Il protrarsi nel tempo per una durata notevole e senza variazioni considerevoli.
Botanica
Si dice persistente un organo che si mantiene sulla pianta per un tempo assai più lungo del normale, per es., [...] per corolla, stilo, pappo ecc. Le foglie persistenti sono quelle che restano verdi per più di un periodo vegetativo; le piante con tali foglie si dicono sempreverdi.
Ecologia
In ecologia di popolazioni, la capacità, da parte di una popolazione, di ...
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In biologia, processo cariocinetico che determina, in alcune cellule, la riduzione dei cromosomi dal numero diploide 2n al numero aploide n, necessaria poiché, con la riproduzione sessuale e la fusione [...] germinali (gametogenesi): i gameti sono aploidi, tutte le altre cellule diploidi (m. gametica o terminale). Nella gran parte delle piante avviene in uno stadio intermedio del ciclo (m. sporica o intermedia), così che vi è un’alternanza di generazioni ...
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Esaossicicloesano, C6H12O6, noto in 9 forme isomere che si distinguono per la disposizione che gli atomi di idrogeno e i gruppi ossidrili assumono rispetto al piano dell’anello dei sei atomi di carbonio; [...] Tra gli isomeri che si trovano in natura, la cis-1,2,3,5-trans-4,6-i. è quello più diffuso: si ritrova nelle piante sotto forma di acido fitico e dei sali di calcio e di magnesio (fitina), come etere monometilico e dimetilico e nel corpo umano (cuore ...
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CARRADORI, Giovacchino
Isabella Sermonti Spada
Nacque a Prato il 6 giugno 1758 da Iacopo e Maria Veronica Lapini. Appartenente a una famiglia di umile condizione economica, per potersi dedicare agli [...] dal terreno il prodotto più utile, il C. rispose, nel suo libro, indicando la composizione dei terreni fertili e delle piante, illustrando lo sviluppo delle sementi, i principi della germinazione e l'uso dei concimi. Il C. dava molta importanza alla ...
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ORTA, Garcia da
Medico portoghese, nato alla fine del sec. XV o all'inizio del XVI; se ne ignora la data di morte. Studiò ad Alcalá presso il botanico Antonio de Lebrija dedicandosi particolarmente alla [...] fu inviato come medico di corte nelle Indie portoghesi dove rimase trent'anni. Si dedicò particolarmente allo studio delle piante medicinali e delle droghe (pepe, manna, oppio, aloe, stramonio, ecc.); raccolse un abbondante materiale di studio della ...
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Anatomia
Liquido chiaro che imbeve i tessuti organici e che circola nelle lacune e nei vasi linfatici dei Vertebrati. La l. dei Vertebrati si divide in l. interstiziale e l. circolante o l. propriamente [...] e due correnti di trasporto. Le due regioni sono concentriche e coassiali. La collocazione delle due regioni è ben individuata nelle piante legnose, in cui lo xilema è la massa del legno con le sue cerchie di accrescimento annuale, mentre il floema ...
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Ossiacido, di formula C6H4(OH)(COOH), derivabile dall’acido benzoico per sostituzione dell’idrogeno in posizione orto al carbossile con un gruppo ossidrilico; fu estratto nel 1830 dalla salicina ed è stato [...] tulipani, nei giacinti, nelle violette, nell’uva, nelle fragole, come pure, sotto forma di estere metilico, in diverse piante. Solido cristallino, aghiforme, incolore, inodore, di sapore agrodolce, poco solubile in acqua, molto solubile in alcol e in ...
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Ordine di Batteri, detti anche Micobatteri (Actinomycetales o Mycobacteria), comprendente forme unicellulari a bastoncino, corto o lungo, spesso a filamento molto lungo e sottile (diam. 0,5-1 μm), ramificato [...] ontani, eleagni, Myrica gallae ecc., sulle cui radici determinano la formazione di galle; si ritiene che forniscano alle piante legnose sostanze organiche azotate, essendo capaci di fissare l’azoto atmosferico.
La posizione sistematica degli A. non è ...
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Agraria
Aggiunta a un terreno e alle sementi di materiale batterico (Bradyrhizobium japonicum) per favorire la fertilizzazione delle colture. Il processo, stimolato dalla diffusione della soia in Italia, [...] . Alcuni funghi formano micorrize aspecifiche (denominate endorrize) in grado di aumentare la capacità di insediamento delle piante in terreni sterili o marginali, rendendoli quindi coltivabili. L’i. è praticata anche nell’insilamento.
Specifici ...
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Scienza indiana: periodo classico. La medicina ayurvedica
Antonella Comba
La medicina ayurvedica
La medicina come Veda
Nel subcontinente indiano sono nati e si sono sviluppati molti sistemi terapeutici [...] fra l'Atharvaveda e la medicina ci sono molti elementi comuni, in particolare il lessico anatomico, l'uso di alcune piante officinali, vari dati di fisiologia e patologia (v. cap. VII), ma è soprattutto evidente che entrambi si presentano come saperi ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...