OBERDAN, Guglielmo
Eva Cecchinato
Daniele Ceschin
OBERDAN, Guglielmo. – Nacque a Trieste il 1° febbraio 1858 da Valentino Falcier e da Josepha Maria Oberdank.
Il padre era un panettiere originario [...] due giovani e il ferimento di una quindicina di persone. Nei giorni successivi Oberdan confidò a Salomone Morpurgo e a Giuseppe Picciola di essere stato lui a commettere materialmente l’attentato, di aver gettato in mare un’altra bomba e di essersi ...
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cesura
Gian Luigi Beccaria
. La struttura ritmica del verso, com'è noto, non è fondata unicamente sul numero delle sillabe e sugli accenti; il verso presenta delle pause interne. A parte le pause grammaticali [...] pause sensibili ne abbiamo in D. moltissimi in cui la posizione della c. non è chiaramente definibile, tipo a questa tanto picciola vigilia; poscia che tai tre donne benedette, ecc. Non è più avvertibile quando le parole non finiscono nel luogo dove ...
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o (oh; ohi)
Riccardo Ambrosini
1. Delle particelle interiettive o, oh e ohi l'uso è limitatissimo nella Vita Nuova (7 volte o, 5 oi), nelle Rime (5 volte o e 6 oh) e nel Convivio (11 volte o, 21 oh) [...] quello di If XXIII 109 O frati, i vostri mali - ove D. si rivolge ai frati godenti - e anche di XXVI 112, nella orazion picciola (v. 122). di Ulisse.
Anche l'uso di sostantivi astratti nell'appello è minore nell'Inferno (X 4 O virtù somma; XIV 16 O ...
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Arti liberali
Vittorio Russo
L'esperienza intellettuale di D. appare chiaramente improntata dalla concezione del sapere e della cultura medievale, che suddivideva l'oggetto complessivo della conoscenza [...] , delle altre scienze, in quanto procede con più sofistici e probabili argomenti più che altra, così come Mercurio è la più picciola stella del cielo, e più va velata de li raggi del Sole che null'altra stella. La Rettorica è soavissima di tutte ...
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Valletta dei principi
Silvio Pasquazi
La parte inferiore della montagna del Purgatorio, dopo un primo e un secondo ripiano, o cinghio, verso sinistra face di sé grembo (Pg VII 68), e forma una cavità, [...] fonte della tentazione dei principi della V. il XLII Sermone di s. Bernardo); L. Pietrobono, Dentro e d'intorno la picciola vallea dell'Antipurgatorio, in Saggi danteschi, Torino 1954, 203-223; G. Petronio, Il canto VIII del Purgatorio, in Lect ...
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FALIER, Ludovico
Renata Targhetta
Nacque a Venezia, a S. Aponal (S. Apollinare), sestiere di S. Croce, nel 1478, da Tommaso di Pietro e da Orsa Duodo di Pietro di Cristoforo. Aveva appena dieci anni [...] un tempo violenti e cordiali, materialisti eppure appassionati di teologia, "della quale fanno oggidì professione non picciola, avendo opinioni totalmente contrarie alla Romana Chiesa, ed alla giornata s'augumenterebbero, se non fussero purgati col ...
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CIPPICO, Antonio
Sergio Cella
Nacque a Zara il 20 marzo 1877, da famiglia comitale trasferitasi nel XIII secolo da Roma a Traù, figlio di Venanzio, magistrato della Corte d'appello, e di Carolina Salghetti-Drioli. [...] pp. 141-46; XIV (1939), 156, pp. 477 ss.; A. Tamaro, La Vénétie Julienne et la Dalmatie, Roma 1919, III, p. 653; [G. Picciola], Poeti ital. d'oltre confine, Firenze 1919, pp. 216-22; Chi è?, Roma 1931, p. 194; C. Starace, Il fondo dalmata C.-Bacotich ...
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libertà (libertade; libertate)
Bruno Bernabei
È tra i vocaboli centrali del mondo dantesco, pervaso dall'ideale della l., dalle prime opere fino alla Commedia, dove continuamente presente è la tensione [...] e che i suoi cittadini difesero dalle trame dei congiurati: E non puose Iddio le mani quando uno nuovo cittadino di picciola condizione, cioè Tullio, contra tanto cittadino quanto era Catellina la romana libertà difese?
Bibl. - R. Murari, D. e Boezio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’ambito cinquecentesco della corte, che richiede una teorizzazione letteraria [...] molti che sarebbono atti, e credo che ogni volta che vorranno, riuscirà loro il farlo bene: e di già se ne vede non piccioli segni. Quanto a l’esser la lingua atta a riceverle perfettamente, ti dico io bene risoluto, che la nostra lingua è attissima ...
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volgere (volvere)
Domenico Consoli
Raro il latinismo ‛ volvere ', che appare una volta nelle Rime, due volte nel Convivio e cinque volte nella Commedia, di cui una in rima. Rimarchevoli le forme volgiànci [...] II II 2 " quantas... / Pontus versat harenas) ".
Per Cv II III 16 sì come la grande spera due poli volge, così questa picciola, che richiama il ruotare di una sfera attorno al suo asse (i poli), il Busnelli propone la spiegazione " aggira, circuisce ...
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picciolo2
pìcciolo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. a. Nome del denaro ridotto di peso e di valore, quando furono coniati i primi grossi (v. piccolo2). b. Moneta fiorentina del valore di un quarto di quattrino: trovai ch’egli...