Nome comune di diverse piante della famiglia Fabacee, appartenenti ai generi Genista, Spartium, Cytisus ecc. La g. comune, chiamata anche g. odorosa o di Spagna (Spartium iunceum; fig. A) è un arbusto [...] alto fino a 5 m, con rami verdi giunchiformi, cilindrici; ha foglie semplici e scarse che cadono all’inizio dell’estate, fiori profumati in racemi con corolla grande giallo-dorata, legume lineare schiacciato ...
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fitoterapia
Roberto Raschetti
Pratica medica che utilizza piante medicinali nella prevenzione e cura delle malattie. L’uso per scopi medici delle piante è antichissimo e deve essere inquadrato in un [...] e i prontuari di numerosi paesi industrializzati contemplano al loro interno la presenza di preparati a base di estratti di piante medicinali. Non vi sono molti dubbi sul fatto che i prodotti a base di erbe possano mostrare una specifica attività ...
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tela botanica Mal della t. Malattia delle piante determinata dal fungo deuteromicete Sclerotinia libertiana, nella sua forma miceliare e conidica, piuttosto frequente su piantine coltivate nei semenzai [...] e nelle serre. Il nome è dovuto al micelio, che si sviluppa sulle piantine con aspetto simile a una t. di ragno. medicina In anatomia, t. sottocutanea (o subcutanea) Tessuto connettivo lasso, disposto ...
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Agraria
Attrezzo per il taglio delle piante erbacee, già in uso nell’età neolitica, quando si usarono f. di silice, poi in bronzo e quindi in ferro. Ha forme diverse secondo gli usi. Si distinguono la [...] f. per cereali o messoria o falciola (fig. A) e la f. per foraggi o fienaia (B). La prima ha la lama stretta e curvata a circolo, e manico di legno breve, per essere impugnata con la destra mentre con ...
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Botanica
Nome comune di alcune malattie delle piante provocate da parassiti molto diversi, che si manifestano sotto forma di piccole areole depresse, alla superficie di vari organi, generalmente tuberi [...] e frutti. Le forme più frequenti di s. nei vegetali sono la s. delle pere e la s. delle mele, dette più comunemente ticchiolatura (➔). La s. degli agrumi, non segnalata in Italia, colpisce particolarmente ...
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(o Urticacee) Famiglia di piante Dicotiledoni, ordine Rosali alla quale appartengono quasi 600 specie. Le O. comprendono piante erbacee o, più raramente, legnose, con foglie stipolate; i fiori sono minuti, [...] o meno pubescenti e cosparse dei caratteristici peli urticanti, che producono irritazione sulla pelle di chi tocca la pianta (fig. 2). Prediligono suoli ricchi di sostanze azotate, dunque sono frequenti in incolti, margini boschivi, ovili ed ambienti ...
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Liquido, umore esistente dentro le varie parti delle piante e specialmente nei frutti. Per estensione, nome di liquidi diversi secreti da tessuti animali o in essi contenuti. agraria In arboricoltura, [...] acidi. I s. acquosi hanno più diretta importanza farmacologica e si differenziano in s. acquosi erbacei, se ottenuti da piante erbacee; zuccherini se ottenuti da sostanze zuccherine non contenenti acidi (per es., barbabietole); acidi, ottenuti quasi ...
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La scienza in Cina: i Ming. Uno sguardo sul mondo naturale
Georges Métailié
Uno sguardo sul mondo naturale
La principale caratteristica dei testi che i letterati cinesi hanno dedicato al mondo della [...] 'nate da un uovo'. Il loto e l'euriale nascono dall'umidità. I funghi nascono per trasformazione. Questa è una catalogazione delle piante in quattro categorie. Anche se si dice che 10.000 possono essere le cose (wu) e che non è possibile arrivare a ...
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Botanica
Parte periferica del fusto e della radice delle piante Si distinguono una c. primaria e una secondaria; la prima consta dei tessuti (parenchimi, tessuti meccanici ecc.) che stanno fra l’epidermide [...] scorza, detta anche c. morta o ritidoma, per distinguerla dalla parte ancora viva della c. secondaria, detta c. viva. Nelle piante legnose, per c. (in commercio anche scorza) s’intende il complesso della c. viva e della morta; essa si stacca ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...