PERUZZI, Sallustio
Maurizio Ricci
PERUZZI, Sallustio (Salustio, Giovanni Salustio). – Nacque probabilmente a Roma nel 1511-12 da Baldassarre e da Lucrezia di Antonio del Materasso. Nell’epitaffio posto [...] crociera e coro, fu iniziata da Peruzzi, che ne seguì i lavori sino alla fine del 1567. Mentre nella pianta, grazie alla medaglia di fondazione, il suo contributo è facilmente riconoscibile, più problematica appare l’attuale facciata, proseguita fino ...
Leggi Tutto
CUNGI (Cungio, Congio), Camillo
Marina Venier
Sono sconosciuti i luoghi e le date di nascita e morte di questo intagliatore e incisore attivo nella prima metà del secolo XVII.
Poiché è del 1617 la prima [...] L'opera tratta dell'origine della coltivazione dei limoni, con il mito delle Esperidi; vi sono illustrati i vari tipi di pianta, le diverse malattie che possono colpire i limoni ed alcuni tipi di coltivazioni in orti di personaggi famosi.
Il C. firmò ...
Leggi Tutto
CONFORTO, Giovan Giacomo
Rossella Leone
Non si conosce il luogo della nascita di questo architetto, che dovrebbe essere avvenuta attorno al 1569 (Strazzullo, 1969, p. 89; Blunt, 1975, p. 48). Appare [...] anche a Napoli, sugli esempi romani, il modello di chiesa controriformata, costituita da un'unica vasta navata, con pianta a croce latina, braccia del transetto ridotte e cappelle laterali poco profonde. Questo schema, introdotto a Napoli, alla ...
Leggi Tutto
CORINTI, Corinto
Gianluca Kannès
Nato a Castiglion Fiorentino (prov. Arezzo) il 30 ott. 1841 studiò ad Arezzo presso gli scolopi e a Firenze all'istituto tecnico e all'Accademia di belle arti, dove [...] piccoli quartieri da costruirsi in Firenze a cura del Comitato per le costruzioni necessarie a ricoverare le classi indigenti. Pianta, sezione, prospetto, Firenze 1890. Nel 1887 progettò casamenti in via Spontini, nel 1889, per conto del Comitato per ...
Leggi Tutto
PAGANELLI, Domenico
Davide Righini
PAGANELLI, Domenico (al secolo Stefano). – Terzogenito di Vincenzo, di famiglia nobile, e di Caterina Calderoni, fratello del pittore Niccolò, nacque a Faenza nel [...] Castelli, presente in Romagna dal 1614 per lavori di bonifica, il quale eseguì la pianta (perduta; Valgimigli, 1877, p. 239) che eseguì la pianta. Non è infatti esclusa una collaborazione di Paganelli, a cui comunque si deve il coinvolgimento ...
Leggi Tutto
CACIALLI, Giuseppe
Marco Dezzi Bardeschi
Nacque a Firenze nel 1770. Allievo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, riformata da Pietro Leopoldo, compì gli studi unitamente al coetaneo P. Poccianti [...] e il palazzo Pitti. Nel 1823, insieme con Giuseppe Molini "libraio" in Firenze, il C. pubblicò, in due volumi, le piante e gli alzati di questi suoi lavori, con un commento in italiano e in francese: Collezione dei disegni di nuove fabbriche e ornati ...
Leggi Tutto
ARNALDI, Enea
Elena Povoledo
Nacque a Vicenza il 29 apr. 1716 dal conte Guido Antonio vicario di Arzignano, e da Lavinia Negri; ebbe due fratelli, Fabio e Bernardo. Fin dall'infanzia fu avviato agli [...] intervengono tutti gli elementi architettonici richiesti dalla messinscena e dalla sistemazione del pubblico sei-settecentesco. La sala ha pianta semicircolare con cavea centrale a gradoni, ma è contornata da 5 ordini di palchi, a piombo e simmetrici ...
Leggi Tutto
CAPULA, Giovanni
Renata Serra
Primo fra gli autori delle fortificazioni di Cagliari ad uscire dall'anonimato, viene celebrato "Architector optimus" nell'epigrafe su lastra di calcare (1305), murata [...] la parte più insigne e meglio conservata dell'opera del C. è la torre dell'Elefante, che, come le altre due, ha pianta a "L" ed è alta circa trentacinque metri. La rastrematura verso l'alto che ne promuove la caratteristica snellezza è ottenuta con ...
Leggi Tutto
CHECCHIA (Chezia), Pietro
Elena Bassi
Figlio di Francesco, nacque, presumibilmente a Venezia, attorno al 1736.
Suo padre, Francesco, è ricordato dal Moschini quale autore del convento di S. Lazzaro [...] risulta "assistente e direttore" fino alla fine della fabbrica oltre che "architetto" (I teatri..., 1971, pp. 149, 152 s.). La pianta era a racchetta; i palchi erano divisi in cinque ordini di trentuno; il palcoscenico era il più spazioso ed il ...
Leggi Tutto
FONTANA, Giulio Cesare
Alessandro Ippoliti
Figlio di Domenico e di Elisabetta Paduschi, nacque a Roma il 12 febbr. 1580 (Schiavo, 1971, p. 56). La sua formazione artistica avvenne nello studio paterno [...] facciata ideata dal F. aggiungendo un piano ed eliminando le nicchie con le statue, sostenne come quest'opera fosse "di cattiva pianta e di peggior facciata".
Un atto notarile del 1626, pubblicato da F. Strazzullo (1969, p. 153), attribuisce al F. il ...
Leggi Tutto
pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...