Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] investita) corrisponde per es. alla proiezione del corpo sul piano normale a v per proiettili o veicoli, o alla superficie in pianta per le ali di aeromobili o per i profili alari di palettature delle turbomacchine; α è un fattore di forma dipendente ...
Leggi Tutto
Genere delle Poacee, comprendente erbe annue, con spighette 2-5 flore, pendule, in pannocchie, con glume ampie a 7-11 nervi e glumetta inferiore con lunga resta inserita a mezzo del dorso. Comprende circa [...] pubescente; le razze si raggruppano secondo il colore delle glumette in a. bianche, gialle, morelle e nere. L’a. è pianta rustica, che si adatta bene ai climi umidi e perciò è coltivata maggiormente nei paesi atlantici dell’Europa e dell’America ...
Leggi Tutto
Erba annua (Cuminum cyminum) delle Apiacee, alta 1/2 m, glabra, con foglie divise in sottili lacinie, fiori bianchi o rosei, acheni stretti, lunghi 5 mm, bruni, pelosi o glabri. È originario dell’Asia [...] a frutti lunghi 4-5 mm, formati da 2 mericarpi grossi circa 1 mm, un po’ incurvati, grigio-bruni, con costole bene evidenti; hanno odore intenso e sapore aromatico; sono usati in liquoreria. La pianta cresce in Europa e in Asia, in Italia sui monti. ...
Leggi Tutto
Parte più interna, e quindi più vecchia, del legno degli alberi e arbusti; priva di cellule vive, esercita essenzialmente funzioni di sostegno; è detto anche massello e cuore del legno. In seguito a modificazioni [...] anche di sostanze inorganiche, per es. di silice nel durissimo legno teak.
La duramificazione è l’insieme dei fenomeni che portano alla trasformazione dei tessuti del legno in d.; essa varia con l’età della pianta e con le condizioni di crescita. ...
Leggi Tutto
Denominazione delle specie coltivate di Citrus, genere di piante legnose della famiglia Rutacee, e dei loro frutti che hanno sapore più o meno agro. Gli a. sono alberi o arbusti, sempreverdi, eccetto Citrus [...] da cellule a succo acido o più o meno dolce. I semi hanno guscio coriaceo. In quasi tutte le parti della pianta sono presenti ghiandole schizolisigeniche contenenti oli essenziali, diversi da specie a specie e anche da organo a organo di una stessa ...
Leggi Tutto
botanica Nome di molte specie di piante del genere Quercus, appartenenti alla famiglia delle Fagacee: si tratta di alberi con foglie dentate o più o meno divise, di rado intere, fiori maschili in amenti [...] concezioni e nelle pratiche dei Druidi. Nelle concezioni classiche intorno all’incivilimento del genere umano la q. è la pianta che con le ghiande dava il nutrimento essenziale nell’età dei primordi, prima della coltivazione del grano. L’associazione ...
Leggi Tutto
Biologia
In istologia, aggregato di cellule (e di sostanze da esse prodotte) che hanno forma, struttura e funzioni simili, e, per lo più, origine embriologica comune; i t., di cui si hanno diversi tipi, [...] es., la periodica formazione di nuovi rami e foglie, che ha luogo per tutta la durata della vita della pianta. Questa crescita illimitata è assicurata dai meristemi apicali (degli apici vegetativi e radicali) che derivano direttamente, come il cambio ...
Leggi Tutto
Botanica
In riferimento a organi vegetali, il raggiungimento della fase finale dello sviluppo morfologico e fisiologico. In particolare si parla di m. per i semi eduli o i frutti, in quanto con la m. raggiungono [...] migrazione delle sostanze è tanto attiva che impedisce alla pianta ogni ulteriore sviluppo; viceversa, se la formazione degli del fusto, delle foglie, delle radici, per cui la pianta assume un aspetto rigoglioso.
I frutti, raggiunto un certo ...
Leggi Tutto
Presenza, in una specie animale o vegetale, di due categorie di individui, che rivestono forme diverse. Se ne esistono più di due si parla di polimorfismo. Il d. più comune, specie tra gli animali, è il [...] fra generazioni partenogenetiche e anfigoniche (per es., afidi, fillossera ecc.).
In botanica sono casi di d. la presenza su una stessa pianta di due tipi di fiori, cioè casmogami e cleistogami (per es., violetta); la tendenza che si osserva in certe ...
Leggi Tutto
Decomposizione o dissociazione di un composto per effetto della luce. La f. dell’acido bromidrico e quella dell’acetone costituiscono esempi di reazioni fotochimiche standard, assai impiegate come sistemi [...] f. è l’alterazione dei cloroplasti e della clorofilla, provocata da luce molto intensa, in seguito alla quale porzioni dei tessuti verdi, specie delle foglie, diventano giallastre o brunastre. Una pianta molto soggetta alla f. è Aspidistra elatior. ...
Leggi Tutto
pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...