Poeta (Ferrara 1463 - Roma 1537); modificò il suo cognome, Tebaldi, in T. per vezzo umanistico. Fu alle corti di Ferrara e di Mantova, dove fu precettore d'Isabella d'Este. Fu anche segretario a Ferrara [...] trasferì a Roma, dove godette del favore di Leone X e dove nel sacco del 1527 perse libri e sostanze. T. compose egloghe, epistole, stanze, moltissimi sonetti, caratteristici del petrarchismo del secondo Quattrocento, e anche notevoli versi latini. ...
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Santagata, Marco. – Scrittore e critico letterario italiano (Zocca, Modena, 1947 - Pisa 2020). Laureatosi all’Università di Pisa e specializzatosi alla Scuola Normale Superiore in Letteratura italiana, [...] di lirica italiana, con una particolare attenzione per i primi secoli. Diversi sono i suoi studi dedicati a Dante, Petrarca e il petrarchismo. Tra le sue opere si ricordano: Il maestro dei santi pallidi (2002, Premio Campiello 2003), L'amore in sé ...
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Poeta tedesco (n. Limbach, Palatinato, 1573 - m. attorno al 1620). Erudito di formazione umanistica, fu alla corte dell'imperatore Rodolfo II in Boemia. Nel 1602 fu fatto nobile. Accusato di alto tradimento [...] 1601 aveva pubblicato la raccolta di poesie Schönes Blumenfeld, liriche di tema mondano di tono moraleggiante, formalmente ancora sulla linea del petrarchismo che aveva dominato nel sec. 16º. Di proprio H. porta un linguaggio spesso popolareggiante. ...
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Poeta (Barcellona 1450 circa - Napoli 1514); di nome Benedetto Gareth, si fece chiamare il C. - adattamento umanistico del cognome - nella Accademia alfonsina. Venuto dalla Spagna a Napoli, fu protetto, [...] anche nelle avversità. Ha fama soprattutto per il suo canzoniere, Endimione (dal nome Luna che diede alla dama celebrata; 1506 e, ampliato, 1509), in parte anche d'argomento storico e politico: esempio caratteristico del petrarchismo quattrocentesco. ...
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Nome con cui è noto il poeta Serafino de' Ciminelli (L'Aquila 1466 - Roma 1500). Fu al servizio del card. Ascanio Sforza e di Ferdinando II d'Aragona; passò poi nelle corti di Urbino, di Milano, di Mantova, [...] come attore. S. è il maggior rappresentante della poesia cortigiana del secondo Quattrocento, caratterizzata da un petrarchismo fondato su immagini spettacolose e arguzie presecentistiche e insieme dall'assunzione di forme popolari, sentita come ...
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Poeta (Monreale 1543 - Palermo 1593). Ebbe vita tempestosa e morì in carcere. Prigioniero dei pirati algerini, pare avesse come compagno di sventura Cervantes, che a ogni modo lo conobbe e gli dedicò alcune [...] ; tre poemi d'argomento equivoco; quattro Trionfi, di cui uno in spagnolo; intermezzi poetici per commedie; sacre rappresentazioni. Il petrarchismo concettistico, travestito di forme popolari e dialettali, acquista in lui una certa comunicatività. ...
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Poetessa (Padova tra il 1520 e il 1525 - Venezia 1554). Fu educata a Venezia, dove si era trasferita con la famiglia dopo la morte del padre. Accolta, con la sorella Cassandra, cantante, e il fratello [...] . Al suo amore per il conte Collaltino di Collalto è ispirata gran parte del suo canzoniere (Rime, post., 1554), che, pur aderendo ai canoni del petrarchismo, conserva un fascino originale grazie alla varietà di toni e all'aggraziata musicalità. ...
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Filologo spagnolo (Valencia 1908 - Madrid 2001), discepolo di R. Menéndez Pidal e di A. Castro, prof. (1947-78) di grammatica storica all'univ. di Madrid. Oltre a numerosi studî di linguistica, stilistica [...] edizioni successive), Asturiano y provenzal en el "Fuero de Avilés" (1948), ecc. Si dedicò anche allo studio del petrarchismo spagnolo: La trayectoria poética de Garcilaso (1949; 2a ed. 1968); La obra literaria del marqués de Santillana (1957 ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] umanista, rifulse quella del poeta in volgare: P. divenne, in Italia e fuori, modello insuperabile di poeta lirico. Anzi, il petrarchismo (v.), oltre che un modo di poetare, è nel Cinquecento uno stile di comportamento, sì che permea ogni scrittura e ...
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AUGURELLI (Augurello, Agorelli), Giovanni Aurelio
Robert Weiss
Nacque a Rimini, non nel 1440 o 1441, come fu generalmente ritenuto, ma intorno al 1456, da Giovanni Agorelli. Nulla si sa dei suoi primi [...] 'amico Girolamo Avogadro, allora podestà di Mantova, ricca di consigli stilistici e linguistici per il commento al canzoniere del Petrarca che l'Avogadro andava preparando per Isabella d'Este.
In questa lettera, o meglio trattatello, l'A. sottopone a ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.