Corpo, le cui dimensioni vanno da meno di un millimetro a centinaia di kilometri, che si pensa abbia costituito lo stadio intermedio di aggregazione della polvere e dei gas della nebulosa solare primordiale, [...] nel corso del processo che condusse alla formazione dei pianeti (➔ pianeta). ...
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Astronomo (Guntzenhausen, Franconia, 1570 - Ansbach 1624). Fu astronomo dell'elettore di Brandeburgo. Discepolo di Tyge Brahe e di Keplero, per primo osservò la nebulosa di Andromeda (15 dic. 1612). Fu [...] in polemica con Galileo per la priorità della scoperta dei primi quattro pianeti di Giove: in realtà sembra che le sue osservazioni siano state successive, forse di solo due giorni, a quelle di Galileo. Fra le opere: Hypotheses de systemate mundi ( ...
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Astronomo nederlandese naturalizzato statunitense (Harenkarspel 1905 - Città di Messico 1973). Studiò all'università di Leida e nel 1933 si trasferì negli USA dove fu assistente dell'osservatorio Yerkes [...] (Wisconsin) e in seguito dell'osservatorio McDonald (Texas). Si dedicò soprattutto allo studio dei pianeti; tra l'altro, nel 1948 scoprì il quinto satellite di Urano (Miranda) e nel 1949 scoprì il secondo satellite di Nettuno (Nereide). ...
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geocèntrico, sistèma In astronomia, modello cosmologico in cui la Terra è posta al centro dell'Universo. Il s.g. per eccellenza è il sistema tolemaico (→ Tolomeo, Claudio), elaborato nell'antichità e ritenuto [...] , nel 16° sec., della teoria eliocentrica di Copernico. Per spiegare le irregolarità nel moto dei pianeti il sistema tolemaico prevedeva che ogni pianeta descrivesse un'orbita circolare (epiciclo), il cui centro si sposta su un'altra circonferenza ...
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Astronomia
Velocità di f. La velocità che deve possedere un corpo lanciato verticalmente dalla superficie di un astro per sfuggire al campo gravitazionale dell’astro stesso. In tabella sono date le velocità [...] di f. dalla superficie del Sole, di alcuni pianeti, fra cui la Terra, e della Luna. Anche le molecole dei gas costituenti l’atmosfera dell’astro potrebbero raggiungere la velocità di f. e abbandonarlo, privandolo pertanto di atmosfera; ciò si è ...
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Astronomo e matematico (n. Kaskö 1873 - m. 1949), dopo aver svolto attività di ricerca presso gli osservatorî di Pulkovo, Gottinga, Parigi, Monaco e Lipsia, divenne (1918) professore nell'università di [...] Helsinki; si dedicò quasi esclusivamente a ricerche teoriche di meccanica celeste: perturbazioni dei piccoli pianeti, progetto di una macchina per il loro studio, velocità di propagazione della gravitazione, e principalmente il problema dei tre corpi ...
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Astrofisico francese (Parigi 1897 - Il Cairo 1952). Si dedicò principalmente allo studio della fisica del Sole. Svolse la sua attività dal 1920 presso l'osservatorio di Meudon e del Pic du Midi (Pirenei), [...] dove compì interessanti e originali ricerche sulla polarizzazione della luce dei pianeti; inventò il coronografo, per l'osservazione della corona solare anche fuori eclisse, e con questo strumento riuscì a scoprire un gran numero di righe coronali. ...
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Strumento usato dagli astronomi per individuare la posizione di un astro mediante le sue coordinate altazimutali (altezza e azimut); è detto anche universale astronomico o strumento universale.
Diagrammi [...] altazimutali Diagrammi indicanti, in corrispondenza alle varie latitudini e alle diverse ore della notte, le stelle e i pianeti più convenienti per l’osservazione; sono generalmente riportati nelle effemeridi. ...
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Astronomo e storico dell'astronomia (Amiens 1749 - Parigi 1822); prof. di astronomia al Collège de France (1807), misurò l'arco di meridiano compreso fra i paralleli di Dunkerque e Barcellona, che doveva [...] servire di base al nuovo sistema metrico decimale. Compilò effemeridi del Sole, dei maggiori pianeti e dei satelliti di Giove. Il nome di D. è anche legato ad alcune formule di trigonometria. Scrisse una pregevole Histoire de l'astronomie (6 voll., ...
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Astronomo di origine greca (Costantinopoli 1861 - Parigi 1944). Autodidatta, nel 1893 fu aggregato, come astronomo, all'osservatorio di Juvisy (Francia) e nel 1909 passò all'osservatorio di Meudon. Instancabile [...] e sagace osservatore, ha descritto con grande minuzia e con fedelissimi disegni l'apparenza della superficie dei pianeti osservabili, e in particolare di Venere e di Marte (La planète Mars, 1930); autore di pregevoli opere sull'astronomia greca ...
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pianeta1
pianéta1 s. f. [lat. tardo planēta, che significò anche «mantello da viaggio o da pioggia», uso fig. di planēta «pianeta3», nel suo sign. originario greco, in quanto veste che si avvolgeva intorno alla persona]. – Paramento liturgico...