ALPINO (Alpini), Prospero
Giuseppe Lusina
Nacque a Marostica (Vicenza) il 23 nov. 1553 da Francesco, medico eminente, e da Bartolomea Tarsia di Padova; fu avviato dapprima al mestiere delle armi, che [...] immagina svolto fra l'autore stesso, il medico egiziano Abdella e l'ebreo Abdachim in un giardino del Cairo, dinanzi alla pianta viva, su cui gli antichi avevano tanto disputato e che egli descrive, figura e illustra in modo esauriente. Tutti i dati ...
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MALAN, Edmondo (Edmondo Dino Raul)
Antonia Francesca Franchini
Nacque a Torino il 22 marzo 1910 da Arnaldo, clinico otorinolaringoiatra dell'ateneo torinese, e da Maria Edmea Hahn, entrambi di formazione [...] artério-veineuses du talon, in La Presse medicale, LXII [1954], pp. 1447 s.; Patologia delle comunicazioni artero-venose della pianta del piede, in Boll. e memorie della Soc. piemontese di chirurgia, XXV [1955], 3, pp. 213-228; Syndromes fonctionnels ...
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CAPRA, Marcello
Giuliano Gliozzi
Nacque a Nicosia in provincia di Enna (non a Cipro, come afferma qualche fonte) nel 1510 da Giovanni Filippo, nobile siciliano.
Compiuti in Sicilia i primi studi, seguì [...] . Come egli stesso afferma nell'opera sulle epidemie (p. 125) scrisse pure un trattato sulle virtù medicinali della scorzonera, pianta commestibile dai fiori gialli.
Morì, non è noto precisamente se a Messina o a Nicosia, verso la fine del sec ...
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CAPORALE, Gaetano
Francesco Di Battista
Nacque il 15 nov. 1815 ad Acerra, grosso borgo agricolo in provincia di Napoli, da Gabriele e da Maria Basile. Il padre, proprietario (i fondi rustici dei Caporale [...] Società economica in risposta ai quesiti formulati dal centrale Istituto d'incoraggiamento. A quell'epoca risale anche la Pianta topografica e quadro statistico della novella diocesi di Acerra. La scoperta della statistica come "migliore regola della ...
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FERRI (Ferro), Alfonso
Antonella Pagano
Nacque con ogni probabilità agli inizi del '500 a Napoli (anche se alcuni autori lo dicono nato a Faenza) e si addottorò in arti e medicina, approfondendo nel [...] a capite ad pedes, De morbo gallico, De vini exhibitione), l'opera analizza le proprietà del legno di guaiaco, una pianta proveniente dal Nuovo Mondo, propriamente dalla Florida, e considerata, all'epoca, rimedio nuovo per molte malattie, come si ...
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DONDI DALL'OROLOGIO, Giovanni
Tiziana Pesenti
Nacque a Chioggia (prov. di Venezia) intorno al 1330, secondogenito del medico Iacopo e della nobile Zaccarota di Daniele Centrago.
Le origini della famiglia [...] territorio padovano realizzata da suo padre e particolarmente attenta proprio alla topografia di quelle zone. La consultazione della pianta - secondo una cronaca carrarese coeva - finì però per avallare le rivendicazioni di Venezia e per mettere in ...
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PELACANI, Antonio
Dragos Calma
PELACANI, Antonio. – Medico e filosofo, nacque probabilmente a Parma, nella seconda metà del Duecento.
È probabile che Biagio Pelacani da Parma appartenesse alla sua medesima [...] non avendo a disposizione la sostanza necessaria, ovvero il «succum de mapello» (si trattava dell’estratto di una pianta tossica, l’aconito, chiamata in dialetto lombardo mapell: D. Olivieri, Dizionario di toponomastica lombarda, Milano 2001, p. 335 ...
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DONATI, Marcello
Sonia Pellizzer
Nacque nel 1538 a Mantova da Ettore, orefice da Correggio (secondo alcune fonti anche il D. sarebbe nato a Correggio), e da Laura Pomponazzi, gentildonna mantovana, [...] sua casa, in contrada Leone. Vermiglio, sistemò un orto botanico ricco e ben ordinato, in cui radunò piante note e piante esotiche, i nuovi vegetali provenienti dal Nuovo Mondo di cui voleva sperimentare l'efficacia medicamentosa. Nella sua casa ...
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CERVELLO, Vincenzo
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Nacque a Palermo il 13 marzo 1854 da Nicolò e da Giuseppina Cianciolo e studiò nella sua città, conseguendovi la laurea in medicina nel 1877. Orientatosi subito verso gli studi [...] , presso il laboratorio dello Schmiedeberg: le sue conclusioni fanno pur sempre riferimento alle possibili applicazioni terapeutiche dell'intera pianta o del glucoside che ne aveva isolato, e che aveva chiamato adonidina, ma il metodo di studio è ...
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BONELLI, Giorgio
Paolo Casini
Nacque a Vico, presso Mondovì, il 5 luglio 1724. Compiuti a Mondovì i primi studi, vinse per concorso un posto al Collegio delle province di Torino, ove si addottorò in [...] , anch'essa resta sostanzialmente quella tournefortiana, ma in fondo al catalogo di ogni volume il B. farà seguire, per ogni pianta, le denominazioni adottate da altri autori, ponendo in margine il motivo di quei rari casi in cui si discosta dalla ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...