IDRAULICA
M. Barceló
L'Antichità costituì il periodo aureo dell'evoluzione tecnica dell'i., in particolare per quanto concerne la distribuzione di acqua potabile alle popolazioni del bacino del Mediterraneo [...] metà, veniva utilizzato come orto di piante medicinali (herbarium) e, per l'altra metà, come chiostro dell'infermeria. Tale castello d'acqua, ancora oggi ben conservato, è caratterizzato da molti elementi architettonici di età normanna e presenta un ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] Lot, Paris 1894, p. 54), era caratterizzata sia in pianta, sia in alzato da due 'transetti' sporgenti di uguali dimensioni concezione monastica, e dunque anche il tipo di spazio architettonico previsto, a entrare in gioco nella prima metà del sec ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] con i libri a questi incatenati, offerti alla consultazione e allo studio. La pianta è in pratica quella della chiesa gotica, richiamando, al di là del fatto puramente architettonico, la concezione mentale sottesa alla civiltà del Gotico: la b. si fa ...
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FEA, Carlo
Ronald T. Ridley
Figlio di Giuseppe e di Margherita Guarini, nacque a Pigna, allora nella contea di Nizza (oggi in prov. di Imperia), il 4 giugno 1753 (la data esatta è in d'Ossat, che pubblica [...] una volta per tutte la questione della sua pianta: ottastilo, con undici colonne su entrainbi i , Roma 1979, p. 9; A. Marino, Cultura, archeologiae cultura architettonica a Roma, in Villes et territoire pendant la periode napoléonienne, Roma 1987 ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] e un braccio di s. Corona.Piuttosto singolare è la pianta dell'edificio, che sul corpo centrale rettangolare innesta un'abside Veneto 1988, pp. 26-50; F. Velluti, Memorie figurative e architettoniche del periodo caminese, ivi, pp. 115-126; R. Gibbs, ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo classico
Antonio Giuliano
Il periodo classico
In qualsivoglia civiltà artistica si osservano fenomeni che riconoscono come emblematici i fatti iconografici [...] Non a caso la prima città che presenta l’adozione di una pianta ordinata è la metropoli della Ionia, Mileto, dopo la distruzione del di tutto sistemarne la parte, per così dire, architettonica in generale, dire cioè come saranno fabbricati e disposti ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] : due spioventi per le aule uniche e a pianta centrale, e così per la navata centrale degli assetti F.J. Much, Stuttgart 1988, pp. 423-436; G. Palazzi, Rilievi architettonici e topografici, in Il duomo di Modena. Atlante grafico, a cura di A. ...
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CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] modulo e del tracciato rettilinei, a pianta semplice e forme squadrate, di ascendenza di Cremona, Cremona 1987; G. Voltini, San Lorenzo in Cremona: strutture architettoniche e reperti decorativi tra la fine del X e l'inizio dell'XI secolo ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] visione, al Decameron stesso, ribadiscono come la dimensione architettonica ed estetica del g. fosse ormai passata nel Gulbāgh. Di quest'ultimo Wilber (1962, fig. 23) ricostruì la pianta in base alle fonti. Altri g. timuridi, anch'essi a Samarcanda, ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] 11° e 12° strettamente apparentate tra loro per pianta, alzato e caratteri costruttivi: abside circondata da un viaggio va integrato con la diffusione di alcuni modelli architettonici direttamente ripresi, sul filo della imitatio, dal Santo ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
moschea
moschèa s. f. [dal fr. mosquée, inteso come «profumata», alteraz., secondo mosc «muschio», dello spagn. mezquita (v. meschita)]. – Edificio del culto musulmano che, secondo la tradizione, deriverebbe la sua prima forma architettonica...