Umanista e medico (Segovia 1499 - ivi 1560). Studiò a Salamanca, a Parigi, a Toledo e insegnò all'univ. di Alcalá de Henares; fu medico di Carlo V e poi di papa Giulio III. Tradusse varie opere di Aristotele, [...] di Galeno, e delle opere di Galeno compose un Epítomes (1574). Ma l'opera più importante è un trattato sulle piante, sui minerali e su materia farmaceutica (Pedacio Dioscórides Anazarbeo, 1555), munito di un glossario botanico in dieci lingue; opera ...
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CORTUSO (Cortusi, Cartusi), Giacomo Antonio
Augusto De Ferrari
Nacque a Padova nel 1513 da Matteo, nobile padovano, e da Orsolina da Leon.
La famiglia, per aver appoggiato Venezia nella guerra con i [...] arricchire l'Orto di nuove specie, sicché pare che alla fine del secolo esso ne contasse più di duemila; tra l'altro il C. piantò il cedro del Libano, che dunque venne introdotto in Europa prima del sec. XVII: il C. ne parlò al Clusio in una lettera ...
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Agronomo italiano (Sanremo 1875 - ivi 1951); dal 1901 al 1925 diresse diverse stazioni agrarie, anche all'estero (Messico, Cuba: qui fondò una stazione sperimentale per lo studio della canna da zucchero), [...] propaganda promosse l'adozione di varie pratiche agrarie, nuove o poco note; si occupò della coltivazione di piante utili, specialmente subtropicali, e in modo particolare della floricoltura nella Riviera Ligure. Pubblicò le riviste La Costa ...
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Botanico (Padova 1474 - ivi 1558); fu il primo lettore dei Semplici dell'università di Padova (dal 1533 al 1549), dove nel 1545 fondò l'orto medicinale e raccolse una collezione di droghe. Fu il primo [...] ad insegnare la farmacognosia come scienza e precisamente quale ramo delle scienze naturali, non limitandosi quindi alla semplice interpretazione dei testi classici. Autore dei Commentari dei libri delle piante di Aristotile, inediti. ...
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GIBERTINI, Dante
Roberto Anderlini
Nacque il 16 sett. 1875 a Sorbolo, nel Parmense, da Pietro, agricoltore, e da Amalia Tedeschi. Laureatosi nel 1900 in scienze agrarie, trovò impiego presso la cattedra [...] provocassero la stretta. Le varietà dovevano essere anche di taglia e di mole ridotta, per poter aumentare la densità delle piante in coltura e ottenere da 400 a 500 spighe per metro quadrato, senza correre il pericolo che tale densità predisponesse ...
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BENINI (Bennini, Bonini), Lorenzo
Fabia Borroni
Fiorentino, operante nella seconda metà del sec. XVI e ai primi del XVII a Bologna, presumibilmente dal 1570 circa, e, secondo lo Zani, a Firenze, nel [...] con molta finezza (107 tavv. datate dal 1591 al 1624), sette volumi di tavole di animali e dieci volumi di piante, fiori, frutti e, alla Biblioteca Laurenziana di Firenze (cod. Ashb. 1211), l'Ulyssis Aldrovandi opera varia inedita, quattro volumi di ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] le incrostazioni della tradizione per far riemergere le cose, la natura, fino ai più umili animali e alle più piccole piante, come se fossero stati appena scoperti dall'occhio umano. La metrica, la musica stessa del verso appare più libera, piena ...
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Scultore (Passaic, New Jersey, 1938 - Amarillo, Texas, 1973). Studiò all'Art students league di New York e al Brooklyn museum school. Dopo un esordio d'impostazione minimalista, si è volto, con una serie [...] , l'idea dei sites e dei non-sites (contenitori con frammenti di minerali e materiali, corredati da mappe geologiche, piante e fotografie del luogo di provenienza). Tra le sue più significative opere: Spiral Jetty (1970, Great Salt Lake, Utah ...
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Archeologo (n. Staines, Middlesex, 1874 - m. in treno, nel Surrey, 1931); studiò a Oxford, fu vicedirettore (1903) e direttore (1906-25) della Scuola britannica di Roma; socio straniero dei Lincei (1918). [...] ed edizione del Topographical dictionary of ancient Rome di S. B. Platner, 1929). Ricercò, raccolse e pubblicò documenti, piante e vedute rinascimentali di monumenti antichi (ora in parte nella Biblioteca Vaticana, in parte nella Scuola britannica di ...
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Geologo e botanico (Neuf-Brisach, Alto Reno, 1804 - Porrentruy 1855); prof. di matematica e di scienze naturali nel collegio di Porrentruy e poi direttore della Scuola normale del Giura. Scrisse importanti [...] 1849 pubblicò Essai de phytostatique..., nel quale mise in rilievo l'importanza della natura chimica del terreno per la distribuzione delle piante. Fra le altre opere: Système de géographie botanique (1847); Esquisses orographiques du Jura (1852). ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...