Mizoguchi, Kenji
Dario Tomasi
Regista cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 16 maggio 1898 e morto a Kyoto il 24 agosto 1956. Reputato insieme a Ozu Yasujirō e Kurosawa Akira uno dei maggiori [...] regista: il suo cinema, infatti, è caratterizzato da uno stile di regia e messa in scena che si affida ai piani-sequenza e ai long takes, alle immagini distanziate, agli elaborati movimenti di macchina, alle inquadrature in profondità di campo e al ...
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Duras, Marguerite
Daniela Turco
Pseudonimo di Marguerite Donnadieu, scrittrice e regista teatrale e cinematografica francese, nata a Gia Dinh, nella Cocincina francese (od. Vietnam), il 4 aprile 1914 [...] seguito nella creazione letteraria, la D. regista elaborò un linguaggio in cui le sequenze si svuotano, le voci e le musiche scivolano nel fuori campo, e con i piani-sequenza si delimitano spazi sempre più deserti. Il successivo Le camion (1977), in ...
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Ioseliani, Otar Davidovič
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico georgiano, nato a Tbilisi il 2 febbraio 1934. I. è un malinconico analista dei comportamenti umani, che vengono considerati alla [...] montaggio secco elimina il tessuto connettivo tra i piani-sequenza e spezza la continuità narrativa, reputata menzognera. e soprattutto 'da lontano' (non a caso il primo piano è una figura pressoché assente) per non essere tentato di disvelarne ...
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Welles, Orson
Altiero Scicchitano
Regista e attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Kenosha (Wisconsin) il 6 maggio 1915 e morto a Los Angeles il 10 ottobre 1985. Geniale inventore di [...] evil un'insuperabile riflessione sul Bene e il Male, con un ritmo incalzante ottenuto grazie a un alternarsi di piani-sequenza e brevissime immagini. Accompagnato dal rock latino di Henry Mancini, Quinlan attraversa il film come un bolide impazzito ...
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Rossellini, Roberto
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore/cinematografico, nato a Roma l'8 maggio 1906 e morto ivi il 6 giugno 1977. Il suo contributo al linguaggio cinematografico è risultato fondamentale [...] e anticipa le trasformazioni del diegetico filmico , mediante l'elaborazione di un linguaggio in cui il fluire dei piani-sequenza e la lucidità dello scavo nelle pieghe concrete della verità e degli accadimenti filmati, lasciano emergere un processo ...
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Hitchcock, Sir Alfred (propr. Alfred Joseph)
Edoardo Bruno
Regista cinematografico e sceneggiatore inglese, naturalizzato statunitense nel 1955, nato a Leytonstone (Londra) il 13 agosto 1899 e morto [...] 'delitto gratuito' perpetrato da due giovani omosessuali e girata con la tecnica particolare di una catena di lunghi piani-sequenza, ciascuno della durata di dieci minuti, in modo da dare continuità e compattezza alla tensione incalzante, messa in ...
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Leone, Sergio
Sir Christopher Frayling
Regista e produttore cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929 e morto ivi il 30 aprile 1989. Figura originale del panorama cinematografico a partire dagli [...] per i dettagli, il tempo dilatato e la tecnica innovativa costantemente imitata ‒ piani-sequenza e dolly virtuosistici, carrellate sontuose, montaggio che alterna primissimi piani a campi lunghi ‒ caratterizzano i suoi sette film, rimasti, a buon ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] 'primitivi' ‒ come l'importantissimo Applause (1929) di Rouben Mamoulian ‒ sorprendono per la presenza inaspettata di piani-sequenza con lunghi ed elaborati movimenti di macchina che sembrano anticipare le sperimentazioni wellesiane e hitchcockiane ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] gangster Michel Poiccard è raccontata in modo talmente frammentato, fra ellissi, jump-cuts (salti di montaggio) o lunghi piani-sequenza, che il tempo si allunga o si restringe, suscitando uno spaesamento nello spettatore. Nel film L'année dernière à ...
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Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] nel film gli aspetti della s., le sue rifrazioni e metamorfosi apparenti. Anche qualora non sia previsto l'uso di piani-sequenza, la s. del set è sempre maggiormente vissuta, o almeno 'percorsa' (quindi frazionata) rispetto a quella teatrale (che è ...
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piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...