Nome comune di Rosmarinus officinalis (v. fig.), arbusto sempreverde del genere monotipico Rosmarinus della famiglia Lamiacee, diffuso nell’area mediterranea e spesso coltivato quale pianta aromatica (soprattutto [...] in Francia meridionale e in alcune isole dalmate). Ha fusto ramosissimo, foglie lineari, revolute al margine, bianco-tomentose inferiormente. I fiori a corolla azzurra e con 2 stami sono riuniti in spicastri ...
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policoria Strategia messa in atto dalle piante (dette policore) che presentano più di un tipo di disseminazione. Per es. i semi delle viole vengono dispersi e allontanati dalla pianta madre in seguito [...] allo scatto che si verifica nella deiscenza della capsula e successivamente possono essere dispersi dalle formiche o dalle piogge. La pianta che ha più di un tipo di disseminuli è detta polidiaspora; per es. la calendula, i cui acheni esterni ...
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Botanica
Strato di cutina che ricopre le pareti esterne dell’epidermide. Lo spessore della c. varia a seconda delle condizioni ambientali in cui vive la pianta; in certe specie delle regioni molto aride [...] può superare in spessore il lume della cellula epidermica, in tal caso la traspirazione cuticolare, che avviene attraverso la parete esterna delle cellule epidermiche, è praticamente nulla.
Medicina
C. ...
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In botanica, si dice di formazione diretta verso la parte inferiore di un organo o apparato, oppure diretta in senso opposto alla norma dello sviluppo di pianta o parte di essa. Nella fronda delle felci, [...] si parla di pinnula c. quando le nervature pari sorgono dalla parte superiore della pinnula.
Infiorescenza c., quella, presente per lo più in piante con antesi autunnale, in cui la fioritura comincia dall’alto e procede verso il basso. ...
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La parte solida e compatta del tronco, dei rami e delle radici degli alberi.
Struttura
Tessuto tipico delle piante vascolari, il l. è costituito da lunghe cellule disposte in fasci longitudinali (elementi [...] (➔ ferita).
È detto l. di ferita il tessuto che si forma in seguito a una lesione del fusto o dei rami di una pianta legnosa, quando venga offesa non solo la corteccia, ma anche una parte del l.: in questi casi il l. rimasto allo scoperto muore ...
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Presenza anomala di due o più frutti formatisi in un fiore che di norma è monocarpico; mostrano occasionalmente tale anomalia parecchi alberi fruttiferi (come il ciliegio).
Pianta policarpica Quella che [...] fiorisce e fruttifica per alcuni anni di seguito, come le piante legnose. Gineceo policarpico Quello formato da due o più carpelli liberi, e quindi altrettanti pistilli (per es., nei ranuncoli). Il frutto si dice policarpo quando è indeiscente, ...
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Incurvamento temporaneo determinato da uno stimolo chimico. Ne è esempio il movimento delle foglie di Drosera allorché si curvano a contatto di un composto organico assimilabile dalla pianta (➔ carnivore, [...] piante). ...
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Studio del chimismo dei vegetali: composizione chimica, biosintesi dei composti chimici, loro metabolismo e trasformazioni nei vari stadi di sviluppo, nutrizione minerale e carenze nutrizionali di una [...] pianta; accumulo delle riserve e impiego successivo di queste; prodotti di rifiuto e altro. ...
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Nome comune dell’agrume Citrus limon (fig.) e del suo frutto, caratterizzato dalla buccia di color giallo pallido, profumata, e dalla polpa giallognola, acidissima. La pianta, appartiene alla famiglia [...] Rutacee, è un alberetto di 3-6 m, con germogli giovani e petali violacei, piccioli delle foglie non alati, frutto ovoide, spesso con umbone apicale. Ne esistono numerose varietà: a frutto globoso, piriforme, ...
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Deviazione morfologica di sviluppo provocata nelle piante da organismi estranei, quali batteri ( batteriocecidio), invertebrati ( zoocecidio o galla), funghi ( micocecidio) o altri vegetali ( fitocecidio). [...] dall’organismo estraneo, che attraverso il c. contrae una relazione di nutrizione. A seconda della posizione sulla pianta, si possono distinguere acrocecidi (sulle gemme, fiori, frutti) e pleurocecidi (sull’asse e sulle foglie). Importante è ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...