La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Medio Oriente
Massimo Vidale
Ciro Lo Muzio
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Massimo Vidale
Consistenti tracce di grano e di orzo rinvenute [...] età della Localizzazione (1900-800 a.C. ca.) furono dunque caratterizzati dall'introduzione di un numero rilevante di piante a raccolto estivo. All'agricoltura invernale si accostò così quella oggi detta di tipo ḫarīf, che permetteva di sfruttare ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Filippo Salviati
Janice Stargardt
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Roberto Ciarla
Le evidenze archeologiche [...] la gamma delle specie coltivate in epoca Han, come ad esempio i semi di lacrime di Giobbe (Coix lacryma-jobi ), una pianta erbacea i cui semi perlacei spesso sostituivano i cereali, semi di senape, di canapa e di malva, resti disidratati o parti ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo bizantino
Andrea Paribeni
Varietà e variabilità delle situazioni climatiche e geomorfologiche furono senz'altro tra i fattori che maggiormente [...] condizionarono lo sviluppo dell'agricoltura di età bizantina; persi definitivamente, con l'invasione islamica, i territori siriani e nordafricani, le terre coltivabili si ridussero in generale ad appezzamenti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il mondo vivente: le piante, gli animali e gli uomini
Antonio Clericuzio
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In questo capitolo sono trattate le dottrine dei Greci [...] è in grado di servirsene. A ogni organo è associata una funzione e a ogni funzione è preposto un certo organo. Nelle piante la finalità della natura è meno articolata, lo è maggiormente negli animali e poi ancor di più negli uomini. Imperfezioni sono ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I tipi di colture e i sistemi di produzione
L'analisi delle attività produttive dell'Italia preromana, ivi [...] compresa l'agricoltura, è abbastanza recente nella storia degli studi e risente di un ruolo privilegiato riservato agli Etruschi rispetto alle altre popolazioni preromane, riflettendo, da un lato, una ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Vicino Oriente ed Egitto
Willem van Zeist
Lucio Milano
Daniele Morandi Bonacossi
Le origini e i primi sviluppi
di Willem van Zeist
I dati archeobotanici [...] è quello di Susa, nell'Iran sud-occidentale, databile al I sec. d.C. Controverso è il ruolo del sesamo (Sesamum indicum), pianta di origine indiana coltivata per i suoi semi oleosi. I testi sumerici e accadici del III millennio a.C. fanno menzione ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Europa preistorica e protostorica
Lanfredo Castelletti
L'agricoltura non è un fenomeno autoctono in Europa. Già sul finire dell'Ottocento e agli inizi [...] , interrotta fra 2000 e 1000 anni fa.
Il mediterraneo e l'italia
Una delle due correnti principali di diffusione delle piante coltivate si diresse verso il Mediterraneo. Qual era l'assetto della vegetazione in quest'area prima, durante e dopo la ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: periodo tardoantico e medievale
Sauro Gelichi
Laura Saladino
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Sauro Gelichi
La società medievale poggiava [...] su forti basi rurali e l'agricoltura ne costituiva una delle principali componenti. Volendo schematizzare, si potrebbe sostenere che in un periodo come quello successivo alla caduta dell'Impero romano, ...
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Insieme dei fenomeni che insorgono nelle piante in relazione al fotoperiodo, cioè alla lunghezza del periodo diurno di luce (non all’intensità della luce); dal fotoperiodo sono regolate molte funzioni, [...] ) il fotoperiodo non ha azione determinante, in altre (longidiurne e brevidiurne) la fioritura dipende decisamente da esso. Le piante longidiurne fioriscono solo se la lunghezza del periodo luminoso oltrepassa un dato limite (di solito 12-15 ore) e ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo greco e mondo romano
Elizabeth Fentress
Stefania Quilici Gigli
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Elizabeth Fentress
I resti più evidenti [...] alla produzione di vino, doveva comprendere tra i 62 e i 76 iugeri per il grano destinato agli schiavi e per le piante da frutto; altri 3,5 iugeri dovevano servire alla produzione di legna, canne e vimini per i tralicci delle viti, lasciando così ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...