Ampio tratto di terreno, generalmente boscoso e spesso recintato, destinato a usi particolari, oppure terreno di una certa estensione piantato ad alberi ornamentali, con vaste zone a prato o a giardino, [...] l’istituzione di due parchi contigui in Lapponia costituiva il più ampio complesso del tempo.
In Italia il primo tentativo di creare un p. che non hanno trovato un’omogeneizzazione sul piano internazionale.
Casi particolari di aree protette sono ...
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Caratteri antropologici
L’a. dell’uomo varia e assume forme diverse in relazione alle condizioni climatiche, ai mezzi tecnici messi in atto per la costruzione, ma anche all’organizzazione sociale e alla [...] a un cortile centrale (peristilio); le stanze delle donne sono sul retro o al piano superiore. Dal 4° sec. la casa a peristilio si sviluppa insieme al complesso urbanistico delle città in isolati tra strade rettilinee. In Etruria si hanno pochi e ...
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Arte e iconografia
Nome di alcune leggendarie costruzioni architettoniche dell’antichità, di struttura ingegnosa e talmente complicata, per intreccio di stanze, corridoi, gallerie, da rendere assai difficile [...] Cranioti i canali semicircolari sono tre, disposti in piani ortogonali tra loro, ciascuno con una sola ampolla. canale cocleare, cioè la porzione uditiva dell’organo. Questo complesso di parti e di strutture, derivate dalla otocisti, costituisce ...
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Formulazione di un piano o programma.
Architettura
P. urbanistica Organizzazione (detta anche p. territoriale) di tutti gli elementi del territorio (residenziali, produttivi, infrastrutturali) in connessione [...] zonizzazione).
Economia
Complesso di interventi organici dello Stato realizzati sulla base di un piano pluriennale, al fine di decidere ex ante del tipo di sviluppo che sul piano politico si stabilisce di conseguire e che inoltre sarebbe stato ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] Ponendo alla base della sua estetica il soggetto e la sua complessa e drammatica spiritualità, l’e. svincolò la musica dalla realtà per farla approdare in uno spazio virtuale e immanente. Sul piano formale ciò si tradusse in un linguaggio libero, ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] molto ricco sia in sede filosofica sia sul piano creativo e ancora sul piano della cultura dei mass media: in quell' architecture) e di R.C. Smith (Supermannerism), la trama complessiva veniva posta in essere da P. Johnson in alcune note conferenze ...
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Metropoli
Piergiorgio Landini
Le m. contemporanee sono il punto di arrivo di un'evoluzione millenaria che ha riguardato lo sviluppo storico, sociale e giuridico delle aggregazioni umane. Nella voce [...] . Nella voce urbanistica (XXXIV, p. 768, ripresa poi sotto il lemma piano regolatore nell'App. II, ii, p. 539) e nei successivi aggiornamenti V, v, p. 674) e l'area nel suo complesso. Probabilmente, la ripresa andrà misurata in base a parametri non ...
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PONTI (XXVII, p. 854)
Luigi STABILINI
Nello sviluppo della tecnica dei ponti dal 1935 alla fine del 1948, si presentano nettamente due distinti periodi: il primo, dal 1935 al 1939, riguarda la lenta [...] generale e definitivi, come del resto è naturale data la complessità del problema.
In generale, in tutti i tipi di ponte scomposti in travature piane e quindi la teoria dei ponti praticamente coincide con la teoria delle travature piane soggette a ...
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Spazio pubblico
Franco Purini
Con l'espressione spazio pubblico si intende in prima istanza quell'insieme di strade, piazze, piazzali, slarghi, parchi, giardini, parcheggi che separano edifici o gruppi [...] i suoi usi e i suoi significati, esso si rivela come il complesso degli ambienti urbani esterni il cui accesso è non solo aperto a digitale, questa interpretazione dello s. p. si arresta al piano metaforico, in quanto l'analogia con la visualità del ...
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MEGASTRUTTURE EDILIZIE
Gianfranco Carrara
Giorgio Zama
La dimensione e la complessità dei problemi che investono la città contemporanea, lo sviluppo della tecnologia nonché la possibilità di coinvolgere [...] (P. Maymont) o in un punto sempre diverso perché il complesso, vera gigantesca macchina architettonica, è dotato di mobilità (R. Herron annesso istituto musicale IRCAM, esteso nel sottosuolo, progettato da Piano e R. Rogers (1972-77) sull'area delle ...
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piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...