L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] erano percepiti più che degli echi nel quindicennio intercorso tra Daniele Cortis (1885) e Piccolomondomoderno – passando per Piccolomondo antico (1895) – coi loro protagonisti proiettati all’ideale della democrazia cristiana, antidoto all’egoismo ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] Il consapevole modello di Rousseau è la pòlis, il piccolo S. abitato da cittadini virtuosi e interessati alla sua Per un altro verso questo dualismo si estende a tutto il mondomoderno-borghese e si trasforma anche in polemica contro l’assolutismo ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] Dorst (n. 1925: Herr Paul, 1993). La crisi del mondomoderno, intanto, prende forma anche in una visione apocalittica. Ciò con la raccolta al-Kibār wa 'l-siġār (1968, Grandi e piccoli) e nel 1993 ha pubblicato il romanzo Buyūt warā' al-ašǧar ...
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MATEMATICA
Federico Enriques
Matematica, o matematiche (gr. τὰ μαϑηματικά da μάϑημα "insegnamento") significa originariamente "disciplina" o "scienza razionale". Questo significato conferirono alla [...] come intermediaria fra la cultura classica e il mondomoderno. Per apprezzare il contributo che gli Arabi hanno così il vero punto non sarà più un granellino di sabbia, di piccola o minima estensione, bensì un segno, qualcosa d'inesteso che Euclide ...
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Religioni
Massimo Introvigne
Nuove religioni
Problemi di terminologia
Le problematiche relative alle nuove r. sono nate in ambiente cristiano occidentale e soltanto in seguito si sono estese anche a [...] destino dell'umanità e la fine del mondo, la diffusione di nuovi movimenti di r. tradizionali non siano adatte all'uomo moderno e alla sua mentalità scientifica, e sia rinvia, quanto a numero di aderenti, a piccole o piccolissime realtà. Più che di un ...
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Industria
LLuciano Cafagna
di Luciano Cafagna
Industria
sommario: 1. Premessa. 2. Industria, macchine e divisione del lavoro. 3. La rivoluzione industriale. 4. I modelli del processo d'industrializzazione [...] avvento dell'industria moderna, applicazioni assai limitate nelle attività economiche, e comunque su piccola scala. La caratteristiche interne e per i modi della sua diffusione nel mondo, lo sviluppo industriale pone una serie d'interrogativi. Questi ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] unica eccezione di rilievo sia rappresentata da un piccolo gruppo sociale, e cioè gli architetti e ., Melchiorre, V., Morra, G., Quinzio, S., Servier, J., L'utopia nel mondomoderno, Firenze 1969.
Baczko, B., Lumières de l'utopie, Paris 1978 (tr. it ...
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Filosofia
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. [...] indefinito progresso del sapere, o è un accidente transitorio su un piccolo pianeta sul quale la vita dovrà un giorno divenire impossibile? Il del posto della scienza e del suo significato nel mondomoderno. D'altra parte si radicava lì, nella ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] grandemente indebitati verso i loro predecessori e il tutto progredisce a piccoli passi" (v. Agassi, 1963, p. 31). Copernico , A. N., Science and the modern world, Cambridge 1926 (tr. it.: La scienza e il mondomoderno, Milano 1945).
Whittaker, E. T ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] in una essenza impalpabile, il borghese che conquista il mondomoderno, che passa da una mano all'altra con una al figlio l'aratro, lo manda in città e gli compra un piccolo impiego". Inurbato, il neo-borghese si disamora ai problemi produttivi della ...
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steampunk s. m. Corrente narrativa che introduce, non di rado con ironia, elementi di fantascienza o fantasy all’interno di scenari storici reali o fittizi, nei quali si immagina che la civiltà tecnologica si sia sviluppata restando esclusivamente...
senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...