Nome comune del genere Erythrina delle Fabacee, e in particolare di e. cristagalli, coltivata come pianta ornamentale per le splendide fioriture purpuree.
Dalle foglie, dai semi e dalla corteccia di alcune [...] specie di e. si estraggono alcaloidi dotati di attività curarosimile, capaci di agire (per via orale) bloccando soprattutto le giunzioni mioneurali. A differenza di altri composti curarosimili costituiti ...
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Alcaloide, C14H18N2O2; è la betaina del triptofano, contenuta nei semi e nella corteccia di Hypaphorus subumbrans, pianta delle Leguminose. Cristalli velenosi incolori, solubili in acqua. ...
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allucinògeno Sostanza che determina l'insorgenza di allucinazioni. Hanno tale effetto la mescalina (alcaloide contenuto nel mescal, una pianta cactacea messicana), la dietilammide dell'acido lisergico [...] (LSD) e altre sostanze psicodislettiche. Il loro consumo è illecito, in quanto queste sostanze sono considerate alla stregua di stupefacenti ...
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caucciù Denominazione con la quale si indica com. la gomma ricavata dal latice di alcune piante, e in particolare di una pianta delle Euforbiacee (Hevea brasiliensis), estratto praticando incisioni nella [...] corteccia degli alberi produttori. Il c. è un polimero dell'idrocarburo isoprene ...
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clorofilla
Laura Costanzo
La sostanza che consente la fotosintesi delle piante
La clorofilla è un pigmento verde presente nelle foglie ma anche in altre parti della pianta, in quantità diverse nel corso [...] cellule che formano una foglia o i giovani fusti delle piante.
È noto che una pianta, se esposta alla luce, ha le foglie di colore che, seppure presenti, sono in quantità minore. In alcune piante, invece, le foglie sono di colore rosso perché la ...
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. È un alcaloide contenuto nei semi (3%), nei bulbi (0,40%), e del resto in tutta la pianta del colchico. La sua formula, determinata empiricamente da S. Zeisel come C22H25O6N, sembra abbia, secondo M. [...] di Allen, i botanici O. J. Eigsti e D. F. Jones, indipendentemente l'uno dall'altro, riconobbero il valore della sua applicazione alle piante e ne suggerirono l'uso il primo a A.F. Blakeslee, il secondo a B. R. Nebel, i quali ne misero subito in ...
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Amido
Anna Maria Paolucci
L'amido, termine che deriva dal greco ἄμυλον, "non macinato", è un polimero del glucosio sintetizzato dalle piante verdi, largamente distribuito in diverse parti della pianta, [...] ma concentrato soprattutto nei semi e nei tuberi, dove agisce come riserva per sopperire alle esigenze energetiche della nuova pianta in crescita. Le quantità più elevate di amido si trovano nelle cariossidi dei cereali e nei tuberi della patata, ...
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Sostanza chimica che provoca la caduta delle foglie ( defogliazione) e, spesso, la concomitante disseccazione. I d. hanno trovato largo impiego soprattutto nella coltura del cotone per privare la pianta [...] delle foglie al momento della raccolta meccanica dei fiocchi; recentemente l’uso si è esteso anche ad altre colture (ricino, girasole) ed è stato proposto per la barbabietola da zucchero e per le patate. ...
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Zucchero
Gianni Tomassi
Lo zucchero (dall'arabo sukkar) comunemente noto è una sostanza cristallina costituita da saccarosio, ampiamente utilizzata nell'alimentazione umana. Si estrae essenzialmente [...] ha un fondo amaro. Differiscono però fra loro i processi di estrazione e produzione industriale, essendo diverse le parti della pianta in cui lo zucchero è contenuto e dunque anche le impurità che lo accompagnano e dalle quali deve essere liberato ...
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Generalità
Elemento chimico di numero atomico 7, simbolo N (lat. Nitrogenum), peso atomico 14,008, di cui sono noti diversi isotopi, alcuni naturali (147N, 157N), altri radioattivi. Il suo nome deriva [...] con il gr. ἀ- priv. e ζωή «vita». Infatti l’a. elementare, pur non essendo tossico, non mantiene la vita: un animale o una pianta posti in un’atmosfera di a. muoiono.
L’a. è diffuso in natura, sia allo stato libero, costituendo circa i 4/5 dell’aria ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...