Piante della più vasta famiglia di Angiosperme Dicotiledoni (ca. 20.000 specie), chiamate anche Composite. Sono per lo più erbe, di rado arbusti o alberi, di aspetto molto vario, particolarmente abbondanti [...] nelle regioni temperate. Elemento tipico della famiglia è l'infiorescenza a capolino. Ne fanno parte specie commestibili (per es. lattuga, cicoria, carciofo) e ornamentali (per es. margherita, gerbera, ...
Leggi Tutto
Piante che sopravvivono agli incendi o sono favorite da questi perché provviste di organi di sopravvivenza particolarmente resistenti (come bulbi, tuberi e rizomi delle geofite) o di fogliame facilmente [...] infiammabile, che agevola il rapido passaggio delle fiamme, assicurando in tal modo la sopravvivenza dei cespi basali, da cui, al sopraggiungere delle piogge, vengono rapidamente emessi nuovi polloni. ...
Leggi Tutto
Tessuto parenchimatico ricco di ampi spazi intercellulari, nei quali è immagazzinata aria; si trova in diversi organi di piante acquatiche o palustri, per es. nel picciolo delle ninfee, nel fusto dei giunchi, [...] o nei frutti della castagna d’acqua ...
Leggi Tutto
Piante fossili note dal Devoniano al Carbonifero, costituenti un ordine di Pteridofite Equisetine, dette anche Calamitali (sinonimo di Equisetali). Sono simili agli Equiseti, ma molto più grandi, arborescenti, [...] con fusto ad accrescimento secondario rilevante ...
Leggi Tutto
Ramo della biologia che studia gli organismi vegetali sotto tutti i punti di vista: struttura, funzioni, forme e comunità.
Origini, prime classificazioni, applicazioni
Origini. Benché l’interesse per [...] vegetale si può dire si siano sviluppate nel 19° sec. e lo stesso è avvenuto per la conoscenza approfondita delle piante dette ‘inferiori’ quali alghe, funghi, licheni, muschi. Questo divario è stato in gran parte colmato con la convergenza delle ...
Leggi Tutto
Piante transgeniche e loro applicazioni nelle agrobiotecnologie
Maarten J. Chrispeels
(Department of Biology, University of California San Diego, California, USA)
Uwe Sonnewald
(Institut für Pflanzengenetik [...] acidi grassi varia fra gli 8 e i 20 residui, ma le catene a 16 o 18 residui sono le più comuni nelle piante superiori. Si conoscono più di 200 tipi di acidi grassi di origine vegetale, ma solo quelli contenenti gli acidi laurico, palmitico, stearico ...
Leggi Tutto
Insieme dei fenomeni che insorgono nelle piante in relazione al fotoperiodo, cioè alla lunghezza del periodo diurno di luce (non all’intensità della luce); dal fotoperiodo sono regolate molte funzioni, [...] ) il fotoperiodo non ha azione determinante, in altre (longidiurne e brevidiurne) la fioritura dipende decisamente da esso. Le piante longidiurne fioriscono solo se la lunghezza del periodo luminoso oltrepassa un dato limite (di solito 12-15 ore) e ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: scienze della vita. Botanica
Mauro Zonta
Botanica
Nel mondo arabo medievale, non esisteva una vera e propria botanica, ossia una scienza autonoma dedicata a uno studio sistematico [...] noto scritto lessicografico dell'XI sec., il Kitāb al-Muḫaṣṣaṣ (Libro scelto) di Abū 'l-Ḥasan ibn Sīda (m. 458/1066):
Tutte le piante sono di tre specie: di una, durante l'inverno, restano sia la radice, sia i rami; di un'altra, l'inverno fa perire ...
Leggi Tutto
Complesso delle specie vegetali, spontanee o inselvatichite, che vivono in un dato territorio. La complessità del mondo vegetale e i limiti umani fanno sì che i ricercatori circoscrivano i loro studi a [...] vol., 1976) e S. Pignatti (Flora d’Italia, 3 vol., 1982).
La floristica è la parte della botanica che inventaria le piante di un dato territorio e indica l’area occupata da ciascuna specie, i caratteri delle stazioni, la frequenza e l’abbondanza, l ...
Leggi Tutto
In botanica, si dice di piante o di organi vegetali che stiano fuori del terreno. Tipicamente e. è il germoglio (caule e foglie) delle piante superiori, detto anche asse e.; spesso anche i cotiledoni, [...] durante il germogliamento, diventano e., come nel fagiolo e nel ricino ...
Leggi Tutto
pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...