METAFORA (dal gr. μεταϕορά "trasferimento; metafora"; lat. metaphora)
Bruno MIGLIORINI
La retorica antica chiamò metafora quella figura che consiste nel trasferire un termine da quel concetto a cui propriamente [...] il linguaggio, come ben vide G. B. Vico, il quale, sottolineando l'aspetto intuitivo della metafora, la defini "una picciola favoletta".
Metafore vive sono quelle in cui ancora si percepisce, accanto al significato traslato, quello proprio, come nel ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] nato e vissuto per tanti anni nella città di Pesaro fu per lui "una disgrazia gravissima rispetto agli studi i quali in tanta picciola unione di uomini non rinvengono né il vigore, né la latitudine, né l'esercizio loro convenienti" (ibid., p. 42).
Il ...
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Cappelli, Giuseppe
Giuseppe Izzi
, Traduttore in veneziano del poema dantesco (La D.C. di Dante Allighieri tradotta in dialetto veneziano e annotata da Giuseppe Cappelli, Padova 1875). Il C. con la [...] tono generale della traduzione, è da dire che essa oscilla tra un moralismo alla Gaspare Gozzi, che s'insinua ad esempio nell'orazion picciola di Ulisse (" Che omeni se', mo via, considerè; No za a viver da bestie destinai, Ma per saver de più che no ...
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successione
Alessandro Niccoli
Nell'appello rivolto al lettore a non scoraggiarsi alla vista della pena inflitta in Purgatorio ai superbi, ma a pensare a " quello che verrà dopo di essa ", cioè alla [...] è sempre uno, ma è molti, e finito l'uno, viene l'altro; sì che... non è crescere lo suo dilatare, ma successione di picciola cosa in grande cosa (IV XIII 1). Invece, quello… de la ricchezza è propriamente crescere, ché è sempre pur uno, sì che nulla ...
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Catilina, L. Sergio (Catellina)
Clara Kraus
, Personaggio della Roma repubblicana (n. verso il 108 - m. in battaglia a Campo Piceno, presso Pistoia, nel 62 a.C.) al cui nome è legata la congiura contro [...] potesse aver sventato le macchinazioni di un nobile come C.: E non puose Iddio le mani quando un nuovo cittadino di picciola condizione, cioè Tullio, contra tanto cittadino quanto era Catellina la romana libertà difese?
Un accenno indiretto a C. è in ...
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PITTERI, Riccardo
Guido Mazzoni
Poeta, nato il 20 maggio 1853 a Trieste, morto a Roma il 24 ottobre 1915. Fu uno dei più nobili propugnatori d'italianità nella Venezia Giulia, un caldo intonatore di [...] dall'italiana Trieste contro lo straniero.
Bibl.: In memorie di R. P., nell'Annuario del Liceo femminile comunale di Trieste, 1921; G. Picciola, Letterati triestini, 2ª ed., Bologna 1894; id., Poeti d'oltre i confini (antologia), Firenze 1914. ...
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orazione
Federigo Tollemache
. Il vocabolo, d'impiego ovviamente aulico, assume nell'opera dantesca vari significati, ora di ascendenza classica, ora di chiara eco ecclesiastica.
Ricorre, anzitutto, [...] e in Pd XIV 22 così, a l'orazion pronta e divota, / li santi cerchi mostrar nova gioia. L'o. di Ulisse è detta picciola a causa della sua concisione, quella di Beatrice, invece, è pronta perché fatta subito dopo il discorso di Tommaso e divota perché ...
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BADARACCO, Giuseppe
Gian Vittorio Castelnovi
Nacque a Genova, secondo il Ratti nel 1588, ma questa data è da ritenersi anticipata. Dopo aver ricevuto un'istruzione adeguata al rango della cospicua famiglia [...] potevano dare; ed egli stesso, che programmaticamente nelle sue biografie menziona soltanto queste ultime, non poteva citare che "una picciola tavolina - breve saggio del di lui sapere - situata nel vicolo ove si vendono armi, sopra una bottega" e ...
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dialettica
Cesare Vasoli
D. parla specificamente della d. (il cui termine ricorre quattro volte) in Cv II XIII 8, 11-12, là dove illustra la simbolica corrispondenza dei primi sette cieli con le sette [...] e la dialettica: E lo cielo di Mercurio si può comparare a la Dialettica per due proprietadi: che Mercurio è la più picciola stella del cielo, ché la quantitade del suo diametro non è più che di dugento trentadue miglia, secondo che pone Alfagrano ...
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ardito
Lucia Onder
. Il participio passato del verbo, con valore di aggettivo, s'incontra in undici luoghi della Commedia. Ha valore intensivo e indica normalmente la qualità di audacia eccessiva nell'affrontare [...] 90 Vien tu solo, e quei sen vada / che sì ardito intrò per questo regno; in Pd XXIII 68 non è pareggio da picciola barca / quel che fendendo va l'ardita prora, orgogliosa allegoria per " l'altiera mente " di D. (Vellutello), che ha osato trattare un ...
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picciolo2
pìcciolo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. a. Nome del denaro ridotto di peso e di valore, quando furono coniati i primi grossi (v. piccolo2). b. Moneta fiorentina del valore di un quarto di quattrino: trovai ch’egli...