L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] precedenti. La nuova critica ha poi messo in luce una volta per tutte l’effettiva ricchezza e inclusività del vocabolario petrarchesco, oggettivamente «più esteso di quello di ogni altro poeta lirico» (Vitale 1996: 416), e che «mal si concilia con il ...
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WEISS, Roberto
Filologo ed epigrafista italiano naturalizzato inglese, nato a Milano il 22 gennaio 1906. Insegna italiano nell'University College di Londra dal 1938 come lettore e dal 1946 come professore.
Il [...] migliore di tali ricerche è il rinvenimento d'un capitolo inedito del Trionfo della Fama del Petrarca (Un inedito petrarchesco, Roma 1950). Altri scritti: Humanism in England during the.fifteenth Century (1ª ed., Oxford 1941, 2ª ed., Oxford 1957 ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] e stilistica della Commedia indusse i grammatici del Cinquecento (➔ Pietro Bembo in testa) a preferire il distillato monolinguismo petrarchesco al plurilinguismo dantesco (Baldelli 1996: 23). D’altro canto, proprio la varietà del repertorio (pur nel ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] Petrarca e Boccaccio, era già avvenuto in B. Riguardo a devea, devere, con radicale dev- dell’uso lirico e petrarchesco, esso prende la forma più prosastica dovea con radicale do- (a eccezione ovviamente del presente indicativo e congiuntivo), come ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] analogistico cerca sempre la conferma nei suoi exempla, nell’unica preoccupazione di tutelare a oltranza non solo una norma petrarchesca ma una norma in assoluto. Ma sono soprattutto e definitivamente le Prose della volgar lingua di Bembo a dare ...
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MARTELLOTTI, Guido
Silvia Rizzo
Filologo, nato a Roma il 10 gennaio 1905, morto ivi il 26 dicembre 1979. Si laureò a Roma in letteratura greca con N. Festa, con una tesi su Mesomede pubblicata nel 1929. [...] , s. 3, xi (1981), pp. 1097-138. Una bibliografia completa degli scritti di M. a cura dello stesso Feo, in Quaderni petrarcheschi, i (1983), pp. 177-202. Ai ricordi e alle notizie biografiche registrati ivi (p. 177), si aggiungano ora: F. Gabrieli, L ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] il dottorato privatamente presso un certo monsignor Papio.
In questo periodo giovanile, in perfetta sintonia con il rilancio petrarchesco che il Bembo aveva vivificato, compose una serie di madrigali e sonetti per una giovane nobildonna romana che ...
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Filologo italiano (Roma 1905 - ivi 1979), figlio di Giuseppe. Prof. di filologia medievale e umanistica all'univ. di Macerata (1965) e dal 1966 alla Scuola Normale di Pisa. Entrato giovanissimo (1928) [...] (post., 1983). La maggior parte di questi saggi (tra i quali di particolare importanza Linee di sviluppo dell'umanesimo petrarchesco, 1949) documentano le ricerche di M. in preparazione dell'edizione critica del De viris illustribus (a lui affidata ...
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La sciarada è lo schema enigmistico (➔ enigmistica) che richiede di saldare due parole per ottenerne una terza.
È uno degli schemi enigmistici fondamentali e il suo nome è tra quelli appartenenti alla [...] è stato a lungo un gioco inavvertito. L’impresa anguis sola («un solo serpente») per la famiglia Anguissola o l’uso petrarchesco di l’aura per Laura non venivano considerati in modo diverso dall’impresa con una colonna, per la famiglia Colonna, o ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] e ’l primo amore» (Inf. III, 6) un verso di 12 sillabe (con accento, anomalo, di quinta), o il settenario petrarchesco «Chiare, fresche e dolci acque» (Canz. CXXVI, 1) un verso di 9 sillabe. La possibilità (o meglio la necessità) di riconoscere ...
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petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...