CURTONI, Domenico
Franco Barbieri
Nato a Verona nel 1564 (Gazzola, 1962, p. 164), ultimo discendente della famiglia di Michele Sarimicheli (Langenskiöld, 1938, p. 182) e forse nipote di questo (Zannandreis [...] scultura.
Siamo qui di fronte, comunque, ad un programma strettamente unitario, che riassume motivi del Sanmicheli - nella pianta quadrata di base su cui si innesta, tramite pennacchi angolari, il tamburo ottagonale sormontato dalla cupola a spicchi ...
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BONUCCI, Carlo
Arnaldo Venditti
Nacque a Napoli nel 1799; compiuti gli studi nel collegio degli scolopi a S. Carlo alle Mortelle, "conseguì i gradi accademici e fu nominato architetto" (Giucci). Si [...] spese del re, descrivendo i dintorni della città e in particolare le celebri rovine classiche lungo l'arco del golfo. Una pianta di Pompei (incisa da N. Ricci, Napoli 1845-1851) e una di Napoli, nonché numerose vedute accompagnavano l'opera che ebbe ...
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DE VINCENTI, Antonio Felice
Daniele Pescarmona
Nacque a Torino intorno al 1690. Arruolatosi ancora giovane quale soldato del battaglione dei cannonieri, ebbe occasione di guadagnarsi di volta in volta, [...] ".
Il D. risulta presente in Sicilia, regno sabaudo, all'inizio del 1714, quando è documentato a curare il rilievo della pianta della città e del castello di Termini Imerese. In Sicilia rimase fino al 1720, quando si trasferì in Sardegna, a Cagliari ...
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Architetto e scultore (Pavia 1447 circa - Milano 1522). Esponente del Rinascimento lombardo, la sua scultura, inizialmente tributaria di varie influenze, divenne via via sempre più elegante e delicata. [...] idrauliche e di ingegneria, al tiburio di S. Maria delle Grazie a Saronno (1505). Dopo la cappella Colleoni (a pianta centrale), anche le altre opere architettoniche dell'A. rivelano più la sua adesione fondamentale a moduli derivati dal Filarete ...
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Architetto (Vignola 1507 - Roma 1573). È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo del tardo Rinascimento. Figura centrale nella fase manieristica dell'architettura, V. si caratterizzò per [...] commissionò al V. il palazzo di Caprarola (1559-64) e la chiesa del Gesù a Roma. Nel primo lo schema pentagonale della pianta è del Sangallo; ma è merito del V. l'avervi innestato l'edificio con il motivo esterno delle pareti, animate da finestre e ...
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DE ROSSI, Michele Stefano
Pietro Corsi
Nacque a Roma il 30 sett. 1834, da Camillo Luigi e Marianna Bruti Liberati. Compì gli studi presso il Collegio Romano, ottenendo il diploma di licenza nel novembre [...] Esposizione universale di Londra del 1862 e a quella internazionale di Parigi del 1867. Con essa il D. preparò una pianta delle catacombe di Callisto, corredata di sezioni geologiche, premiata all'Esposizione di Dublino del 1866.
Accanto ai lavori di ...
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CASELLI, Crescentino
Giuseppe Miano
Nacque a Fubine in provincia di Alessandria da Giuseppe e da Carolina Pane il 29 novembre 1849.
Dopo essersi diplomato presso l'istituto tecnico di Alessandria, il [...] nuovo edificio da stabilirvi il R. Ospizio di Carità..., ibid., 8, pp. 113-115).
Il progetto del C. presentava in pianta uno svolgimento compatto intorno a tre cortili, la cappella-oratorio al centro, corridoi tutti interni e corpi di fabbrica doppi ...
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FEROGGIO (Ferroggio), Francesco Benedetto
Rita Binaghi Picciotto
Figlio dell'architetto e ingegnere Giovanni Battista (cfr. voce in questo Dizionario) e di Anna Maria Manera, nacque a Torino verosimilmente [...] di balli e manifestazioni, è infatti opera sua (ibid.). Piùavanti nel tempo (6 dic. 1794) il F. firmò anche due piante relative al piano terreno della casa prospiciente la via Nuova e situata dietro al teatro, anch'essa di proprietà del principe di ...
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CATANEO (Cattaneo), Pietro
Arnaldo Bruschi
È incerta la data di nascita, da porsi presumibilmente nei primissimi anni del sec. XVI, di quest'artista senese, figlio di Giacomo, il quale, benché attivo [...] la moderna Roma contro la quale ha parole di forte critica, ma in base a un impianto razionale. Ed è bene che la pianta non sia circolare, come errando "anco mostra Vetruvio",ma "angulare" (cioè con mura formanti un poligono e bastioni) "in modo che ...
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BARBERI, Giuseppe (Tisifonte)
Andrea Busiri Vici
Nacque a Roma il 14 genn. 1746. Avviato agli studi architettonici, nel 1762 si affermò, appena sedicenne, nel concorso Clementino bandito annualmente [...] . Nel ritratto che egli donò all'insigne istituzione, come era uso fra gli eletti, è raffigurato con i compassi e la pianta di un tempio; evidentemente si tratta della sua opera maggiore per quegli anni, o la più recente. Probabilmente la planimetria ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...