Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] , allegorie, comparazioni e similitudini, ecc.), e un commento essenziale di tipo stilistico-grammaticale al Canzoniere petrarchesco (Le Rime di Francesco Petrarca con l’interpretazione di Giacomo Leopardi, 1826), modernissimo nell’impostazione ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] «modi di dire poetici» o «giri di lingua», tratte dai più grandi autori della nostra letteratura antica, come il petrarchesco «farsi colonna al fianco d’un ramo». La natura del taccuino era dunque strumentale e privata. Esso fungeva probabilmente da ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] della musica romantica e della sua poetica. Così ➔ Ugo Foscolo si serve della sinestesia in toni classicheggianti e di riferimento petrarchesco: «mentr’io sentia dai crin d’oro commosse / spirar d’ambrosia l’aure innamorate» (“E tu nei carmi avrai ...
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CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] latina dell'opera del lessicografo greco Ateneo Naucratide.
L'opera prende l'avvio dall'analisi del "lei" nel verso petrarchesco "Che come vide lei cangiar Thessaglia". Partenio propone di interpretare il pronome "ne 'l causativo" e "Thessaglia ne 'l ...
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CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] a canoni inderogabili quali l'eleganza e l'armonia. La sua operazione filologica, dunque, si colloca in un ristretto ambito petrarchesco ed in questo senso appare e si specifica il complessivo lavoro di edizione. L'incidenza continua sul testo si ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] dotta e giudiciosa lettera over discorso intorno alla lingua volgare (ristampato anche nel '65). L'anno dopo una sua canzone petrarchesca, dedicata a Bona Sforza in occasione del suo ritorno in Italia e databile quindi al 1556, era compresa in una ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] testimoniano la rapida e massiccia circolazione nazionale di testi quali la Divina Commedia, il Decameron e il Canzoniere petrarchesco già nel Trecento, divenuti subito, soprattutto gli ultimi due, modelli da imitare, e la realizzazione di fortunate ...
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DEL BAILO, Francesco
Angela Piscini
Più noto con il nome umanistico Francesco Alunno ("Fr. Musarum Alumnus, Fr. Pieridum verus Alumnus"), nacque a Ferrara presumibilmente nel 1484 da Niccolò e da Beatrice [...] dei Trionfi che era stato curato da P. Bembo per Aldo Manuzio nel 1501.
È un indice di tutti i vocaboli petrarcheschi con la "dechiaratione delle voci e de' luoghi difficili": un vocabolario alfabetico ed insieme un lavoro di concordanze. La seconda ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] ad personam del grammatico Pietro Fidenzio Giunteo «Glottochrysius» da Montagnana. L’argomento del canzoniere (e il canone petrarchesco è immediatamente riconoscibile nel sonetto d’esordio: «Vos ch’auribus arrectis auscultate / in lingua etrusca il ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] .
L’endemico carattere retorico, antirealistico e antitecnico della ➔ lingua letteraria italiana dipende dal prevalere del modello petrarchesco su quello dantesco, in sintonia con il tipo di letterato che si riproduce nella civiltà delle corti e ...
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petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...