La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] di fonti scritte sviluppatesi dall'Antichità, dall'Historia plantarum di Teofrasto (m. 287 a.C.), ove erano state classificate circa 500 piante e che influenzò le opere di Crateo e Diocle (IV sec. a.C.), Plinio (23-79), sino a Girolamo Fracastoro ...
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Farmacista (Spilamberto 1662 - Venezia 1729). Coltivò, a Venezia, gli studî naturalistici e medici con tale successo che dalla Repubblica Veneta fu nominato medico fisico. Vivente, pubblicò varî lavori [...] gli Opuscula botanica posthuma, lavoro nel quale Z. illustra i suoi viaggi botanici nel Veneto e nell'Istria, e nel 1735 la Istoria delle piante che nascono ne' lidi intorno a Venezia, che è una delle opere più importanti per la flora del Veneto. ...
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Medico (Minden, Vestfalia, 1598 - Padova 1649). Compiuti gli studî medici a Vienna, si recò poi a Venezia, dove divenne (1627) insegnante di anatomia del Collegio medico. Nel 1632 fu chiamato alla cattedra [...] soltanto all'insegnamento della chirurgia e della botanica. Recatosi nel 1648 in Oriente per un viaggio di studî, portò in Italia molte piante rare. La sua opera più importante, Syntagma anatomicum (1641), ebbe una serie di edizioni e traduzioni. ...
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Medico e naturalista (Pienza 1746 - Pisa 1822). Si perfezionò in medicina a Montpellier e a Parigi. Nominato ministro residente a Versailles, fu poi chiamato in patria dal granduca Pietro Leopoldo di Toscana, [...] e fu prof. di botanica, storia naturale e chimica all'univ. di Pisa. Notevoli fra le sue opere i 3 voll. dei Viaggi per la Toscana (1795-1806), nei quali descrisse parecchie centinaia di piante della regione, e numerosissimi minerali. ...
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Eredita biologica
Giuseppe Montalenti
di Giuseppe Montalenti
Eredità biologica
sommario: 1. Concetti generali: a) introduzione: concetti tradizionali di eredità; b) il mendelismo; c) carattere e norma [...] esempio quello che determina la corea di Huntington, in età relativamente avanzata, tra i quaranta e i cinquant'anni. Nelle piante e in molti animali la temperatura a cui sono sottoposti durante lo sviluppo può far variare la dominanza di un allele ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] meristematiche che non mostra neppure un accenno di differenziazione in fusto, radice e foglie. L’e. è accompagnato in certe piante dall’albume o anche dal perisperma. Nelle Pteridofite, è detto e. il primo stadio di sviluppo dello sporofito, e si ...
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Le civilta precolombiane. La medicina azteca
Bernard Ortiz de Montellano
La medicina azteca
Chiamiamo azteca quella civiltà di lingua nahuatl che, stanziata nel bacino messicano con il suo centro a [...] 'uso popolare ed è il livello più basso di convalida; per esempio, l'esistenza di resoconti paralleli sull'impiego di una pianta per lo stesso scopo da parte di popolazioni diverse e distanti, tra le quali la diffusione sia stata improbabile, aumenta ...
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uncino Arnese di metallo, ricurvo e per lo più adunco, che serve per afferrare o appendere qualcosa. anatomia Struttura a forma di uncino. U. vertebrali Apofisi delle vertebre cervicali. U. dell’ippocampo [...] a sostegni; gli u. hanno origine varia, così in certe Bignoniacee sono dati dall’apice di foglioline, in altre piante da rami sterili dell’infiorescenza, nelle lappole dall’apice delle brattee dell’involucro del capolino, su vari frutti e semi ...
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Medico greco (sec. 1º d. C.), autore di un'opera Sul nutrimento dagli animali (Περὶ τῆς ἀπὸ τῶν ζῴων τροϕῆς), di cui abbiamo una parte conservata in Oribasio; fu una delle fonti di Plinio il Vecchio. Compose [...] anche un'opera sui rimedî che si possono ricavare dai corpi degli animali e dell'uomo, piena di superstiziose fantasie, un lessico di gemme (di cui abbiamo frammenti), un libro sui nomi delle piante, ecc. ...
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genetica e malattie genetiche
Antonio Fantoni
La scienza che studia l’ereditarietà
I progressi della genetica, nata nell’Ottocento con Gregor Mendel, ci hanno permesso di capire come i geni paterni [...] due alleli di ogni genitore va a costituire il nuovo zigote, e quindi in questo incrocio l’allele G grande della pianta gialla e l’allele g piccolo di quella verde formano il nuovo genotipo Gg, definito eterozigote, perché entrano nello zigote due ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...