (figlio a sua volta di un valente chirurgo), e dalla nobildonna Luisa [...] iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Siena, dove si legò di duratura amicizia alle famiglie Tolomei e Piccolomini e al marchese C. Torrigiani, e si laureò brillantemente il 24 giugno 1828. Un breve periodo di praticantato a ...
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GONZAGA, Galeazzo
Franco Pignatti
Figlio di Giovanni, marchese di Vescovado fratello del duca di Mantova Francesco II, e di Laura di Giovanni Bentivoglio, signore di Bologna, il G. nacque nel 1509 (non [...] nel gennaio 1541 con l'appoggio di Benedetto Varchi; Pietro Aretino, che fu accolto nel marzo, su proposta del Piccolomini. Oltre a costoro, nell'Accademia il G. ebbe occasione di frequentare letterati e filosofi come Bernardino Tomitano, Vincenzo ...
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ANGIOLIERI, Anglioliero (soprannominato Solafica, per ragioni a noi ignote)
Giulio Prunai
Nacque in Siena nella seconda metà del sec. XII da Iacopo, di nobile famiglia avente casa e torre nel popolo [...] di Pavia (di cui ignoriamo il nome); sempre nel 1227 fu partecipe alla costituzione di debito fatta dalla compagnia Cavalcanti-Piccolomini a quella di Fede di Ridolfa; dal 1230 al 1233 fu banchiere del pontefice Gregorio IX e raccoglitore, per la ...
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Gabriele Condulmer, nacque a Venezia da ricca famiglia di mercanti nel 1383, morì a Roma il 23 febbraio 1447. Agostiniano a S. Giorgio in Alga, fu dallo zio materno Gregorio XII creato suo tesoriere, vescovo [...] papi, trad. ital., I, nuova ed., Roma 1927 e gli altri storici dei papi; F. Gregorovius; G. Voigt, Enea Silvio de' Piccolomini, Berlino 1856; articoli in Archiv. stor. lomb., XII (1885); in Hist. Jahrb., XIV (1893); in Boll. soc. umbra st. pat., I ...
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JIRÁSEK, Alois
Ettore Lo Gatto
Scrittore cèco, nato il 23 agosto 1851 a Hronov, nella Boemia nord-orientale, morto a Praga il 12 marzo 1930. Dopo avere studiato storia all'università di Praga, J. si [...] della Montagna Bianca si riferisce il romanzo Psohlavci ("Teste di cani"); all'epoca della lotta dei contadini cèchi contro il conte Piccolomini nel 1775 il romanzo Skály. Gruppo a sé formano i cosiddetti "romanzi-cronache": F. L. Vek e U nás (Da noi ...
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peregrinare v. intr. [dal lat. peregrinari, der. di peregrinus: v. PEREGRINO] (aus. avere). – 1. Andare vagando qua e là, da un luogo all’altro, fuori della propria terra (in questo sign. anche, ma assai meno com., pellegrinare): Mazzini, esiliato,...
esornazione
eṡornazióne (ant. essornazióne) s. f. [dal lat. exornatio -onis], letter. – Ornamento, abbellimento retorico: Platone nel filosofare usò molto di far apparir le cose sue alte et maravigliose, con ricoprirle di allegorie, et di...