(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] . Invece di imporre la condizione (globale) che le funzioni speciali soddisfacenti l'e. differenziale fossero meromorfe sul pianocomplesso C, si preferì considerare e. differenziali senza punti singolari movibili, vale a dire tali che non ci siano ...
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I m. c. permettono di risolvere con calcolatori elettronici, all'interno delle scienze applicate, i problemi complessi che sono formulabili tramite il linguaggio della matematica. Tali problemi raramente [...] di stabilità assoluta diviene ∣1+hλ∣〈1, ovvero hλ deve appartenere al cerchio di raggio unitario e centro (−1,0) nel pianocomplesso. Ciò induce una limitazione su h del tipo h〈2∣Reλ∣/∣λ∣² e il metodo (EA) verrà detto condizionatamente assolutamente ...
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Sistemi dinamici
Franco Magri
Dmitrij Anosov
Il concetto di sistema è presente nel dibattito scientifico degli ultimi decenni nelle più diverse discipline: dall'idea di sistema fisico a quella di ecosistema, [...] di Hopf, che sarà descritto nel seguito. Si consideri la sfera tridimensionale S³ come l'insieme di punti (z,w) del pianocomplesso bidimensionale C² per i quali |z|²1|w|²=1 (C² è quadrimensionale come spazio vettoriale su R). La velocità di fase ...
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L'evoluzione temporale dei sistemi - in particolare di quelli deterministici, cioè tali che la conoscenza del sistema a un dato istante ne determina tutta l'evoluzione futura - è stata negli ultimi decenni [...] . Nel 1942 C.L. Siegel dimostrò l'esistenza di tali orbite: più precisamente, dimostrò che se un'applicazione conforme del pianocomplesso ha un punto fisso e localmente è approssimabile al primo ordine con una rotazione di un angolo irrazionale che ...
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L'a. l. costituisce uno strumento matematico di importanza fondamentale in ogni disciplina scientifica. Essa costituisce sia un efficace linguaggio comune con cui formulare problemi di natura diversa, [...] modulo minore di 1 (caso a tempo discreto), o contare quanti autovalori stanno in una certa regione del pianocomplesso (calcolo dell'inerzia generalizzata).
Nei problemi di controllo intervengono importanti equazioni di matrici, fra cui le equazioni ...
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PRODOTTI INFINITI
Tullio Viola
Data una successione d'infiniti numeri, reali o complessi,
formiamo la nuova successione
con P1 = a1, P2 = a1 a2, ..., Pn = Pn-1 an = a1 a2 ... an-1 an, ... Per evitare [...] i. [5] si dice "uniformemente convergente" in E.
Per es., un p. i. della forma
(1 + an x) converge in tutto il pianocomplesso, se
è una serie assolutamente convergente (v. n. 2, IV), oppure se
è convergente e
è assolutamente convergente (v. n. 2, VI ...
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Matematico (Saint-Omer, Pas-de-Calais, 1809 - Parigi 1882). Fu uno dei maggiori analisti francesi del sec. 19º, ma anche un ottimo algebrista, geometra e fisico-matematico, con profondi interessi interdisciplinari. [...] coefficienti razionali (teorema di L.); il teorema secondo cui una funzione analitica di una variabile complessa, regolare e limitata in tutto il pianocomplesso, compreso il punto all'infinito, si riduce a una costante (teorema di Cauchy-L.). Sotto ...
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Biologia
In embriologia, p. cefalico, nella gastrulazione delle uova telolecitiche, p. della linea primitiva contemporaneamente allo spostamento caudale del nodo di Hensen.
Matematica
Il p. analitico [...] z), per quanto possibile, fino a costruirla in tutto il suo campo di definizione, cioè in tutti i punti del pianocomplesso per i quali essa ha senso. Il procedimento ora descritto è appunto il procedimento del p. analitico. Naturalmente, in generale ...
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Matematico francese naturalizzato statunitense (n. Parigi 1932). Laureatosi presso il Massachusetts institute of technology (1953), nel 1957 conseguì il PhD alla Cornell University e dal 1963 è professore [...] (1984), un passo fondamentale verso successivi tentativi di dimostrazione dell'ipotesi di B. Riemann relativa alla distribuzione nel pianocomplesso delle radici non banali della funzione zeta di Riemann sulla retta Re (z)=1/2. Nel 2002 ne ha ...
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Matematico svedese (Göteborg 1905 - Princeton 1986). Prof. all'Univ. di Uppsala (1937-54) e, dal 1954, all'Institute for advanced study di Princeton, ha dato fondamentali contributi all'analisi complessa, [...] . A lui si deve il concetto di distanza estremale, estremo superiore della distanza tra punti di un dominio del pianocomplesso, che è invariante per trasformazioni conformi, e che ha portato alla definizione di lunghezza estremale h(x): per h ...
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piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...