MAGNO, Celio
Giuseppe Toffanin
Nacque da nobile famiglia cittadina a Venezia il 12 maggio 1536. Si diede all'avvocatura: poi accompagnò Iacopo Mocenigo in Siria; Alvise Grimani in Dalmazia; in Spagna [...] Giustinian nel 1600 e, per il senso della morte che v'è cupamente presente, fanno pensare più al Tasso che al Petrarca. S'ispirò ad avvenimenti politici: per la battaglia di Lepanto pubblicò, sotto gli auspici del "Beatissimo Padre e del Serenissimo ...
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Poeta (Barcellona 1450 circa - Napoli 1514); di nome Benedetto Gareth, si fece chiamare il C. - adattamento umanistico del cognome - nella Accademia alfonsina. Venuto dalla Spagna a Napoli, fu protetto, [...] anche nelle avversità. Ha fama soprattutto per il suo canzoniere, Endimione (dal nome Luna che diede alla dama celebrata; 1506 e, ampliato, 1509), in parte anche d'argomento storico e politico: esempio caratteristico del petrarchismo quattrocentesco. ...
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Poeta (Monreale 1543 - Palermo 1593). Ebbe vita tempestosa e morì in carcere. Prigioniero dei pirati algerini, pare avesse come compagno di sventura Cervantes, che a ogni modo lo conobbe e gli dedicò alcune [...] ; tre poemi d'argomento equivoco; quattro Trionfi, di cui uno in spagnolo; intermezzi poetici per commedie; sacre rappresentazioni. Il petrarchismo concettistico, travestito di forme popolari e dialettali, acquista in lui una certa comunicatività. ...
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Poetessa (Padova tra il 1520 e il 1525 - Venezia 1554). Fu educata a Venezia, dove si era trasferita con la famiglia dopo la morte del padre. Accolta, con la sorella Cassandra, cantante, e il fratello [...] . Al suo amore per il conte Collaltino di Collalto è ispirata gran parte del suo canzoniere (Rime, post., 1554), che, pur aderendo ai canoni del petrarchismo, conserva un fascino originale grazie alla varietà di toni e all'aggraziata musicalità. ...
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Nome con cui è noto il poeta Serafino de' Ciminelli (L'Aquila 1466 - Roma 1500). Fu al servizio del card. Ascanio Sforza e di Ferdinando II d'Aragona; passò poi nelle corti di Urbino, di Milano, di Mantova, [...] come attore. S. è il maggior rappresentante della poesia cortigiana del secondo Quattrocento, caratterizzata da un petrarchismo fondato su immagini spettacolose e arguzie presecentistiche e insieme dall'assunzione di forme popolari, sentita come ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] potrebbe più dire di essere qui come un forestiero curioso fuori della sua patria. E, quel che più conta per noi, il Petrarca stesso è cosciente di aver tentato qualche cosa di nuovo in questo senso. Così dice infatti, alla fine del De vita solitaria ...
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WATSON, Thomas
Mario Praz
Poeta, nato a Londra intorno al 1557 e morto e sepolto ivi il 26 settembre 1592. Studiò legge a Londra; nel 1581 pubblicò una versione latina dell'Antigone di Sofocle insieme [...] figura in Colin Clouts come home againe di E. Spenser. Tradusse madrigali italiani (Londra 1590), e scrisse altri versi imitati da Petrarca e Ronsard in The Tears of Fancie (1593).
Bibl.: Poems, in English Reprints a cura di E. Arber, Londra 1870; F ...
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Filologo spagnolo (Valencia 1908 - Madrid 2001), discepolo di R. Menéndez Pidal e di A. Castro, prof. (1947-78) di grammatica storica all'univ. di Madrid. Oltre a numerosi studî di linguistica, stilistica [...] edizioni successive), Asturiano y provenzal en el "Fuero de Avilés" (1948), ecc. Si dedicò anche allo studio del petrarchismo spagnolo: La trayectoria poética de Garcilaso (1949; 2a ed. 1968); La obra literaria del marqués de Santillana (1957 ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] umanista, rifulse quella del poeta in volgare: P. divenne, in Italia e fuori, modello insuperabile di poeta lirico. Anzi, il petrarchismo (v.), oltre che un modo di poetare, è nel Cinquecento uno stile di comportamento, sì che permea ogni scrittura e ...
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AUGURELLI (Augurello, Agorelli), Giovanni Aurelio
Robert Weiss
Nacque a Rimini, non nel 1440 o 1441, come fu generalmente ritenuto, ma intorno al 1456, da Giovanni Agorelli. Nulla si sa dei suoi primi [...] 'amico Girolamo Avogadro, allora podestà di Mantova, ricca di consigli stilistici e linguistici per il commento al canzoniere del Petrarca che l'Avogadro andava preparando per Isabella d'Este.
In questa lettera, o meglio trattatello, l'A. sottopone a ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.