CAGNOLATI (Canholatus, Canheolatus, Canolati, Cagnolato), Bartolomeo
Ugo Rozzo
Chierico milanese, figlio di un "dominus Ubertus" che era già morto nel settembre del 1320, il C. è sopravvissuto nella [...] , Dante Mago, in Rivista d'Italia, II(1898), pp. 134-138; A. Candian, Dante fu mai a Piacenza?, in Boll. stor. piacentino, III(1908), pp. 249-253; C. Capasso, La Signoria viscontea e la lotta politico-religiosa con il papato nella prima metà del sec ...
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BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] luogo di colui che tanta parte aveva avuto nella formazione spirituale del B., il cardinale Bernardino Scotti.
L'episcopato piacentino del B. ebbe in maniera eminente i caratteri e la ricchezza di iniziative che il concilio tridentino aveva definito ...
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COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] al C. un poemetto, Il Delfilo; l'ipotesi cade dopo la bella dimostrazione di M. Corti, Da un convento veneto a un castello piacentino (L'autore dei Delfilo non è F. C.), in Giorn. st. d. lett. it., CXXXVIII(1961), pp. 161-95, ora in Metodi e ...
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CIBO, Camillo
Agostino Borromeo
Secondogenito di Carlo II Cibo Malaspina. duca di Massa, e di Teresa Pamphili, pronipote di Innocenzo X, nacque a Massa il 25 apr. 1681. Avendo dimostrato inclinazione [...] del card. Alberoni, Piacenza 1923, ad Indicem; Id., Un ignoto manoscritto sul processo del card. G. Alberoni, in Boll. stor. piacentino, XXIII (1928), pp. 10-18, 66-72 passim; P. Castagnoli, Il cardinale G. Alberoni, II, Piacenza-Roma 1931, ad ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] , Roma, 13 nov. 1564, in Mon. hist. Soc. Iesu, Lainii Monumenta, V, pp. 293 s.); il già citato conte piacentino Ludovico Tedeschi, suo maggiordomo, grande collezionista di disegni che entrarono a fare parte delle collezioni di Alessandro; il senese ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] protestanti38. Nel novembre del 1887 Leone XIII approvò, con il breve Libenter agnovimus, l’istituzione dell’Istituto piacentino di assistenza agli emigrati nelle Americhe e della congregazione dei Missionari di S. Carlo Borromeo, più noti come ...
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Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] esprimeva Burckhard, e anche le donne erano destinatarie di trattati sull’arte del governo, come quello scritto dal piacentino Antonio Cornazzano per Eleonora d’Aragona, moglie del duca Ercole I d’Este54. Nel periodo rinascimentale la cultura delle ...
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piacentino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Placentīnus, der. di Placentia «Piacenza»]. – 1. Appartenente o relativo alla città di Piacenza, capoluogo di provincia dell’Emilia: dialetto p. (anche come s. m., il piacentino); territorio p. (o, come...
tortellino magico loc. s.le m. (iron.) Nella politica italiana, gruppo di fedeli sostenitori e consiglieri di segretari del Partito Democratico, con i quali condividono l'origine emiliano-romagnola o l’appartenenza al ceto politico dirigente...