BENIVIENI, Domenico
Cesare Vasoli
Fratello di Girolamo e di Antonio, nacque a Firenze da ser Paolo Benivieni intorno all'anno 1460.
In una "portata" catastale dei padre, resa nel 1457, è già incluso [...] attività di direttore spirituale di alcune religiose. E par certo che egli fosse in rapporto anche con quei più accesi piagnoni che si riunirono in una specie di conventicola settaria (la setta degli "unti") intorno a un giovane orafo fiorentino, il ...
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DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] La sua lotta contro le tendenze scismatiche sostenute dai visionari e dalla loro propaganda (si oppose all'elezione di un piagnone ad uffici dell'Ordine) non gli impedì di sfruttare a suo vantaggio le qualità della congregazione riformata di S. Marco ...
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Firenze
John M. Najemy
Per l’interpretazione machiavelliana della Firenze medievale si rinvia alle voci Istorie fiorentine e Ciompi, tumulto dei, nonché alle voci biografiche Albizzi, Rinaldo degli; [...] ufficio – in quanto frate –, esercitava una grande influenza nel Consiglio, i suoi sostenitori, denominati frateschi (o, sprezzantemente, piagnoni), promossero una serie di riforme contro l’usura, contro gli ebrei e il prestito ebraico, contro la ...
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GUASTI, Cesare
Zeffiro Ciuffoletti
Nacque a Prato il 4 sett. 1822 da Ranieri e Rosa Sacchi.
Il padre, modesto commerciante e poi libraio e dal 1831 tipografo, veniva da una famiglia di contadini della [...] . 1864), accusò il G. di voler "spacciare per santo" il Savonarola e di scrivere con lo spirito di un "antico piagnone". Era così forte l'infatuazione del G. per Savonarola che nel commentare alcuni scritti di G. Capponi (Rassegna nazionale, febbraio ...
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Gino Capponi e la cultura toscana nel secolo decimonono
Cosimo Ceccuti
Genesi del libro
La genesi degli articoli pubblicati fra il 1916 e il 1920 sulla «Critica» e poi raccolti nel volume Gino Capponi [...] fianco alle critiche, alla luce anche degli studi successivi, è quella sulla persistenza a Firenze e in Toscana della tradizione «piagnona», non tanto perché essa non vi fu, ma quanto perché vanno molto ridimensionati il peso e l’influenza che essa ...
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Appio Claudio e il decemvirato romano
Paul van Heck
Per la turbinosa e complessa vicenda di Appio Claudio e dei decemviri legibus scribundis, situabile secondo la tradizione intorno al 450 a.C., le [...] di una violazione legale che, come spiegano i commenti, fu attribuibile piuttosto a uno dei più potenti e faziosi ‘piagnoni’, Francesco Valori.
Ma la situazione fiorentina resta il presupposto naturale di ogni discorso machiavelliano che, come questo ...
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TOMBA (gr. τάϕος, τύμβος, μνῆμα; lat. sepulcrum, locum, tumulus)
Goffredo BENDINELLI
Piero BAROCELLI
Luigi CREMA
Ernst KUHNEL
Vocabolo tecnicamente di ampio significato, indicando nell'uso comune [...] perde la sua conformazione massiccia e viene tutto traforato da arcatelle sotto le quali sono poste statuette, per solito di piagnoni, che nel Medioevo seguivano i funerali solenni. Poi le arcatelle spariscono e le lastre scolpite sono sorrette dalle ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] gli elementi specifici della situazione fiorentina. Ad esempio la suddivisione degli abitanti in arrabbiati, palleschi, piagnoni, beneficiati, non beneficiati che integravano le canoniche classificazioni del tipo 'molti-pochi', oppure 'aristocratici ...
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DELLA ROBBIA, Andrea
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 20 ott. 1435, quartogenito di Marco di Simone lanaiolo, e di una monna Antonia (1413-14 maggio 1444).
Da tempo i Della Robbia avevano rag [...] intorno al 1494, con altri artisti e intellettuali in precedenza legati alla cerchia laurenziana, sia entrato nelle file dei piagnoni. Infatti a partire dall'anno successivo la devozione dei Della Robbia per il Savonarola, nota anche al Vasari (1568 ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] tuttavia non è pensabile che il Vasari lo abbia confuso con il fratello Simone, che fu sicuramente un appassionato "piagnone", come asseriscono coloro che non accettano l'adesione del F. al Savonarola. Con ogni probabilità egli non seguì apertamente ...
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piagnone
piagnóne s. m. (f. -a) [der. di piagnere]. – 1. Chi piange o si lamenta in continuazione: ha ormai 10 anni ma è ancora un p.; non fare la piagnona. 2. In alcune regioni, nel passato, persona che prendeva parte, per lo più a pagamento,...
pallesco
pallésco agg. e s. m. [der. di palla1, con riferimento alle sei palle che figurano nello stemma dei Medici] (pl. m. -chi). – A Firenze, nel sec. 15°, partigiano della famiglia o del partito dei Medici (spec. in contrapp. ai piagnoni...