MONTIROLI, Giovanni
Raffaella Catini
MONTIROLI, Giovanni. – nacque a Spoleto il 14 luglio 1817 da Angelo Antonio, di Poggio Mirteto, e da Teresa Tordelli; alcuni anni dopo la famiglia si trasferì a [...] e il talento » nell’architettura e nell’arte della decorazione (Archivio Montiroli, b. 1 cartella 3, c. n.n.); una pianta di Roma nell’anno 1862, splendidamente disegnata da Montiroli e incisa da Augusto Fornari, fu intitolata alla regina Vittoria ...
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VAGNETTI, Luigi
Giampiero Mele
– Nacque a Roma il 20 aprile 1915, figlio di Fausto (Anghiari 1876 - Roma 1954), noto pittore e docente, e di Rosalia Pittaluga, di origini piemontesi e figlia di un garibaldino [...] la chiesa di Nostra Signora della Fiducia del 1960, costruita nel quartiere Due Madonne di Bologna, Vagnetti disegnò una pianta basilicale in perfetta armonia con l’insieme. Dello stesso anno fu il progetto della chiesa di Crocecoperta a Imola, dove ...
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CACIALLI, Giuseppe
Marco Dezzi Bardeschi
Nacque a Firenze nel 1770. Allievo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, riformata da Pietro Leopoldo, compì gli studi unitamente al coetaneo P. Poccianti [...] e il palazzo Pitti. Nel 1823, insieme con Giuseppe Molini "libraio" in Firenze, il C. pubblicò, in due volumi, le piante e gli alzati di questi suoi lavori, con un commento in italiano e in francese: Collezione dei disegni di nuove fabbriche e ornati ...
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QUAJAT, Enrico
Claudio Zanier
QUAJAT, Enrico. – Nacque a Venezia il 22 luglio 1848 da Giambattista e da Caterina Tulli.
Nel 1873 si laureò in filosofia a Padova, e sul momento le ristrettezze finanziarie [...] , di nuove ‘razze’, senza trascurare un’analoga attività di ricerca e sperimentazione nei riguardi del gelso, l’unica pianta della cui foglia il Bombyx Mori si nutrisse. Le competenze dei due studiosi si integravano molto proficuamente e dettero ...
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FERRI, Antonio
Maria Pia Paoli
Nacque a Imola (Bologna) da Girolamo e dalla nobile bolognese Isabella Castelli il 10 genn. 1655. Presto avviato alla vita ecclesiastica (ottenne poi un canonicato nella [...] nessuna opera di rilievo sulla storia cittadina fu data alle stampe, eccettuate l'unica pubblicazione dello stesso F., Una pianta esatta della moderna città di Imola cogli undici borghi che la circondano (Imola 1705), e quella del canonico Manzoni ...
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ARNALDI, Enea
Elena Povoledo
Nacque a Vicenza il 29 apr. 1716 dal conte Guido Antonio vicario di Arzignano, e da Lavinia Negri; ebbe due fratelli, Fabio e Bernardo. Fin dall'infanzia fu avviato agli [...] intervengono tutti gli elementi architettonici richiesti dalla messinscena e dalla sistemazione del pubblico sei-settecentesco. La sala ha pianta semicircolare con cavea centrale a gradoni, ma è contornata da 5 ordini di palchi, a piombo e simmetrici ...
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CAPANNA, Pietro
Livio Jannattoni
Nato a Roma, in Trastevere, il 9 apr. 1865 da Luigi e da Maria Rezzonico, fu l'ultimo e più famoso dei cantastorie romani. E a Roma, in una corsia del policlinico, morì [...] piazza d'Armi: "Chi cor tranve chi cor legno, - pe' vedè volà sto fregno... - Co' tanta boria - s'arzò quanto 'na pianta de cicoria". Spesso si rifaceva sul mondo femminile: "'Na notte m'insognai che stavo ar mare - facevo er bagno co 'na signorina ...
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CAPULA, Giovanni
Renata Serra
Primo fra gli autori delle fortificazioni di Cagliari ad uscire dall'anonimato, viene celebrato "Architector optimus" nell'epigrafe su lastra di calcare (1305), murata [...] la parte più insigne e meglio conservata dell'opera del C. è la torre dell'Elefante, che, come le altre due, ha pianta a "L" ed è alta circa trentacinque metri. La rastrematura verso l'alto che ne promuove la caratteristica snellezza è ottenuta con ...
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CHECCHIA (Chezia), Pietro
Elena Bassi
Figlio di Francesco, nacque, presumibilmente a Venezia, attorno al 1736.
Suo padre, Francesco, è ricordato dal Moschini quale autore del convento di S. Lazzaro [...] risulta "assistente e direttore" fino alla fine della fabbrica oltre che "architetto" (I teatri..., 1971, pp. 149, 152 s.). La pianta era a racchetta; i palchi erano divisi in cinque ordini di trentuno; il palcoscenico era il più spazioso ed il ...
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FONTANA, Giulio Cesare
Alessandro Ippoliti
Figlio di Domenico e di Elisabetta Paduschi, nacque a Roma il 12 febbr. 1580 (Schiavo, 1971, p. 56). La sua formazione artistica avvenne nello studio paterno [...] facciata ideata dal F. aggiungendo un piano ed eliminando le nicchie con le statue, sostenne come quest'opera fosse "di cattiva pianta e di peggior facciata".
Un atto notarile del 1626, pubblicato da F. Strazzullo (1969, p. 153), attribuisce al F. il ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...