DOMINICI, Paolo (Pawel Rzymianin, Paolo Romano)
Marius Karpowicz
Figlio di Domenico e di una Domenica, romani, ma originari di Chiamut nei Grigioni, nacque probabilmente a Roma verso il 1555 e fu operoso [...] Ambrogio Nutclaus. Da allora avrebbe agito sempre in questo modo: dopo aver eretto l'edificio fino allo stato in cui la pianta e l'effetto artistico non potevano più essere guastati, cedeva ad altri i lavori di rifinitura e cominciava la costruzione ...
Leggi Tutto
DANESE, Vincenzo
Enzo Bentivoglio
Figlio di Domenico, nipote di Danese di Cecco da Viterbo, viene comunemente ricordato nei documenti come Vincenzo Danese. Da una serie di documenti è ricostruibile [...] qualche modo giustificare le antiche fonti che la facevano opera di Bramante (Bussi, 1742), potendosi supporre che la pianta potesse essere stata fornita dalla cerchia bramantesca tramite il Danese. La cosa comunque può essere addotta a dimostrazione ...
Leggi Tutto
GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] Non andò molto - scrive Vasari (1568, p. 325) - che seppe benissimo tirare in prospettiva, misurare gli edifizi e levar piante". Le architetture affrescate nelle stanze furono, quindi, la palestra nella quale il pittore si avvicinò e si impossessò di ...
Leggi Tutto
DELLA PORTA, Giacomo
Anna Bedon
Figlio di un Bartolomeo scultore, fratello di Tommaso il Vecchio, nacque a Porlezza (Como) nel 1532 (Schwager, 1975, p. 116). Secondo il Baglione (1642, p. 80), fece [...] Vincenzo di Casale nella Biblioteca nazionale di Madrid mostra il probabile progetto. Lo stato cui arrivarono i lavori del D. è visibile nella pianta di Roma di A. Tempesta del 1593.
Hess (1963, ma 1967, p. 356 n. 5) attribuisce al D. la decisione di ...
Leggi Tutto
DOLCEBONO, Giovanni Giacomo
Marco Rossi
Nacque probabilmente a Milano (Annali d. Fabbrica..., III, 1880, p. 62) poco prima del 1450 da Ambrogio e compì il suo apprendistato di lapicida presso Giovanni [...] presso S. Celso e i suoi tesori, Milano 1968, pp. 26 ss.; P. Scurati Manzoni, Lo sviluppo degli edifici rinascimentali a pianta centrale in Lombardia, in Arch. st. lomb., XCV (1968), pp. 204, 207; L. Sacchi, Note sull'attività architettonica di G. G ...
Leggi Tutto
BARABINO, Carlo Francesco
Arnaldo Venditti
Nacque a Genova l'11 febbr. 1768. Architetto, appartiene al gruppo di maestri operanti nella prima metà del sec. XIX entro l'ambito della cultura neoclassica.
Dal [...] Ligustica, e l'architetto Ferd. Bonsignore, di Torino, il progetto del B. fu approvato, con l'obbligo di adottare la pianta della platea proposta dal Canonica. Nonostante le discussioni e le varianti che seguirono, il teatro fu iniziato il 19 marzo ...
Leggi Tutto
BRACCI, Virginio
Hugh Honour
Anna Maria Corbo
Figlio dello scultore Pietro e di Faustina Mancini, nacque a Roma il 16 ag. 1737. L'interesse degli studiosi per il padre ha probabilmente fatto trascurare [...] . Oltre i documenti citati all'interno della voce si veda nell'Archivio di Stato di Roma: Buon Governo, serie XIV, pianta 148 (pianta generale dei Bagni di Nocera con allegata relazione del B.); Camerale III, buste 1876, 1880, 1890, 1893, 1903, 1904 ...
Leggi Tutto
BERTUCCI, Giacomo, detto Iacopone da Faenza
Ennio Golfieri
Ultimo dei figli maschi di Giovan Battista il Vecchio, nacque a Faenza intorno al 1502. Fa testimonianza in patria per la prima volta nel 1527. [...] degli agostiniani di Faenza (1554-55, opera perduta); nel 1556 fece un progetto per la Torre civica dell'Orologio e disegnò una pianta della città di Faenza. Del 1558 era la tavola con l'Assunzione di Maria, eseguita per la confraternita di S. Maria ...
Leggi Tutto
CARBONE, Dario
Gian Franco Spagnesi
Figlio di Angelo e di Anna Pomata, nacque a Livorno nel 1857 (0 1858); nel 1882 si trasferì a Genova. Fu attivo come architetto a Genova e a Roma nel ventennio a [...] A. Coppedè, destinato, come tutti gli altri, ad essere tuttavia accantonato. Esso prevedeva un edificio quadrangolare, a pianta radiale, sormontato da una grande cupola, che racchiudeva lo spazio centrale: il tutto definito attraverso una grammatica ...
Leggi Tutto
FORMENTO, Simone
Bruno Signorelli
Figlio di un Giovanni Battista, torinese (Arch. di Stato di Torino, Sez. riunite, Insinuazionedi Torino, 1675, libro 3, c. 59), non sono noti altri dati anagrafici [...] , Verrua, Crescentino e Gattinara (Peyrot, 1984).
Nel giugno 1668 si recò in missione in Valle d'Aosta dove eseguì il "disegno pianta et alsata in prospetiva del forte di Bardo" e segnalò lo stato di degrado di Bard e di Montjovet (Arch. di Stato di ...
Leggi Tutto
pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...