Pittore, disegnatore, litografo e incisore (Dessau 1785 - Monaco di B. 1841). Coi fratelli, Heinrich (Dessau 1783 - Berlino 1848), pittore, e Woldemar Friedrich (Dessau 1791 - ivi 1859), pittore e incisore, [...] Dresda (1804-06), si legò con O. Runge e C. D. Friedrich; ebbe nel periodo napoleonico incarichi politici che lo condussero di Fr. Schlegel, si accostò alla maniera dei Nazareni; fu amico di Ph. Veith e O. Schnorr; soggiornò a lungo a Vienna, poi ( ...
Leggi Tutto
Studioso francese del pensiero indiano (Parigi 1882 - ivi 1956). Professore nell'École pratique des hautes études di Parigi (1927-54), condirettore della Revue philosophique de la France et de l'étranger [...] del pensare speculativo. Tra le sue opere: Esquisse d'une histoire de la philosophie indienne (1923); La philosophie civilisation indienne (in collab. con H. de Wilman-Grabowska e Ph. Stern, 1933); Les philosophies orientales (1942); La pensée en ...
Leggi Tutto
Poeta inglese (Shrewsbury 1674 - Londra 1749). Gli elogi tributati alle sue Pastorals (1709) gli procurarono l'inimicizia di A. Pope. La popolarità di tali componimenti fu dovuta all'introduzione in essi [...] e di contadini inglesi al posto degli dèi e dei pastori greci. Ph. scrisse anche numerose poesie encomiastiche in versi di sette sillabe. Due poesiole per i figli di lord Carteret e di D. Pulteney, pubblicate negli English poets di T. H. Ward, gli ...
Leggi Tutto
Attore e autore drammatico (Londra 1587 - ivi 1633); fu tra i Children of Queen's Revels e recitò nel Poetaster e in The silent woman di Ben Jonson, nella parte del protagonista in Bussy d'Ambois di G. [...] di F. Beaumont e J. Fletcher; si ritirò dalle scene nel 1623. Fu autore di due commedie, A woman is a weathercock (1609) e Amends for ladies (1611); collaborò con Ph. Massinger in The fatal dowry e probabilmente anche a drammi di Beaumont e Fletcher. ...
Leggi Tutto
Psichiatra (Marcilhac, Lot, 1794 - ivi 1870); dedicatosi a studî di psichiatria sotto la guida di Ph. Pinel e J.-E.-D. Esquirol, fondò nel 1822 a Vanves presso Parigi una grande casa di cura privata che [...] le malattie psichiche evolventi a fasi, influenzando fortemente il pensiero di E. Kraepelin. Opere principali: De l'aliénation mentale (1838), Du délire (1839), De la folie circulaire (1851), Des maladies mentales et des asiles d'aliénés (1864). ...
Leggi Tutto
Storico francese (Parigi 1880 - ivi 1950). Medievalista, dopo aver esordito con Le Comté d'Anjou au XIe siècle (1906), s'impegnò l'anno dopo con le Études sur l'administration de Rome au moyen âge, 751-1252 [...] molto del loro interesse. Importanti le Études critiques sur l'histoire de Charlemagne (1921), e, notissimi, lavori pregevoli d'insieme: Les barbares (1926), L'essor de l'Europe (1932), Charlemagne et l'empire carolingien (1947), facenti parte ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (Parigi 1803 - ivi 1871). Direttore della Revue de Paris (1830-33), scrisse in collab. con Balzac e Ph. Chasles i Contes bruns ... par une tête à l'envers (1832). Portò anche a termine [...] Sallenauve (1855); La famille Beauvisage (1855); Les petits bourgeois de Paris (1856-57). Meno interessante la sua abbondante produzione romanzesca (Louison d'Arquien, 1840; L'allée des veuves, 1845; Le cabinet noir, 1849; La fille sanglante, 1857). ...
Leggi Tutto
Coreografo, ballerino e violinista (Parigi 1821 - ivi 1870), figlio e allievo del maestro di ballo del Teatro Reale di Stoccarda; svolse una fortunata attività di coreografo nei principali teatri d'Europa [...] dal 1859 al 1869. Sposò la celebre danzatrice F. Cerrito. Creò numerosi balletti, fra i quali il celebre Coppélia (1870), musicato da C.-Ph.-L. Delibes. Elaborò un sistema di notazione della danza, che espose nel trattato La sténochorégraphie (1852). ...
Leggi Tutto
Musicista francese (Parigi 1672 - ivi 1749). Studiò con A. Campra ed esordì nel 1697 con l'opera Issé rappresentata alla corte di Francia. Dal 1713 fu sovrintendente della musica reale, dal 1728 al 1730 [...] reale di musica, nel 1726 gli era anche affidata la direzione della cappella. Scrisse una decina di lavori teatrali, due cantate e musica sacra. Il D. è considerato tra i maggiori esponenti dell'opera francese nella transizione da G. B. Lulli a J ...
Leggi Tutto
Pittore (Amburgo tra il 1625 e il 1630 - ivi 1700 circa); allievo di Ph. Wouwerman, risentì di A. van Ostade e di D. Teniers; nel 1669 conobbe ad Anversa J. Jordaens. Dipinse soggetti biblici, paesaggi, [...] ritratti, scene di costume (Contadini a banchetto, Aschaffenburg, Staatsgalerie, ecc.); diede disegni per illustrazioni di libri: notevole la Bibbia (stampata nel 1672 a Lüneburg; gli studî sono conservati ...
Leggi Tutto
pH
〈pi-àkka〉. – In chimica, notazione, che significa propriam. «potenza (nel sign. matematico, cioè esponente) d’idrogeno (simbolo H)», usata anche come s. m., con la quale si esprime l’acidità o la basicità di una soluzione acquosa, assumendo...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...