SINIBALDI, Antonio
Tammaro De Marinis
Uno dei più celebri copisti-calligrafi del sec. XV, fiorentino. Esemplò manoscritti per il duca d'Urbino, per gli Aragonesi di Napoli, per Mattia Corvino re di [...] che in quegli anni lavorava a Firenze. Fu un pallesco e rimase un fiero partigiano dei Medici, avverso ai savonaroliani piagnoni.
I codici da lui trascritti, fino a oggi conosciuti, in numero di circa venti, si trovano nelle biblioteche Vaticana ...
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LUSCHINO, Benedetto (Bettuccio)
Simone Ragagli
Nacque tra il marzo e il settembre del 1470 a Firenze, nel quartiere di S. Croce, nono figlio di Paolo di Matteo, anziano orafo, e di Domenica. Durante [...] , almeno fino al maggio 1502, risiedette prevalentemente a Viterbo, nel convento di S. Maria della Quercia, punto di riferimento dei piagnoni fiorentini, ma si recò di nuovo a Firenze nell'aprile 1500 e, in un momento non precisato, a Roma, dove ...
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CINOZZI (Cinozzi dei Gini), Girolamo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 22 apr. 1461 da ser Angelo di Cinozzo e da Ginevra di Piero Dal Pozzo Toscanelli, figlia di un fratello del celebre medico e matematico [...] e la Curia romana, Roma 1969, p. 88; D. Weinstein, Savonaroia and Florence, Princeton 1970, pp. 240, 242; G. Pampaloni, Il movimento piagnone secondo la lista del 1497, in Studies on Machiavelli, a cura di M. P. Gilmore, Firenze 1972, pp. 335-347; R ...
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Fu il penultimo gonfaloniere della repubblica fiorentina, che egli governò con animo fiero di popolano dal 1° maggio fino al 31 dicembre 1529, quando, con l'assedio degli imperiali, era già cominciato [...] parentela sia per interessi. Elesse Cristo a re di Firenze e promosse nella città assediata leggi sul costume, compiacendo ai Piagnoni; né il C. mancò al debito suo anche in quegli estremi frangenti. Ceduto il gonfalone al Girolami, al principio del ...
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BENEDETTO (Tiezzi) da Foiano
Cesare Vasoli
Nacque a Foiano in Val di Chiana sullo scorcio del sec. XV. Attratto dalla vita religiosa, vestì giovanissimo l'abito domenicano nel convento dei suo paese [...] di S. Maria Novella. Durante il suo soggiorno fiorentino la fama di predicatore di B. si affermò soprattutto negli ambienti piagnoni; ed è probabile che fin da questo periodo egli si avvicinasse a quel gruppo di domenicani che manteneva, anche dopo ...
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Salviati, Iacopo
Valentina Lepri
Nato a Firenze nel 1461 da Giovanni di Alemanno ed Elena Gondi, si dedica al-l’attività imprenditoriale in Toscana e a Roma. Sposa nel 1486 Lucrezia di Lorenzo de’ Medici. [...] 1985, p. 111). Animato da spirito religioso, segue le predicazioni di Girolamo Savonarola; fa parte di un gruppo di ‘piagnoni’ moderati e filomedicei che nel 1497 firma una petizione in favore del frate inviata ad Alessandro VI (Guidi 1984). Svolge ...
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Patriota, scrittore e statista (Torino 1798 - ivi 1866). Dopo essersi dedicato alla pittura e, con buon successo, alla letteratura, intorno al 1843-44 si avvicinò alla politica, che lo vide partecipare [...] sono i suoi romanzi (Ettore Fieramosca o La disfida di Barletta, 1833, Niccolò de' Lapi ovvero I Palleschi e i Piagnoni, 1841; La Lega Lombarda, incompiuto, scritto nel 1845 e pubblicato postumo nel 1871). Sviluppatasi negli anni 1843-44, attraverso ...
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BETTINI, Luca
Cesare Vasoli
Nacque a Firenze, presumibilmente nel 1489, in una famiglia di intensa fede piagnona: suo padre, Piero, è ricordato tra i cittadini insorti in difesa del Savonarola contro [...] duomo alle prediche che il frate riservava ai fanciulli. Nel 1505 entrò in S. Marco, ultima roccaforte della tradizione piagnona, dove professò solennemente il 23 ott. 1506. Si dedicò agli studi teologici ed alla predicazione, segnalandosi per la sua ...
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BARTOLINI RUCELLAI, Camilla
Cesare Vasoli
Nacque a Firenze il 16 ott. 1465, da Domenico di Neri e da Ermellina Corbinelli. Giovanissima andò sposa a Rodolfo di Filippo Rucellai, ricco gentiluomo fiorentino. [...] Pico morì il 17 nov. 1494, dopo aver pronunziato il voto d'ingresso nell'Ordine e aveme ricevuto l'abito. Ma i "piagnoni" videro ugualmente realizzata la profezia della B., perché nello stesso giorno entrava in Firenze Carlo VIII e la città era tutta ...
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REVERE, Giuseppe
Cesare Cimegotto
Letterato, nato a Trieste, di famiglia oriunda del Mantovano, il 2 settembre 1812; morto a Roma il 22 novembre 1889: le sue ceneri furono trasportate a Trieste solo [...] osservò il Cattaneo, più alla lettura che al palcoscenico e che s'ebbe vario giudizio. Ad esso seguì nel '43 I piagnoni e gli arrabbiati, dramma che, inferiore al precedente, non fu mai rappresentato; altri due suoi drammi storici, il Sampiero da ...
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piagnone
piagnóne s. m. (f. -a) [der. di piagnere]. – 1. Chi piange o si lamenta in continuazione: ha ormai 10 anni ma è ancora un p.; non fare la piagnona. 2. In alcune regioni, nel passato, persona che prendeva parte, per lo più a pagamento,...
pallesco
pallésco agg. e s. m. [der. di palla1, con riferimento alle sei palle che figurano nello stemma dei Medici] (pl. m. -chi). – A Firenze, nel sec. 15°, partigiano della famiglia o del partito dei Medici (spec. in contrapp. ai piagnoni...