Antropologia
C. matrimoniali Suddivisioni esogamiche (meglio note come fratrie o, se in numero di due, metà) in cui si ripartisce la società, indipendentemente dalla divisione della società medesima [...] compresa tra la divisione (o phylum) e l’ordine. Le c. sono indicate di norma dalla desinenza -opsida per le piante vascolari, -phyceae per le alghe, -mycetes per i funghi, -lichenes per i licheni, ma spesso si conservano altre denominazioni: per ...
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Nome generico di sostanze odorose e spesso di sapore gradevole, usate come profumi o per condimento, come le spezie. Gli a. sono naturali o artificiali: i primi preesistono nelle sostanze aromatiche o [...] non va confuso con l’a. che emana dai vini recenti e poi si attenua fino a scomparire.
Botanica
Piante aromatiche Piante, appartenenti a numerose famiglie, contenenti, in tasche lisigene, peli ghiandolari o altri organi, sostanze volatili, spesso di ...
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Nome comune di Eruca sativa (v. fig.), erba annua della famiglia Brassicacee; ha fusto alto fino a 50 cm, con rami allungati, terminanti in lunghi racemi, foglie basali lirate, tenere, grassette, le cauline [...] ed è coltivata negli orti perché le foglie, aromatico-piccanti, si usano in insalate.
Si chiamano r. anche altre piante della stessa famiglia, anch’esse eduli, con odore e sapore simili, per es., Diplotaxis muralis e Diplotaxis tenuifolia ...
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Biologia
Organismo eucariote, filamentoso, immobile, che trae il proprio nutrimento da altri organismi, vivi o in decomposizione. I f. si differenziano dagli organismi animali perché privi di apparati [...] : zolfo, polisolfuri, metalli pesanti e composti organici. Lo zolfo è tossico per molti f. mentre non lo è per le piante superiori e per gli animali a sangue caldo; si applica sotto forma di zolfo finemente suddiviso e preferibilmente associato a ...
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Pianta erbacea delle Brassicacee (Brassica napus var. arvensis; v. fig.), spesso confusa con la variante oleifera, più propriamente detta ravizzone. Pianta, annua o bienne, con radice fittonante, fusto [...] per l’aspetto delle foglie e per i semi più grossi, più oleosi e di colore più scuro. È la più importante delle piante oleifere coltivate nell’Europa centrale e settentrionale; in Italia si coltiva specialmente nel Veneto. Costituisce anche una buona ...
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L’ultima classe del sistema sessuale di Linneo (che la chiamò Cryptogamia), nella quale erano inclusi tutti i vegetali con organi riproduttivi non palesi, ma supposti (Alghe, Funghi, Licheni, Briofite, [...] gruppi, C. e Fanerogame, termini non formali della sistematica moderna, che distribuisce le C. in varie divisioni (Schizofite, Clorofite ecc.). Attualmente il termine C. serve a scopo pratico, quando si vuole indicare tutte le piante non Fanerogame. ...
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Pianta (Petroselinum hortense; v. fig.) bienne o perenne, coltivata come pianta annua, della famiglia Ombrellifere; ha radice fusiforme, biancastra, foglie verde cupo, le basali triangolari, bipennatosette [...] le varietà coltivate per le foglie (notevole la varietà detta p. crespo, che ha foglie increspate), e tuberosum, comprendente le piante coltivate per la radice più o meno tuberizzata.
Il p. si semina in piena terra e dopo tre mesi si comincia la ...
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Ordine di Funghi Ascomiceti distinto per il corpo fruttifero, detto pseudotecio, e gli aschi singoli in concettacoli separati l’uno dall’altro da pareti di ife simili a parafisi. Lo pseudotecio è simile [...] , caratterizzata da uno pseudotecio rotondeggiante, appartengono molti generi, di cui parecchi con specie dannose a piante coltivate: Venturia, Pleospora, Physalospora, Ophiobolus ecc. Quasi tutti i Funghi si moltiplicano anche per conidi ...
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Genere di protisti dell'ordine delle Peronosporali, parassiti della famiglia Peronosporacee. Comprende 75 specie e si distingue per i conidiofori, che escono dagli stomi delle foglie quasi a ciuffetti; [...] Peronosporali con riproduzione simile a quella delle Saprolegniali.
Con il termine p. si indicano le malattie prodotte nelle piante coltivate dalle varie specie di P. e da altri protisti dell’ordine Peronosporali (peronospora della lattuga, della ...
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Piccolo albero (Prunus persica; v. fig.) della famiglia Rosacee Prunoidee, coltivato per i suoi frutti (pesche) e talvolta anche come pianta ornamentale per i suoi fiori di color roseo chiaro o cupo. È [...] subaridi e calcarei), sul susino (mirabolano, damaschino ecc.), sull’albicocco, adottando piante di un anno allevate in vivaio, oppure piante selvatiche da innestare a dimora, o piante innestate a giugno sulle branche già formate, e con la semina del ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...