ERBA
Anna Coccioli Mastroviti
Famiglia di architetti e ingegneri attivi a Parma fra il XV e XVI secolo, ma di probabile origine lombarda. Dallo Scarabelli Zunti vengono citati numerosi esponenti della [...] cartografica, dalla quale si evincono sia la realtà architettonica del tempo sia l'andamento delle infrastrutture urbane.
Nella pianta di Giorgio compaiono infatti solo tre ponti (Caprazucca, Pietra e di Galleria) e sei porte. Fra queste non ...
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CASTIGLIONI, Giannino
Giovanna Rosso Del Brenna
Figlio di Giacomo e Piera Bergamaschi, nacque a Milano il 4 maggio 1884. Studiò scultura con E. Butti all'Accademia di Brera. Il padre era direttore dello [...] di celebrazione ad esse collegato.
Al Grappa cinque gradoni concentrici delimitanti altrettanti ripiani ad anello culminano in un sacello a pianta circolare (all'interno Via Crucis del C.: vedi D. Dini, La Via Crucis...,Milano 1939); al fondo doveva ...
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FOSSATI, Carlo Giuseppe
Luigia Cannizzo
Figlio di Giorgio Domenico, architetto, incisore ed editore, e di Felicita Caccia, nacque a Morcote, in Canton Ticino, il 3 nov. 1737. Il 5 sett. 1758 si unì [...] l'occupazione di architetto e ingegnere, attività che espletò soprattutto nella città romagnola. Dopo il 1788 disegnò una pianta della Città di Rimino ivi pubblicata. Nel febbraio 1789 fu incaricato di ricostruire il pubblico macello; sempre nello ...
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GUIDI, Giacomo
Antonella Parisi
Nacque a Roma il 2 ag. 1884 da Ignazio e Carolina Guerrieri.
Il padre, esponente dell'alta borghesia romana, era un orientalista di fama e professore universitario e [...] a cura di T. Sillani - G.E. Pistolese, numero speciale de La Rassegna italiana, XXXII [1932], pp. 189-196; Pianta topografica degli scavi di Leptis Magna con un breve riassunto storico e note illustrative, Tripoli 1933; I monumenti della Tripolitania ...
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LUALDI, Maner
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Milano il 23 dic. 1912 da Adriano e da Wanda Stabile de Sailmberg.
Il padre era direttore d'orchestra, compositore e critico musicale molto apprezzato, [...] fondato nel 1953 da C. Lari e da L. Ferro, di cui apprezzava particolarmente la peculiarità dello spazio scenico, a pianta centrale - che permetteva un contatto immediato e diretto con il pubblico, dal L. sempre perseguito -, dove continuò a portare ...
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ANTONIO di Vincenzo
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Nacque, sembra, a Bologna verso il 1350; nulla si sa di preciso della sua attività prima della grande impresa petroniana, ma le alte cariche ottenute [...] per il Duomo di Milano in un foglio del Museo di S. Petronio a Bologna che rispecchiano forse il progetto primitivo della pianta e della parte absidale della "guglia Carelli", ascrittigli dal Beltrami (1888) e datati al 1390, ma non basta per tale ...
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CERVI, Giuseppe
Ugo Baldini
Nacque a Parma il 14 ott. 1663 da Carlo e Orsola Grassi, in una famiglia agiata, che fu in grado di fargli compiere gli studi nel locale collegio dei gesuiti, dove ebbe come [...] , senza che il suo contributo andasse oltre: certo è che l'Accademia vorrà ringraziarlo anche col dedicargli il nome di una pianta, detta appunto Cerviana, scoperta da Juan de Minuart lungo il Manzanarre. Come a Parma, così anche in Spagna il C. non ...
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GIRLANI, Arcangela (Arcangela da Trino)
Caterina Bruschi
È sconosciuto l'anno di nascita della G., battezzata con il nome di Eleonora, da ascriversi certamente alla seconda metà del XV secolo. I genitori [...] della storiografia carmelitana, venne presentata al Pubblico Consiglio di Trino sotto il patrocinio del dottore in legge Gerolamo Pianta e di Gabriele Fornasaro, sindaci. Il Consiglio, analizzando il testo e la copiosa serie di miracoli documentati ...
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CASELLI, Giovanni
Ferdinando Arisi
Nacque da Giacomo e da Domenica Caselli nell'ottobre 1698 a Castagnola Val d'Aveto, una piccola località dell'Appennino piacentino (Fiori).
Il C. si era stabilito [...] , con lo zio stesso, nel 1734.
Maria risulta attiva nella fabbrica di Capodimonte ancora nel 1745, ma non figura nella pianta del personale del 1755.
La sua attività si confuse con quella dello zio. Come suoi lavori sono ricordati piattini lavorati a ...
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CORSINI, Agostino
Paola Ceschi Lavagetto
Nacque a Bologna nel 1688 e, secondo le notizie dell'Oretti, studiò pittura con Giovanni Maria o con Domenico Viani, passando poi a "praticar li migliori scultori [...] Fonti e Bibl.: G. Panvinio, Roma moderna, Roma 1741, pp. 198 ss,; G. F. Buonamici, Metropolitana di Ravenna, architettura (pianta), Bologna 1748, tavv. I, III; R. Venuti, Accurata e succinta descriz. topografica e istor. di Roma moderna, Roma 1766, I ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...